Post by WNC2Post by UlxL'uff. postale da qualche settimana continua a lasciare un avviso
nell'androne del palazzo, accanto alle cassette postali condominiali,
in cui cita il D.M. del 2008 e la necessita' di adeguare le cassette
postali spostandole sulla pubblica via, in luogo accessibile senza
dover suonare (che negli ultimi 50 anni andava bene...). 1. Ma davvero
c'e' l'obbligo di "adeguarsi"?
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Post by WNC2In generale, poi con la crisi è un pochino cambiato ma sono sfumature,
c'è sempre più gente che lavora e sempre meno casalinghe, quindi spesso
per un postino può essere problematico farsi aprire il portone per
arrivare alla cassetta della posta
Per questo e' previsto dal regolamento postale (il regolamento a cui Poste
Italiane DEVE obbedire, non il destinatario) che il postino lasci giu' un
avviso e consegni la posta allo sportello in deposito.
Post by WNC2, è lo stesso motivo per cui molte
volte i corrieri non riescono a mettere il foglietto di avvenuto
passaggio perché non riescono ad arrivare velocemente alla cassetta
della posta.
I corrieri non hanno MAI problemi a mettere il foglietto di avvenuto
passaggio. Se non e' un pestilenziale adesivo (sistematicamente incollato,
pare quasi per ripicca, sopra i campanelli), infilano il foglietto nelle
fessure del portone.
E come fanno da SEMPRE i corrieri, cosi' DEVE (ripeto: per regolamento)
fare le Poste se mancano le cassette postali.
Post by WNC2Una volta soprattutto nelle grandi città praticamente ogni palazzo aveva
il portinaio ora non c'è l'ha praticamente quasi più nessuno quindi
consegnare la posta probabilmente sta diventando problematico per i postini.
Il problema e' causato da una "prassi" delle Poste che non riesce ad
adeguarsi al fatto che oggi opera in libero mercato.
Vediamo proprio l'articolo del D.M. che le Poste, nella loro lettera di
accompagnamento, vogliono fare credere IMPONGA obblighi ai destinatari.
Art.21
Comma 1 - Il recapito degli invii semplici e' effettuato in apposite
cassette accessibili al portalettere installate dal destinatario a
proprie spese. La forma e le dimensioni della cassetta e l'apertura
devono risultare tali da consentire di introdurvi gli invii senza
difficolta'.
[fin qui si tratta di un semplice suggerimento]
Comma 2 - I titolari di cassette non conformi alle caratteristiche e
dimensioni provvedono ai necessari adattamenti. In mancanza, il ritiro
dell'invio avverra' presso l'ufficio postale previo avviso di giacenza.
[notate come la prima parte del comma e' un semplice invito. Nulla di
piu'. Ed a ribadire ai peggiori fascisti e bastardi che non e' in alcun
modo un obbligo, come invece vuole fare credere la bugiarda lettera delle
poste che accompagna il testo, non e' tanto il fatto che manca una
qualsiasi sanzione, BENSI', il fatto che alla societa' di distribuzione
(che non e' detto sia sempre Poste Italiana) e' imposto l'obbligo di
lasciare un avviso di giacenza e organizzare il ritiro presso i suoi
uffici: come infatti da SEMPRE fanno i corrieri. Ed oggi le Poste
devono competere i corrieri, non sono piu' un ente statale che puo'
vessare i cittadini come gli piace ed aggrada - anche se certi funzionari
sono duri a morire di queste logiche ed alcuni cittadini servili e
sudditi pretendono di imporre anche agli altri cio' che credono sia un
obbligo]
Comma 3 - Le cassette devono recare, ben visibile, l'indicazione del
nome di chi ne fa uso. In mancanza l'invio e' restituito al mittente,
ove individuabile ai sensi del successivo articolo.
[Questa e' una disposizione pericolosa, anche se a prima vista ovvia;
ovvero, se i casellari sono presenti, e se manca il nominativo (casselle
prime di nome), il postino non avrebbe - a livello di codesto regolamento -
alcun obbligo di consultare i campanelli - e cosi' individuare i
nominativi per cui lasciare l'avviso di giacenza]
Comma 4 - Le cassette devono essere collocate al limite della proprieta',
sulla pubblica via o comunque in luogo liberamente accessibile, salvi
accordi particolari con l'ufficio postale di distribuzione.
[Questa disposizione, il punto cruciale di tutta la faccenda non e' in
alcun modo obbligatoria per i semplice fatto, come specificato dal
Comma 2, che non e' in alcun modo obbligatorio avere la cassetta
della posta. Punto.]
Comma 5 - Negli edifici plurifamiliari, nei complessi formati da piu'
edifici e negli edifici adibiti a sede d'impresa, le cassette devono
essere raggruppate in un unico punto di accesso.
[Idem, non essendoci obbligo della cassetta, non c'e' obbligo di fare
parte del casellario condominiale]
Riguardo al casellario condominiale, ci sono svariati condomini che
godono nell'imporre ai dissenzienti la partecipazione alla spesa del
casellario condominiale (invece di installarne uno ridotto).
Gli va bene che impugnare queste delibere illegali costa svariate
migliaia di euro ed e' alto il rischio che i giudici vadano a
"compensare" le spese. In altre parole, uno e' costretto a contribuire
a 150 euro di sua quota di un casellario completo, ma si tratta di
un evidente sorpruso di una maggioranza dalla mentalita' fascista,
ovvero che non tollera "indipendenti" e "dissenzienti" (a tale
proposito, pare essere un dramma dovere verbalizzare che uno ha votato
contro).
Post by WNC2È molto facile che non è che sia il postino che si rifiuta di consegnare
la posta ma semplicemente non ci riesce
Il postino non ha alcun motivo di "rifiutare", bensi' deve semplicemente
seguire le istruzioni del DM citato che cosi' tanta importanza ha per
le Poste quando si tratta di fare credere fischi per fiaschi.
Ovvero, riporta indietro la posta per giacenza, lasciando giu' un avviso
sotto i campanelli ESATTAMENTE COME DA SEMPRE FANNO I CORRIERI.
E' cosi' difficile da comprendere ?
Aggiungo un ulteriore informazione che forse alcuni non conoscono: a rigore
le raccomandate dovrebbero essere consegnate alla porta di casa, perche'
e' il modo piu' sicuro per il postino di sapere di stare consegnando la
raccomandata, se non alla persona giusta, almeno all'alloggio/interno giusto.