Discussione:
Prezzi esposti, prezzi che passano in cassa...
(troppo vecchio per rispondere)
Hippo Castano
2020-07-29 00:04:03 UTC
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Vado in supermercato, piglio della roba. Alla fine mi accorgo che
è passata a un prezzo più alto. La cassiera verifica. È cosi, ma
il prezzo giusto per lei è quello cbe passa in cassa, prendere o
lasciare, cioè rendere la merce e avere i soldi indietro. È
giusto?
--
Infornatici del 1966. Facciamo siti che fan cagare. Contattateci.
Prezzi severi, ma giusti.


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https://piaohong.s3-us-west-2.amazonaws.com/usenet/index.html
fm
2020-07-29 04:57:22 UTC
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Post by Hippo Castano
Vado in supermercato, piglio della roba. Alla fine mi accorgo che
è passata a un prezzo più alto. La cassiera verifica. È cosi, ma
il prezzo giusto per lei è quello cbe passa in cassa, prendere o
lasciare, cioè rendere la merce e avere i soldi indietro. È
giusto?
--
il prezzo che conta e' quello esposto (cartello, etichetta, etc,)

SE puoi dimostrare che il prezzo visibile al pubblico per quella merce e'
diverso
da quello in cassa, il negozio e' tenuto ad applicare il primo.


ciao
fm
WNC2
2020-07-29 08:29:04 UTC
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Post by fm
Post by Hippo Castano
Vado in supermercato, piglio della roba. Alla fine mi accorgo che
è passata a un prezzo più alto. La cassiera verifica. È cosi, ma
il prezzo giusto per lei è quello cbe passa in cassa, prendere o
lasciare, cioè rendere la merce e avere i soldi indietro. È
giusto?
--
il prezzo che conta e' quello esposto (cartello, etichetta, etc,)
SE puoi dimostrare che il prezzo visibile al pubblico per quella merce
e' diverso
da quello in cassa, il negozio e' tenuto ad applicare il primo.
Tranne nei casi che l'errore sia talmente evidente da essere appunto,
ovviamente un errore, se una cosa costa 500 € e viene prezzata 50 €
l'errore è palese.
giulia
2020-07-29 05:34:42 UTC
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Post by Hippo Castano
Vado in supermercato, piglio della roba. Alla fine mi accorgo che
è passata a un prezzo più alto. La cassiera verifica. È cosi, ma
il prezzo giusto per lei è quello cbe passa in cassa, prendere o
lasciare, cioè rendere la merce e avere i soldi indietro. È
giusto?
A me hanno sempre applicato il prezzo esposto con tante scuse per il disguido,
ma li dipende dalla dimensione/serieta' del negozio (parlo di carrefour, lidl ecc ecc).

Giulia
Roberto Deboni DMIsr
2020-07-30 00:23:57 UTC
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Post by giulia
Post by Hippo Castano
Vado in supermercato, piglio della roba. Alla fine mi accorgo che
  è passata a un prezzo più alto. La cassiera verifica. È cosi, ma
  il prezzo giusto per lei è quello cbe passa in cassa, prendere o
  lasciare, cioè rendere la merce e avere i soldi indietro. È
  giusto?
A me hanno sempre applicato il prezzo esposto con tante scuse per il disguido,
ma li dipende dalla dimensione/serieta' del negozio (parlo di carrefour, lidl ecc ecc).
E dipende dal capo-filiale di turno.

Passo da Aldi una settimana fa: prendo scatolame di minestre di tipo
mitteleuropeo (alla paprika, goulasch, etc.) che a scaffale e' indicato
a 1,49. Passo alla cassa e una lattina passa a 2,49. Il prezzo e'
giusto, perche' si tratta di un prodotto con il 50% di carne che la
settimana prima era prezzata a 2,49, della stessa marca, e parte
la maggiore composizione di carne, gli ingredienti sono simili.
Pero' resto seccato, perche' altre volte mi avevano gia' fatto lo
scherzetto e in ogni caso, mettere quei quattro barattoli in mezzo
alle lattine delle "minestre" non mi pare corretto. Volendo per
loro era facile rimediare: come fanno per i prodotti di fine
serie "scontati", potevano prendere un pennarello e segnare il
prezzo a mano di 2,49 sulla lattina. Semplice e, cosa importante,
*ONESTO*. Non e' che ci volesse tutto sto tempo, per quattro
lattine. Poi ho pensato a cosa sarebbe accaduto se avessi
respinto il prodotto: sarebbe tornato in scaffale con i prodotti
a 1,49 per il prossimo, sperando sia un pollo che non calcola i
prezzi a memoria prima di arrivare a cassa (ho ormai imparato che
ALDI occorre fare come da LIDL, arrivare alla cassa sapendo
gia' quanto pagare, perche' capita spesso che il prezzo e'
"diverso". Pero' da LIDL, se vi accorgete, vi fanno il prezzo a
scaffale, con tante scuse (piu' o meno, una delle capo-filiale
fa sempre una smorfia di sufficienza).
Percio' tento da ALDI: "Questa volta mi dovete applicare il
prezzo a scaffale, non e' possibile che ogni volta alla cassa
c'e' qualche "sorpresina" ". La cassiera chiama il capofiliale,
un tizio tarchiato (dalla parlantina di ben altra regione)
che si inventa che magari ho spostato io il barattolo, poi
rettifica, che qualche cliente sposta il barattolo da un prezzo
di 2,49 a quello di 1,49. Tento di farlo ragionare: "Non c'e'
alcuna etichetta a 2,49 perche' l'avete tolto, avendo solo un
paio di scatolette, e quindi la scusa del cliente che sposta
non funziona. Da dove l'avrebbe spostato, l'ipotetico cliente ?"
Da tipico "latino" il capo-filiale fa la manfrina con uno
scaffale vicino, scambiando i prodotti e dicendo "visto come
funzionare ?". Insomma, si rifiuta di applicare il prezzo da
scaffale. Capito il tipo, uno come tanti che incontro anche
qui nelle discussioni, lascio perdere, ma mi faccio un nodino
al fazzoletto mentale.
Oggi, ritorno, e questa volta mi faccio chiamare dalla guardia
giurata il capo-filiale. Questa volta e' una signorina (anche
carina :-) e la porto davanti allo scaffale, dove tra un
centinaio di lattine, individuo quattro di quelle da 2,49.
E le dico: "Mi dice quale e' il prezzo di questa ?" Dice:
"Un momento" e va alla cassa. Torna subito e dice 2,49.
Al che: "Mi dice dove dovrebbero stare ? Non vedo un 2,49."
Lei: "Ha ragione, sono la rimanenza."
Io: "Voi dovreste scrivere sopra a pennarello il prezzo di
2,49, sono pochi pezzi e li riconoscete subito - come li
ho individuati io, ora che "conosco" la differenza."
E aggiungo: "In teoria dovrei chiedervi di applicare il prezzo
a scaffale."
E lei replica, tendendo in mano due dei barattoli: "Se vuole
glieli faccio a 1,49."
Non me lo faccio dire due volte, prendo i due barattoli e
vado alla cassa, pensando al "furbetto" della settimana
scorsa, "Tie', cosi', invece di uno, ora ne ho due di
scontati..." Due euro regalati. E pensare che l'argomento
che ho usato e' stato proprio lui a suggerirmelo.
GMG
2020-07-30 06:07:28 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Da tipico "latino" il capo-filiale fa la manfrina
In Inghilterra ed in altre nazioni estere,
dove non ci sono "latini", il prezzo
VALE quello alla CASSA!

Solo in Italia, ed in pochissimi altri paesi,
vale il prezzo esposto!

Sarà perché noi siamo "latini" ergo "civili"
e gli anglosassoni sono ancora da definire
nel consesso civile?
Roberto Deboni DMIsr
2020-07-30 14:51:49 UTC
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Post by GMG
Post by Roberto Deboni DMIsr
Da tipico "latino" il capo-filiale fa la manfrina
In Inghilterra ed in altre nazioni estere,
dove non ci sono "latini", il prezzo
VALE quello alla CASSA!
Solo in Italia, ed in pochissimi altri paesi,
vale il prezzo esposto!
Forse perche' in Italia troppi fanno i furbetti a
mettere la merce costosa in mezzo ai prodotti meno cari,
per inventarsi la storiella che e' stato un cliente ?
(qualche volta: in intero plato'! ?)
Post by GMG
Sarà perché noi siamo "latini" ergo "civili"
e gli anglosassoni sono ancora da definire
nel consesso civile?
E' un consesso civile quello che rispetta le leggi ?
Oltretutto precedente il Codice del Consumo, quindi prima delle
direttive UE ?

In base al combinato disposto dell’art.14 DL n.114 del 31/03/1998 e
dell’articolo 1336 Codice Civile, il consumatore ha il diritto di
pagare il prezzo esposto sullo scaffale e/o indicato sul cartellino.

Ecco i testi:

Art. 14. Pubblicita' dei prezzi
Comma 1. I prodotti esposti per la vendita al dettaglio nelle vetrine
esterne o all'ingresso del locale e nelle immediate adiacenze
dell'esercizio o su aree pubbliche o sui banchi di vendita, ovunque
collocati, debbono indicare, in modo chiaro e ben leggibile, il prezzo
di vendita al pubblico, mediante l'uso di un cartello o con altre
modalita' idonee allo scopo.
...omissis...

Abbiamo quindi l'obbligo di indicare il prezzo nei locali e nelle
vetrine. In modo inequivoco. Punto.

Art. 1336. (Offerta al pubblico)
Comma 1. L'offerta al pubblico, quando contiene gli estremi essenziali
del contratto alla cui conclusione e' diretta, vale come proposta,
salvo che risulti diversamente dalle circostanze o dagli usi.
...omissis...

che va chiarito con il seguente articolo:

Art. 1328. (Revoca della proposta e dell'accettazione)
Comma 1. La proposta puo' essere revocata finche' il contratto non sia
concluso. Tuttavia, se l'accettante ne ha intrapreso in buona fede
l'esecuzione prima di avere notizia della revoca, il proponente e'
tenuto a indennizzarlo delle spese e delle perdite subite per l'iniziata
esecuzione del contratto.
Comma 2. L'accettazione puo' essere revocata, purche' la revoca giunga a
conoscenza del proponente prima dell'accettazione.

La pubblicità del prezzo e' una proposta valida a tutti gli effetti e,
in base all’articolo 1336 Codice Civile: "quando l’offerta al pubblico
contiene gli estremi essenziali del contratto alla cui conclusione e'
diretta (nel caso di specie il prezzo) vale come proposta e, quindi, il
contratto si perfeziona con l’accettazione dell’altra parte"

Quando il cliente e arrivato alla cassa e ha depositato la merce sul
banco, l'accettazione e' irrevocabile per il rivenditore.

Sospetto che questo "obbligo" sia poco conosciuto perche' la gente ha
la fissa del Codice del Consumo (che e' del 2005), e dubito che alle
commesse venga fatto un corso sulla stipula dei contratti.
Roberto Deboni DMIsr
2020-07-30 15:10:01 UTC
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On 30/07/2020 16:51, Roberto Deboni DMIsr wrote:

8>< ----
Post by Roberto Deboni DMIsr
Abbiamo quindi l'obbligo di indicare il prezzo nei locali e nelle
vetrine. In modo inequivoco. Punto.
Art. 1336. (Offerta al pubblico)
Comma 1. L'offerta al pubblico, quando contiene gli estremi essenziali
del contratto alla cui conclusione e' diretta, vale come proposta,
salvo che risulti diversamente dalle circostanze o dagli usi.
...omissis...
Art. 1328. (Revoca della proposta e dell'accettazione)
Comma 1. La proposta puo' essere revocata finche' il contratto non sia
concluso. Tuttavia, se l'accettante ne ha intrapreso in buona fede
l'esecuzione prima di avere notizia della revoca, il proponente e'
tenuto a indennizzarlo delle spese e delle perdite subite per l'iniziata
esecuzione del contratto.
Comma 2. L'accettazione puo' essere revocata, purche' la revoca giunga a
conoscenza del proponente prima dell'accettazione.
La pubblicità del prezzo e' una proposta valida a tutti gli effetti e,
in base all’articolo 1336 Codice Civile: "quando l’offerta al pubblico
contiene gli estremi essenziali del contratto alla cui conclusione e'
diretta (nel caso di specie il prezzo) vale come proposta e, quindi, il
contratto si perfeziona con l’accettazione dell’altra parte"
Quando il cliente e arrivato alla cassa e ha depositato la merce sul
banco, l'accettazione e' irrevocabile per il rivenditore.
Sospetto che questo "obbligo" sia poco conosciuto perche' la gente ha
la fissa del Codice del Consumo (che e' del 2005), e dubito che alle
commesse venga fatto un corso sulla stipula dei contratti.
Il richiamo che il vincolo del prezzo ha che fare con il Codice Civile
e obblighi di chiarezza nell'esibire i prezzi, mi ha fatto ricordare
come funziona altrove:

<https://www.ccpc.ie/consumers/shopping/pricing/wrong-price-displayed/>

"As long as the shop or business tells you before you pay that the
higher price applies, you have the option to either buy it at the
higher price or decide not to. However, the shop or business may be
in breach of consumer law in relation to misleading advertising."

Ovvero, il negoziante puo', fino all'ultimo negare il prezzo
"sbagliato" (diciamo cosi' in presunzione di buonafede)
e dare l'opzione al consumatore. Pero' cosi' faccendo rischia una
citazione per "pubblicita' ingannevole".

<https://www.ccpc.ie/consumers/shopping/misleading-advertising/>

E le conseguenze sono sanzioni per il commerciante pescato a farlo
ripetutamente.

L'approccio italiano mi appare una conseguenza "pre-2005" del
mancato funzionamento della giustizia e del sistema sanzionatorio.
Ovvero, il legislatore, sapendo che i commercianti, sapendo di
farla franca, in un paese dove molti avrebbero financo ammirato
la furbizia, abusavano fin troppo dal fare di questi "errori",
ha voluto una sanzione accessoria immediata: la perdita del
tentato guadagno. Ovvero l'obbligo del prezzo "scaffale" va
considerata alla stregua di una "sanzione" e non di una
"logica" di equita'.

In effetti, la prima volta in un nuovo negozio, che mi capita di
trovare una difformita' di prezzo, mi limito a segnalare l'errore
(anche per cominciare a capire che tipo di "commercio" fanno).
Ma quando l'errore si ripete, e qualche volta, la mia vigilanza
preventiva non basta (a casa scopro di avere pagato di piu'),
allora cambio marcia, e pretendo di "sanzionare" un commerciante
con il prezzo "punitivo" (perche' in effetti concedo che e' cosi')
che a quel punto ho ormai classificato come decisamente in malafede.

Nei paesi anglosassoni i "furbetti" non sono ammirati, e per questo,
suppongo (opinione ovviamente contestabile) che i commercianti
sentano di piu' la pressione della disapprovazione dei clienti,
quando per l'ennesima volta si accorgono di un prezzo maggiorato
alla cassa. E quindi i commercianti di questi paesi tendono di
piu' ad evitare di usare la "tecnica" come metodo di vendita.
Nel caso di svariati negozi in Italia invece ho la certezza che sia
una modalita' deliberata di vendita.
GMG
2020-07-31 07:48:18 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Nei paesi anglosassoni i "furbetti" non sono ammirati, e per questo,
suppongo (opinione ovviamente contestabile) che i commercianti
sentano di piu' la pressione della disapprovazione dei clienti,
quando per l'ennesima volta si accorgono di un prezzo maggiorato
alla cassa. E quindi i commercianti di questi paesi tendono di
piu' ad evitare di usare la "tecnica" come metodo di vendita.
Nel caso di svariati negozi in Italia invece ho la certezza che sia
una modalita' deliberata di vendita.
Io ho verificato personalmente, nei negozi di Londra,
che in Inghilterra vale il prezzo alla cassa.
Anche io tengo i prezzi a mente ed ho anche contestato
il prezzo maggiore alla cassa... ma mi hanno sempre zittito,
e gli altri clienti, locali, con il loro palese "disprezzo" verso
la mia richiesta di vedermi applicato il prezzo del cartellino,
evidentemente pensavano che fosse giusto così.

Lei dice che in Italia "ci provano"?

Lo dice anche mia moglie e lo dicono anche i miei amici.
Ma sono io che faccio la spesa, mia moglie mi prepara la
lista ma è da oltre 30 anni che la spesa la faccio io,
e posso dire che, quando ci sono difformità di prezzo,
cartellino/cassa, sono spesso per errori di "codice a barre"...

Quindi io penso che siano sviste fatte da chi mette i cartellini,
che deve svolgere altri mille lavori, piuttosto che volontarietà...

Poi lei, e mia moglie, potete dirmi che queste "sviste"
involontarie sono sempre a vantaggio del commerciante
ergo il "capo" guadagna dalle sviste dei tartassati
dipendenti...

Ma questa è una dietrologia troppo avulsa dai miei pensieri.
fm
2020-07-31 08:40:52 UTC
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Post by GMG
Post by Roberto Deboni DMIsr
Nei paesi anglosassoni i "furbetti" non sono ammirati, e per questo,
suppongo (opinione ovviamente contestabile) che i commercianti
sentano di piu' la pressione della disapprovazione dei clienti,
quando per l'ennesima volta si accorgono di un prezzo maggiorato
alla cassa. E quindi i commercianti di questi paesi tendono di
piu' ad evitare di usare la "tecnica" come metodo di vendita.
Nel caso di svariati negozi in Italia invece ho la certezza che sia
una modalita' deliberata di vendita.
Io ho verificato personalmente, nei negozi di Londra,
che in Inghilterra vale il prezzo alla cassa.
Anche io tengo i prezzi a mente ed ho anche contestato
il prezzo maggiore alla cassa... ma mi hanno sempre zittito,
e gli altri clienti, locali, con il loro palese "disprezzo" verso
la mia richiesta di vedermi applicato il prezzo del cartellino,
evidentemente pensavano che fosse giusto così.
Lei dice che in Italia "ci provano"?
Lo dice anche mia moglie e lo dicono anche i miei amici.
Ma sono io che faccio la spesa, mia moglie mi prepara la
lista ma è da oltre 30 anni che la spesa la faccio io,
e posso dire che, quando ci sono difformità di prezzo,
cartellino/cassa, sono spesso per errori di "codice a barre"...
Quindi io penso che siano sviste fatte da chi mette i cartellini,
che deve svolgere altri mille lavori, piuttosto che volontarietà...
Poi lei, e mia moglie, potete dirmi che queste "sviste"
involontarie sono sempre a vantaggio del commerciante
ergo il "capo" guadagna dalle sviste dei tartassati
dipendenti...
Ma questa è una dietrologia troppo avulsa dai miei pensieri.
In ItaGlia, specialmente nelle aziende piccole o in difficoltà,
c'e' una quantità notevole di dipendenti e collaboratori
CHE LAVORANO MALE
per svariati motivi: poca motivazione, scarsa retribuzione,
basso livello culturale.

Nessuna meraviglia quindi che ci siano errori nei prezzi
ma anche (meno visibili ai clienti) errori nelle spedizioni,
nel ricevimento merci, nel magazzino e , dulcis in fundo,
anche nell'amministrazione.


Il direttore del punto vendita che non sa risolvere i problemi
dei clienti o che risponde a vanvera, dicendo la prima
stupidaggine che gli viene in mente... non e' che un altro
esempio di personale di basso o bassissimo livello.

State in campana !

ciao
fm
GMG
2020-07-31 09:10:06 UTC
Permalink
Post by fm
Post by GMG
Post by Roberto Deboni DMIsr
Nei paesi anglosassoni i "furbetti" non sono ammirati, e per questo,
suppongo (opinione ovviamente contestabile) che i commercianti
sentano di piu' la pressione della disapprovazione dei clienti,
quando per l'ennesima volta si accorgono di un prezzo maggiorato
alla cassa. E quindi i commercianti di questi paesi tendono di
piu' ad evitare di usare la "tecnica" come metodo di vendita.
Nel caso di svariati negozi in Italia invece ho la certezza che sia
una modalita' deliberata di vendita.
Io ho verificato personalmente, nei negozi di Londra,
che in Inghilterra vale il prezzo alla cassa.
Anche io tengo i prezzi a mente ed ho anche contestato
il prezzo maggiore alla cassa... ma mi hanno sempre zittito,
e gli altri clienti, locali, con il loro palese "disprezzo" verso
la mia richiesta di vedermi applicato il prezzo del cartellino,
evidentemente pensavano che fosse giusto così.
Lei dice che in Italia "ci provano"?
Lo dice anche mia moglie e lo dicono anche i miei amici.
Ma sono io che faccio la spesa, mia moglie mi prepara la
lista ma è da oltre 30 anni che la spesa la faccio io,
e posso dire che, quando ci sono difformità di prezzo,
cartellino/cassa, sono spesso per errori di "codice a barre"...
Quindi io penso che siano sviste fatte da chi mette i cartellini,
che deve svolgere altri mille lavori, piuttosto che volontarietà...
Poi lei, e mia moglie, potete dirmi che queste "sviste"
involontarie sono sempre a vantaggio del commerciante
ergo il "capo" guadagna dalle sviste dei tartassati
dipendenti...
Ma questa è una dietrologia troppo avulsa dai miei pensieri.
In ItaGlia, specialmente nelle aziende piccole o in difficoltà,
c'e' una quantità notevole di dipendenti e collaboratori
CHE LAVORANO MALE
per svariati motivi: poca motivazione, scarsa retribuzione,
basso livello culturale.
Nessuna meraviglia quindi che ci siano errori nei prezzi
ma anche (meno visibili ai clienti) errori nelle spedizioni,
nel ricevimento merci, nel magazzino e , dulcis in fundo,
anche nell'amministrazione.
Il direttore del punto vendita che non sa risolvere i problemi
dei clienti o che risponde a vanvera, dicendo la prima
stupidaggine che gli viene in mente... non e' che un altro
esempio di personale di basso o bassissimo livello.
State in campana !
ciao
fm
Ecco sull'abbassamento del livello di qualità
dei vari dipendenti, sopratutto delle grandi
distribuzioni, sono perfettamente d'accordo...
--
coronaro
fm
2020-07-31 09:32:09 UTC
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Post by GMG
Post by fm
Post by GMG
Post by Roberto Deboni DMIsr
Nei paesi anglosassoni i "furbetti" non sono ammirati, e per questo,
suppongo (opinione ovviamente contestabile) che i commercianti
sentano di piu' la pressione della disapprovazione dei clienti,
quando per l'ennesima volta si accorgono di un prezzo maggiorato
alla cassa. E quindi i commercianti di questi paesi tendono di
piu' ad evitare di usare la "tecnica" come metodo di vendita.
Nel caso di svariati negozi in Italia invece ho la certezza che sia
una modalita' deliberata di vendita.
Io ho verificato personalmente, nei negozi di Londra,
che in Inghilterra vale il prezzo alla cassa.
Anche io tengo i prezzi a mente ed ho anche contestato
il prezzo maggiore alla cassa... ma mi hanno sempre zittito,
e gli altri clienti, locali, con il loro palese "disprezzo" verso
la mia richiesta di vedermi applicato il prezzo del cartellino,
evidentemente pensavano che fosse giusto così.
Lei dice che in Italia "ci provano"?
Lo dice anche mia moglie e lo dicono anche i miei amici.
Ma sono io che faccio la spesa, mia moglie mi prepara la
lista ma è da oltre 30 anni che la spesa la faccio io,
e posso dire che, quando ci sono difformità di prezzo,
cartellino/cassa, sono spesso per errori di "codice a barre"...
Quindi io penso che siano sviste fatte da chi mette i cartellini,
che deve svolgere altri mille lavori, piuttosto che volontarietà...
Poi lei, e mia moglie, potete dirmi che queste "sviste"
involontarie sono sempre a vantaggio del commerciante
ergo il "capo" guadagna dalle sviste dei tartassati
dipendenti...
Ma questa è una dietrologia troppo avulsa dai miei pensieri.
In ItaGlia, specialmente nelle aziende piccole o in difficoltà,
c'e' una quantità notevole di dipendenti e collaboratori
CHE LAVORANO MALE
per svariati motivi: poca motivazione, scarsa retribuzione,
basso livello culturale.
Nessuna meraviglia quindi che ci siano errori nei prezzi
ma anche (meno visibili ai clienti) errori nelle spedizioni,
nel ricevimento merci, nel magazzino e , dulcis in fundo,
anche nell'amministrazione.
Il direttore del punto vendita che non sa risolvere i problemi
dei clienti o che risponde a vanvera, dicendo la prima
stupidaggine che gli viene in mente... non e' che un altro
esempio di personale di basso o bassissimo livello.
State in campana !
ciao
fm
Ecco sull'abbassamento del livello di qualità
dei vari dipendenti, sopratutto delle grandi
distribuzioni, sono perfettamente d'accordo...
Ma anche i collaboratori esterni non sono da meno,
ad es., addetti all'hw e sw dei computers...
un disastro totale, roba da terzo mondo !

ciao
fm
Ghost
2020-08-03 05:16:34 UTC
Permalink
Post by fm
In ItaGlia, specialmente nelle aziende piccole o in difficoltà,
c'e' una quantità notevole di dipendenti e collaboratori
CHE LAVORANO MALE
per svariati motivi: poca motivazione, scarsa retribuzione,
basso livello culturale.
Nessuna meraviglia quindi che ci siano errori nei prezzi
ma anche (meno visibili ai clienti) errori nelle spedizioni,
nel ricevimento merci, nel magazzino e , dulcis in fundo,
anche nell'amministrazione.
Particolarmente a livello amministrativo
Post by fm
Il direttore del punto vendita che non sa risolvere i problemi
dei clienti o che risponde a vanvera, dicendo la prima
stupidaggine che gli viene in mente...
Cosi' come fanno i politici, i burocrati, i bancari e la lista si allunga a
dismisura, quoto.
Post by fm
non e' che un altro
esempio di personale di basso o bassissimo livello.
State in campana !
Purtroppo non c'e' altra maniera, per ora.
Post by fm
ciao
fm
Quoto ma aggiungo per esperienze dirette che, specialmente riguardo
l'amministrazione, accade spesso anche in germania fatto salvo le
multinazionali.
Roberto Deboni DMIsr
2020-07-31 12:37:43 UTC
Permalink
Post by GMG
Post by Roberto Deboni DMIsr
Nei paesi anglosassoni i "furbetti" non sono ammirati, e per questo,
suppongo (opinione ovviamente contestabile) che i commercianti
sentano di piu' la pressione della disapprovazione dei clienti,
quando per l'ennesima volta si accorgono di un prezzo maggiorato
alla cassa. E quindi i commercianti di questi paesi tendono di
piu' ad evitare di usare la "tecnica" come metodo di vendita.
Nel caso di svariati negozi in Italia invece ho la certezza che sia
una modalita' deliberata di vendita.
Io ho verificato personalmente, nei negozi di Londra,
che in Inghilterra vale il prezzo alla cassa.
Questo lo avevamo gia' appurato. Perche' si ripete ?
Post by GMG
Anche io tengo i prezzi a mente ed ho anche contestato
il prezzo maggiore alla cassa... ma mi hanno sempre zittito,
e gli altri clienti, locali, con il loro palese "disprezzo" verso
la mia richiesta di vedermi applicato il prezzo del cartellino,
evidentemente pensavano che fosse giusto così.
Ritengo perche' a Londra di commercianti che fanno "i furbetti"
(come poi esemplifichero') ci sono pochi o nessuno.
Ovvero, il prezzo sbagliato e' considerato un "errore" e non
una "furbata".
Post by GMG
Lei dice che in Italia "ci provano"?
Se restiamo sul generico, potremo andare avanti per giorni, ognuno
a dire la sua, senza capirci. E' quindi mi tocca esemplificare.

Premetto subito che ci sono punti vendita ove e' evidente che si
tratta di errore, sviste dei commessi oppure ritardo nell'aggiornare
le etichette dopo modifiche del database. L'evidenza sta nel fatto
che gli errori sono a doppio senso, ovvero si trovano prezzi alla
cassa piu' bassi di quelli riscontrati allo scaffale.
In questi punti vendita, salvo l'errore non sia importante,
lascio perdere, perche' ritengo che gli errori si compensino.
Ma cosa ancora piu' interessante per lei: nel caso in cui trovo
la differenza "inaccettabile", non pretendo mai l'applicazione del
citato combinato disposto, ma mi limito a lasciare giu' l'articolo,
commentando: "e' troppo caro, avevo visto un prezzo piu' basso allo
scaffale." Non sono affatto, come potrebbe sembrare dai brevi commenti,
uno che fa il "furbetto" per "araffare" sconti il piu' possibile.

Anzi, le passo un ulteriore tassello, sono il tipo, che tanto e' rognoso
se la cassiera alla cassa sbaglia il resto a mio danno, se (capita
raramente ma capita, e non per centesimi) riscontro che la cassiera mi
ha dato un resto maggiore del dovuto, torno indietro e le allungo il
denaro in piu'. Semplicemente voglio che le cose siano fatte nel modo
giusto, e ritengo che, senza malanimo e/o malafede, cliente e cassiere
collaborano, serenamente, si puo' ridurre gli errori al minimo.
A tutto vantaggio delle cassiere, perche' se li mancano dieci euro in
cassa ogni giorno, non e' simpatico.

Ovviamente, non e' cosi' con certuni in questo paese, e le cassiere
rischiano una perdita (i loro errori a favore non vengono segnalati,
mentre quelli a sfavore, tutti o quasi). Ma se permette, questo e' un
problema che devono risolvere con i furbetti, non con il sottoscritto,
che non si mette certamente a fare il benefattore per i ladri (perche'
andare via con un resto piu' alto, sapendo che e' piu' alto e', in
principio, da ladri).
Post by GMG
Lo dice anche mia moglie e lo dicono anche i miei amici.
Ma sono io che faccio la spesa, mia moglie mi prepara la
lista ma è da oltre 30 anni che la spesa la faccio io,
e posso dire che, quando ci sono difformità di prezzo,
cartellino/cassa, sono spesso per errori di "codice a barre"...
Cosa significa "errori di codice a barre" ?
Post by GMG
Quindi io penso che siano sviste fatte da chi mette i cartellini,
che deve svolgere altri mille lavori, piuttosto che volontarietà...
Ed ora esemplifichiamo dove sta la malafede: la questione dei prezzi
manipolati non e' meramente il prodotto che non segue le variazioni
di prezzi di mercato, per mancata efficienza nell'aggiornare i prezzi.
Bensi' si tratta dei prodotti scontati a breve periodo (da qualche
giorno a una settimana o piu') oppure di prodotti occasionali, che
vengono messi in vendita a prezzi scontati a fine serie, ma non
sempre, e qui sta l'inghippo.

Chiaramente qui entrano in pieno i vari discount, meno i grossi punti
vendita delle catene convenzionali (che cioe' tengono un ampio
assortimento costante, e che infatti sono quelli in cui gli errori
sono divisi equamente a favore e sfavore del cliente).

Ed ecco il giochetto: il prezzo della promozione viene "dimenticato"
anche per una settimana dopo che e' finita. L'unico modo per accorgersi
e' avere gli occhiali per vedere da vicino e leggere una scritta molto
piccola (per chi l'ha capito) in cui si leggono il numero del giorno
e del mese di fine promozione. Ma non sempre c'e'. Oppure ricordarsi a
memoria l'intero volantino dei prezzi della settimana precedente e
quindi ricordarsi che il prodotto era gia' scontato la settimana
precedente: ovviamente e' una cosa improponibile. Posso ricordarmi di
prodotti che prendo ogni settimana, ma quelli occasionali, che magari
non guardo neanche, saltando la pagina, come faccio a ricordarmeli ?

Lei dice: ma basta lasciare giu' l'articolo alla cassa e tutto va a
posto. Con il cavolo! La questione e' che se faccio la spesa alimentare
o un carrello pieno di roba: e come faccio ad accorgermi ?! Salvo
arrivare alla cassa avendo gia' fatto la somma a mente di quanto
dovrebbe essere il totale ? Il che significa che mediamente (e cosi'
e' successo varie volte i primi tempi che hanno cominciato) uno torna
a casa e si accorge della "sola". Che faccio, riporto l'articolo in
negozie e pretendo il reso ? Si puo' fare, a meno che sia un
deperibile, nel qualcaso, ovviamente respingono il reso. Ma la
questione e' che e' evidente la malafede. Anche perche' e' evidente
che l'errore e' SEMPRE a loro favore (si tratta di promettere uno
sconto che alla cassa non c'e'). E questo porta a molti a segnarsi al
dito tale comportamento. E trovare rimedio, se la legge lo permette
(ma alcuni magari se ne fregano della legge e usano altri metodi).
E la legge, lo permette: una legge perfettamente adatta per porre
freno a cio' che pare essere uno "sport diffuso" in Italia.
Peraltro, non e' neanche detto che la penalizzazione sia tale.
Mi segua:
"Il punto vendita potrebbe per articolo selezionati, trovare interesse
a continuare a venderli in promozione - verso i clienti che si accorgono
e reclamano lo sconto, perche', nonostante lo sconto, hanno un margine
sufficiente, e venduto e' pur sempre venduto."
Questo si applica utilmente dove ci sono limiiti alle promozioni (ovvero
in realta' non la fanno in barba ai clienti ma ai loro concorrenti e
alla vigilanza) e quindi le cose si complicano ulteriormente.

E poi c'e' la questione dei prezzi "fine-serie" (30% di sconto da Lidl,
50% altrove, etc.). Una volta era una regola sistematica, anzi ci si
poteva contare: il prodotto della settimana rimasto la settimana dopo
era in un cesto con tutto al 30% di sconto (solo i veterani, i primi
frequentatori se lo ricorderanno). In quel periodo le quantita' erano
veramente limitate, quindi chi faceva il ragionamento: aspetto la
settimana prossima, restava con un palmo di mosche. Ed infatti in
genere i prodotti al 30% erano di scarso interesse.
Oggi invece Lidl, ad esempio, a fine settimana, spesso ritira tutto
l'invenduto per spostarlo a filiale di altra regione o per un periodo
nuovo tra alcuni mesi. Ma non sempre: se la rimanenza e' di pochi
pezzi, viene scontato del 30% e messo in un cesto apposito.
E qui abbiamo l'ulteriore imbroglio: nel tempo hanno preso l'abitudine
di mettere nel cesto del 30% rimanenze senza la targhetta dello sconto
(che, per esempio, nei vestiari, non e' immediatamente individuabile).
Uno prende il prodotto, convinto che sia scontato e a casa (se non alla
cassa) scopre che il prezzo era pieno. Eppure era l'ultimo pezzo
(e quindi non e' stato un cliente a metterlo li', perche' proprio non
c'e' piu' lo spazio nello scaffale) e si trovava nel cestino del 30%.
Replica del responsabile, il giorno dopo: perche' ci sia' lo sconto,
deve esserci la targhetta. "E va bene, ma perche' mettete prodotti non
scontati nel cesto del 30% ?" Risposta: "E dove dovremo mettere
altrimenti le rimanenze ?" Capisce che nodino, dopo nodino, il cliente
comincia a seccarsi e diventare anche lui "pingolo".

Ma non basta: c'e' l'ulteriore giochino della scivolata dei prodotti.
Cioe' sotto il cartone del prodotto X non c'e' il prezzo del prodotto X,
ma quello del prodotto Y di fianco. Se la descrizione e' diversa, si
nota, ma se la descrizione e' simile, ancora una volta, occorre avere
l'animus dell'indagatore per decidere. E qui temo che dovro' fare una
precisazione, perche' sospetto che ad alcuni non gliene frega nulla del
prezzo: chi si rivolge ai discount e' perche' e' parsimonioso.
Ovvero, parita' di prodotto, cerca di acquistare dove costa meno.
Ovvero il frequentatore del discount non e' affatto detto che faccia
come il tipi frequentatore delle rivendite convenzionale, ovvero essere
"fedele", per cui "il prezzo e' quello e se mi serve lo acquisto lo
stesso". Invece, l'acquisto nel discount viene fatto in modo molto
selettico: se un prodotto ha il prezzo "sbagliato" non lo si acquista,
anche se se ne ha bisogno, perche' semplicemente si provera' in un
ulteriore negozio, oppure in un negozio ove il prezzo e' sicuramente
minore. Dato che non credo che lei ragioni in questi termini, mi
tocchera' fare un esempio. Nella GDO trovo il latte intero fresco
(lo scremato e' per malati e quello a lunga conservazione fa schifo)
a 80 centesimi al litro. Nel discount, l'intero fresco costa 90
centesimi al litro. Salvo promozione, nel qualcaso nel discount costa
70 centesimi al litro. Essendo il prodotto equivalente (almeno al
mio gusto) se e' in promozione lo prendo al discount, altrimenti lo
prendo nella GDO. E' per questo che se vedo 70 centesimi e alla
cassa mi trovo 90 centesimi la cosa non mi va giu'. Perche' se sapevo
che erano 90 gia' allo scaffale, non l'avrei preso. Lei dice:

"Ma quante storie, lo lasci giu' e se ne vada alla sua GDO!"

Ma a parte il dovresi accorgere in tempo, la cosa e' decisamente
irritante, perche' causa anche perdite di tempo. Oltre al fatto,
che come spiegato, ad un certo punto uno, a furia di farsi nodini,
diventa anche lui "sottilmente pignolo" come il responsabile di
filiale. E quindi: secondo lei, visto che ho la legge dalla
mia parte, dovrei fargliela passare liscia, quando e' evidente
la malafede ?

Ah, dimenticavo, controllate anche il peso dove la merce viene
pesata alla cassa. In due discount ho riscontrato che una cassa
in ogni una, quella che fa servizio costante, quando le altre
sono chiuse, pesa un 10% in piu' del reale. Ovvero tutti gli
sconti del 10% (frequenti) sono in realta' annullati.

Che mi dice ? Si, si', potrei chiamare i vigili, ma alla fine,
quale migliore punizione se non evitare l'acquisto ?
Se lo facessimo tutti (come i tedeschi, ed e' per questo che
li i commercianti non sgarrano) i furbetti chiuderebbero.
Ma questo e' il paese del misto di polli e volemose bene.
Non faccio il nome perche' non ho verificato se e' una prassi
di tutte le filiali di quel discount e magari e' solo una
iniziativa di due "capi-filiale".
Post by GMG
Poi lei, e mia moglie, potete dirmi che queste "sviste"
involontarie sono sempre a vantaggio del commerciante
ergo il "capo" guadagna dalle sviste dei tartassati
dipendenti...
La domanda che mi sono posto: ma il dipendente cosa ci guadagna ?
Ed ho trovato delle risposte, ma siamo sul penale ...
Post by GMG
Ma questa è una dietrologia troppo avulsa dai miei pensieri.
Eppure lei ha notato la differenza tra Londra e qui.
Forse qualche riflessione dovrebbe farsela se i compratori
inglesi sono cosi' tolleranti come quelli italiani a questi
"giochini" ? Lei pensa che lo siano solo perche' l'hanno
guardata storto, ma in realta' e' perche' l'hanno guardato
storto perche' "sanno" di avre gia' "educato" da sempre il
commerciante ?
GMG
2020-08-05 07:29:35 UTC
Permalink
... Dato che non credo che lei ragioni in questi termini,
Infatti.
Premetto che non ho "discount" vicini, il Lidl più vicino è
a oltre 50km e su strada scomoda e trafficata...
Di solito mi servo ai negozi del mio paesello
oppure alla mini-Conad che è a 10 km... oppure alla Conad
ed alla Coop e simili (A&O, Despar ecc) nella città più vicina che
è a 35 km.
[I negozi del mio paesello erano privati fino a
qualche hanno fa, adesso sono "derivati" uno da Conad
ed il secondo da Sidis...]
Ma il punto è che, mia moglie ed io, ed abbiamo anche abituato
le nostre figlie, il "risparmio" lo facciamo prima e dopo
la spesa. Non facciamo scarti, non compriamo generi costosi
se ce ne sono di meno costosi, consumiamo tutto quello
che compriamo, facciamo l'orto (a parte questa estate
che la grandine, mai verificatasi a memoria d'uomo
nei nostri monti, ha distrutto tutte le piante) ecc...
Post by GMG
Ma questa è una dietrologia troppo avulsa dai miei pensieri.
Eppure lei ha notato la differenza tra Londra e qui.
L'ho notata perché per me è da incivili mettere un cartellino
e fare un prezzo diverso alla cassa.
Eravamo a Camden Town in un negozietto di alimentari,
abbiamo preso, 3 banane, 2 mele, e un paio di bottigliette
di bibite... il prezzo delle banane e delle mele era indicato in
un cartellino scritto a mano, ma il commerciante ne ha fatto uno
più alto alla cassa... anche delle bibite era scritto a mano
ma lì ha rispettato il prezzo...
Quella fu la prima volta che notai la cosa...
che poi ho verificato anche altre volte...
Forse qualche riflessione dovrebbe farsela se i compratori
inglesi sono cosi' tolleranti come quelli italiani a questi
"giochini" ? Lei pensa che lo siano solo perche' l'hanno
guardata storto, ma in realta' e' perche' l'hanno guardato
storto perche' "sanno" di avre gia' "educato" da sempre il
commerciante ?
In molti negozietti di Londra i venditori sembrano
pakistani o cingalesi più che londinesi... ma
usano tutti il sistema "cartellino non vale"...

Resta valida la mia idea, sono incivili.

Tarantola
2020-07-31 22:06:58 UTC
Permalink
Post by GMG
Anche io tengo i prezzi a mente ed ho anche contestato
il prezzo maggiore alla cassa... ma mi hanno sempre zittito,
e gli altri clienti, locali, con il loro palese "disprezzo" verso
la mia richiesta di vedermi applicato il prezzo del cartellino,
evidentemente pensavano che fosse giusto così.
Chissà cosa hai capito.
Tarantola
2020-07-31 22:05:11 UTC
Permalink
Post by GMG
In Inghilterra ed in altre nazioni estere,
dove non ci sono "latini", il prezzo
VALE quello alla CASSA!
Per quale motivo?
Post by GMG
Sarà perché noi siamo "latini" ergo "civili"
e gli anglosassoni sono ancora da definire
nel consesso civile?
Sarà perché si chiama offerta al pubblico ed è l'unico modo per far
conoscere al pubblico il costo di un prodotto prima di acquistarlo.
John Doez
2020-07-29 11:18:49 UTC
Permalink
Post by Hippo Castano
Vado in supermercato, piglio della roba. Alla fine mi accorgo che
è passata a un prezzo più alto. La cassiera verifica. È cosi, ma
il prezzo giusto per lei è quello cbe passa in cassa, prendere o
lasciare, cioè rendere la merce e avere i soldi indietro. È
giusto?
Mi pare di capire che abbia vinto la cassiera.
Incel Redpillato KV
2020-07-29 14:20:53 UTC
Permalink
Post by Hippo Castano
Vado in supermercato, piglio della roba. Alla fine mi accorgo che
è passata a un prezzo più alto. La cassiera verifica. È cosi, ma
il prezzo giusto per lei è quello cbe passa in cassa, prendere o
lasciare, cioè rendere la merce e avere i soldi indietro. È
giusto?
Ormai che sei tornato a casa a scrivere il poste non puoi piu'
dimostrare quale fosse il prezzo esposto non ha piu' importanza se
fosse giusto o meno.
Hippo Castano
2020-07-29 15:11:45 UTC
Permalink
Rispondo un po' a tutti. Anche a me finora in caso di discordanza
fra prezzo esposto e prezzo cassa mi han sempre fatto prezzo
esposto. Ma lì niente. La cassiera ha mandato a vedere una
collega che si è consultata anche con una terza. O accettare il
prezzo cassa o rendere la merce e avere i soldi indietro. Il
prezzo esposto era parecchio sballato, andavano in perdita. Cmq
poi portata a casa la merce e passato da un altro supermercato ho
visto che ho cmq speso una decina di euro di meno. Che dovevo
fare chiamare i carabinieri, fare causa eppoi comprare dove costa
di più? :-D
--
Infornatici del 1966. Facciamo siti che fan cagare. Contattateci.
Prezzi severi, ma giusti.


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Bernardo Rossi
2020-07-29 15:14:58 UTC
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On Wed, 29 Jul 2020 17:11:45 +0200 (GMT+02:00), Hippo Castano
Post by Hippo Castano
visto che ho cmq speso una decina di euro di meno. Che dovevo
fare chiamare i carabinieri, fare causa eppoi comprare dove costa
di più?
Se tu fossi una persona con princìpi incorruttibili, avresti fatto
proprio così.
--
Byebye from Verona, Italy

Bernardo Rossi
mo_mo
2020-07-29 15:30:12 UTC
Permalink
Post by Bernardo Rossi
On Wed, 29 Jul 2020 17:11:45 +0200 (GMT+02:00), Hippo Castano
Post by Hippo Castano
visto che ho cmq speso una decina di euro di meno. Che dovevo
fare chiamare i carabinieri, fare causa eppoi comprare dove costa
di più?
Se tu fossi una persona con princìpi incorruttibili, avresti fatto
proprio così.
come fai tu ovviamente...magari i carabinieri avevano di meglio da fare
e il supermercato avrebbe licenziato uno che fa gli scaffali per 900
euro al mese e ha sbagliato qualche prezzo...
--
_-=mo_mo=-_ ©®
🇮🇹🎸😜😃🎅🙈🙉🙊𝒗𝒆𝒓𝒊𝒇𝒊𝒆𝒅✅👌✨ 🍓
♫ ♬ 🎶🎶 ❤
Incel Redpillato KV
2020-07-29 15:40:55 UTC
Permalink
Post by Bernardo Rossi
On Wed, 29 Jul 2020 17:11:45 +0200 (GMT+02:00), Hippo Castano
Post by Hippo Castano
visto che ho cmq speso una decina di euro di meno. Che dovevo
fare chiamare i carabinieri, fare causa eppoi comprare dove costa
di più?
Se tu fossi una persona con princìpi incorruttibili, avresti fatto
proprio così.
come fai tu ovviamente...magari i carabinieri avevano di meglio da fare e il
supermercato avrebbe licenziato uno che fa gli scaffali per 900 euro al mese
e ha sbagliato qualche prezzo...
I carabinieri non avrebbero fatto altro che renderti edotto delle tue
facoltà di legge (cioè di rivolgerti ad un avvocato) e non avrebbero
neanche proceduto ad accertamenti e rilievi urgenti sullo stato delle
cose (leggasi fotografare il prezzo) trattandosi di una questione
puramente civilistica, di diritto privato tra privati, in cuo lo Stato
non c'entra niente. E tu avresti avuto serie difficoltà a dimostrare
che il prezzo esposto, da te fotografato, era stato fotografato proprio
quel giorno (sì, avreati potuto fare un filmato senza soluzione di
continuità dove filmavi il prezzo e poi correvi ai quotidiani esposti
del giorno per filmare la copertina) e ti sarebbe servito un avvocato
per fare una causa le cui spese di lite non è detto che seguano la
soccombenza ma il giudice avrebbe potuto sentenziare la compensazione
delle spese di lite cioè ognuno paga il suo cioè paghi l'avvocato per
una causa da pochi euro. Poi se io fossi il direttore del supermercato,
anche se ho torto, ti porterei in appello e poi in cassazione per
dissanguarti di spese legali, tanto io l'avvocato ce l'ho stipendiato.
Bernardo Rossi
2020-07-29 15:53:04 UTC
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On Wed, 29 Jul 2020 17:40:55 +0200, Incel Redpillato KV
Post by Incel Redpillato KV
I carabinieri non avrebbero fatto altro che renderti edotto delle tue
facoltà di legge (cioè di rivolgerti ad un avvocato) e non avrebbero
Forse in questo caso sarebbe stata più adatta la polizia annonaria.
--
Byebye from Verona, Italy

Bernardo Rossi
Hippo Castano
2020-07-29 17:12:47 UTC
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Smettila di dir fesserie.
--
Infornatici del 1966. Facciamo siti che fan cagare. Contattateci.
Prezzi severi, ma giusti.


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Tarantola
2020-07-31 22:09:28 UTC
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Post by Hippo Castano
Smettila di dir fesserie.
Le fesserie le dici tu.
Dopo il terzo errore n pochi giorni feci una segnalazione all'annonaria
ed andarono a fare il controllo proprio loro.
John Doez
2020-07-29 15:45:55 UTC
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Post by Hippo Castano
Il
prezzo esposto era parecchio sballato, andavano in perdita. Cmq
poi portata a casa la merce e passato da un altro supermercato ho
visto che ho cmq speso una decina di euro di meno
Ma cos'era, un prosciutto intero?
L'hai pagato 10 euri in meno di un altro supermercato
ed il prezzo esposto era ancora più basso "parecchio sballato",
è evidente che hai torto, ce stavi a prova'.
Probabilmente sarai stato te a staccare il prezzo di un altro prodotto e appiccicarlo lì.
Io al posto loro li avrei chiamati i carabinieri.
Hippo Castano
2020-07-29 17:12:11 UTC
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Hippo Castano wrote:>Il> prezzo esposto era parecchio sballato, andavano in perdita. Cmq> poi portata a casa la merce e passato da un altro supermercato ho> visto che ho cmq speso una decina di euro di menoMa cos'era, un prosciutto intero?L'hai pagato 10 euri in meno di un altro supermercatoed il prezzo esposto era ancora più basso "parecchio sballato",è evidente che hai torto, ce stavi a prova'.Probabilmente sarai stato te a staccare il prezzo di un altro prodotto e appiccicarlo lì.Io al posto loro li avrei chiamati i carabinieri.
Reparto casalinghi diverse cose. Ma vai a cagare imbecille.
--
Infornatici del 1966. Facciamo siti che fan cagare. Contattateci.
Prezzi severi, ma giusti.


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John Doez
2020-07-29 19:33:05 UTC
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Post by Hippo Castano
Hippo Castano wrote:>Il> prezzo esposto era parecchio sballato, andavano in perdita
Reparto casalinghi diverse cose. Ma vai a cagare imbecille.
Io sarò un imbecille ma tu sei un disonesto che ha provato a fregare il supermercato
vedendo un prezzo palesemente errato, e lo vai pure a raccontare in giro.
Hippo Castano
2020-07-29 22:26:26 UTC
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Ma leggi bene troll attaccabrighe. Ho capito dopo andando in un
altro supermercato a confrontare il prezzo. Vuoi una
querela?
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Hippo Castano
2020-07-29 22:32:41 UTC
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I prezzi li hanno attaccati loro. Io ho constatato dallo scontrino
la differenza e ho chiesto una verifica. Tra l altro è un
supermercato modernissimo i prezzi a scaffale sono impostati
elettronicamente non è possibile al cliente modificarli inserendo
un bigliettino diverso. Loro hanno fatto l errore e lo hanno
riconosciuto ma cmq non rispettano quanto mettono a scaffale ma
il prezzo è quello che passa in cassa. Poi ho verificato il
prezzo anche il altro supermercato. Ora sparisci se non vuoi una
denuncia.
--
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Prezzi severi, ma giusti.


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Sinuhe
2020-07-29 23:03:53 UTC
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Post by Hippo Castano
era parecchio sballato, andavano in perdita>Reparto casalinghi diverse
cose. Ma vai a cagare imbecille.Io sarò un imbecille ma tu sei un
disonesto che ha provato a fregare il supermercatovedendo un prezzo
palesemente errato, e lo vai pure a raccontare in giro.Ma leggi bene
troll attaccabrighe. Ho capito dopo andando in un altro supermercato a
confrontare il prezzo. Vuoi una querela?-- Infornatici del 1966. Facciamo
siti che fan cagare. Contattateci. Prezzi severi, ma giusti.----Android
NewsGroup
Reader----https://piaohong.s3-us-west-2.amazonaws.com/usenet/index.html
I prezzi li hanno attaccati loro. Io ho constatato dallo scontrino
la differenza e ho chiesto una verifica. Tra l altro è un
supermercato modernissimo i prezzi a scaffale sono impostati
elettronicamente non è possibile al cliente modificarli inserendo
un bigliettino diverso. Loro hanno fatto l errore e lo hanno
riconosciuto ma cmq non rispettano quanto mettono a scaffale ma
il prezzo è quello che passa in cassa. Poi ho verificato il
prezzo anche il altro supermercato. Ora sparisci se non vuoi una
denuncia.
se è "un supermercato modernissimo i prezzi a scaffale sono impostati
elettronicamente" quello che appare nel display è lo stesso prezzo che
appare in cassa, perchè pesca dallo stesso archivio.
Hai guardato se il codice era lo stesso del tuo prodotto, o hai letto solo
la descrizione?
A me capitò con un succo, il prezzo esposto era del 125 cc con descrizione e
codice accanto, ma lo scaffale era stato rifornito con la confezione da 250
cc, che alla cassa risultava infatti costare di più, ma che ovviamente aveva
un codice diverso.
Credo che molto più probabilmente tu abbia preso un oggetto diverso da
quello registrato nel display.
Hai nominato i casalinghi, mettiamo fosse una pentola e la descrizione fosse
"pentola smaltata 16 cm" 10 euro, ma nello scaffale ci fosse "pentola
smaltata 16 cm manici isolati" 12 euro...
Hippo Castano
2020-07-31 10:13:27 UTC
Permalink
A scaffale credo aggiornino il display con una specie di
telecomando. Una cassiera è venuta davanti allo scaffale e ha
convenuto che i prezzi a scaffale differivano da quelli di cassa
ma l unica opzione che offrono è il reso della merce e ti danno i
soldi indietro. In qualche supermercato, lì no, ci sono dei
lettori in giro. Tu puoi passare l articolo e vedere se il prezzo
di cassa corrisponde a quello a scaffale.
--
Infornatici del 1966. Facciamo siti che fan cagare. Contattateci.
Prezzi severi, ma giusti.


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