Discussione:
tu lo sapevi che l'ENEL ti ruba in casa con il nuovo contatore?
(troppo vecchio per rispondere)
Lo Smilzo
2016-07-10 13:36:57 UTC
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http://forum.html.it/forum/showthread.php?threadid=886791&s=0624a95c996dc515cfea0ac9754ddc3e


1. I nuovi contatori elettronici, a differenza dei precedenti, misurano
oltre alla "potenza attiva" anche quella "reattiva", facendoci pagare fino
al 33% in più. Cerchiamo di spiegarci.
- Nel circuito di casa scorre corrente alternata, in cui corrente e tensione
variano ciclicamente nel tempo, da valori positivi a valori negativi, e
anche nulli.
- I vari strumenti che assorbono energia elettrica reagiscono in modo molto
diverso: un elemento resistivo, come una lampadina a incandescenza, un
boiler elettrico, ecc, "vede" tensione e corrente in fase tra loro, e la
potenza assorbita è pari semplicemente al prodotto della tensione e della
corrente; un sistema che assorbe attraverso elementi non resistivi, per
esempio condensatori o bobine, come la maggior parte dei motori degli
elettrodomestici, per sua natura "vede" invece tensione e corrente
generalmente sfasate tra loro, e assorbe per questo una potenza minore.
- Ora, mentre la potenza effettivamente assorbita, o consumata, da un
sistema è detta "potenza attiva", ed è quella che effettivamente "svolge il
lavoro", in altre parole eroga un servizio all'utente, la "potenza
apparente" è quella calcolata dalla brutale moltiplicazione dei valori
assoluti, e massimi, della tensione per la corrente, che il fornitore deve
comunque erogare all'utenza: la differenza tra questa potenza "totale" e
quella "attiva" è detta "potenza reattiva", che non svolge attività diretta,
anche se comporta una produzione di energia "alla fonte" (cioè da parte del
produttore, cioè ENEL).
- Il rapporto tra "potenza attiva" e "potenza apparente" è detto "fattore di
potenza" e mediamente, considerando le apparecchiature presenti in una
abitazione, questo valore è pari o superiore a 0,75. Questo significa che se
pagassimo tutta la potenza prodotta da ENEL per la nostra utenza, cioè la
"potenza apparente", e non quella effettivamente consumata ("potenza
attiva"), pagheremmo anche il 33% in più!
- E' proprio quello che è accaduto con i Contatori Elettronici: questi
provvedono a "rifasare" la tensione e la corrente, così che l'utente paga
non solo quello che effettivamente consuma, che dipende dal numero e dal
tipo degli apparecchi che usa, sia per illuminazione che per altre funzioni,
ma TUTTA la potenza che ENEL produce per quella utenza !!!
- Un esempio pratico: se utilizziamo una lampadina a basso consumo ma NON a
incandescenza, paghiamo di più di quello che consumiamo, proprio perché
tensione e corrente non attraversano la lampadina in fase ma con un certo
sfasamento, tuttavia conservando i rispettivi valori massimi.
- In altre parole, e per concludere, con i Contatori Elettronici l'ENEL ci
fa NATURALMENTE pagare fino al 33% in più di energia, scaricando sugli
utenti la PRODUZIONE di energia elettrica, anche quella che effettivamente
non consumiamo, e in modo del tutto casuale, che non dipende dall'utente, il
quale non può sapere come funzionano tutti i propri apparecchi elettrici.
- Che tutto questo sia vero lo dimostra la risposta del Sottosegretario di
Stato alle Attività Produttive Mario Calducci, nella risposta a una
interpellanza alla Camera, il giorno 22 Aprile 2004: "Il contatore
elettronico permette, infatti, anche la misurazione dell'energia «reattiva»"
www.deputatids.it/deputati/Attivita/Deputato.asp?ID=10895 .

2. Un'altra bella conseguenza: la necessità di aumentare la potenza
contrattuale .
- Oltre a pagare di più, con i contatori elettronici molti utenti sono stati
"costretti" a chiedere l'aumento della potenza contrattuale fino a 4,5 kW,
perché anche a fronte dello stesso consumo di prima ("potenza attiva"), ora
si misura una potenza (la "potenza apparente") più elevata, e la corrente
salta in continuazione.
- Con questo, l'utente si trova a pagare una tariffa, sia fissa che per
chilowattora, MOLTO più alta!
3. Con la "telelettura", l'utente non ha più possibilità di controllo "in
tempo reale", e le contestazioni.
- Un tempo l'utente controllava in tempo reale, con l'incaricato ENEL, la
lettura del contatore; ora questa viene effettuata in remoto.


http://www.ecquologia.it/sito/pag926.map?action=single&field.joined.id=47523&field.joined.singleid=47651

ma è vera questa cosa???
--
Ciao, H.
\\|//
(o o)
oOOo~(_)~oOOo
«=¤=»«=¤=»«=¤=»«=¤=»«=¤=»«=¤=»«=¤=»
La vita e come le scalette delle galline,
Corta e piena di merda!
Ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale.
Catrame
2016-07-10 16:28:54 UTC
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Addì 10/07/2016 , su it.discussioni.consumatori.tutela , l'utente *Lo
Post by Lo Smilzo
http://forum.html.it/forum/showthread.php?threadid=886791&s=0624a95c996dc515cfea0ac9754ddc3e
1. I nuovi contatori elettronici, a differenza dei precedenti, misurano oltre
alla "potenza attiva" anche quella "reattiva", facendoci pagare fino al 33%
in più. Cerchiamo di spiegarci.
- Nel circuito di casa scorre corrente alternata, in cui corrente e tensione
variano ciclicamente nel tempo, da valori positivi a valori negativi, e anche
nulli.
- I vari strumenti che assorbono energia elettrica reagiscono in modo molto
diverso: un elemento resistivo, come una lampadina a incandescenza, un boiler
elettrico, ecc, "vede" tensione e corrente in fase tra loro, e la potenza
assorbita è pari semplicemente al prodotto della tensione e della corrente;
un sistema che assorbe attraverso elementi non resistivi, per esempio
condensatori o bobine, come la maggior parte dei motori degli
elettrodomestici, per sua natura "vede" invece tensione e corrente
generalmente sfasate tra loro, e assorbe per questo una potenza minore.
- Ora, mentre la potenza effettivamente assorbita, o consumata, da un sistema
è detta "potenza attiva", ed è quella che effettivamente "svolge il lavoro",
in altre parole eroga un servizio all'utente, la "potenza apparente" è
quella calcolata dalla brutale moltiplicazione dei valori assoluti, e
massimi, della tensione per la corrente, che il fornitore deve comunque
erogare all'utenza: la differenza tra questa potenza "totale" e quella
"attiva" è detta "potenza reattiva", che non svolge attività diretta, anche
se comporta una produzione di energia "alla fonte" (cioè da parte del
produttore, cioè ENEL).
- Il rapporto tra "potenza attiva" e "potenza apparente" è detto "fattore di
potenza" e mediamente, considerando le apparecchiature presenti in una
abitazione, questo valore è pari o superiore a 0,75. Questo significa che se
pagassimo tutta la potenza prodotta da ENEL per la nostra utenza, cioè la
"potenza apparente", e non quella effettivamente consumata ("potenza
attiva"), pagheremmo anche il 33% in più!
- E' proprio quello che è accaduto con i Contatori Elettronici: questi
provvedono a "rifasare" la tensione e la corrente, così che l'utente paga non
solo quello che effettivamente consuma, che dipende dal numero e dal tipo
degli apparecchi che usa, sia per illuminazione che per altre funzioni, ma
TUTTA la potenza che ENEL produce per quella utenza !!!
- Un esempio pratico: se utilizziamo una lampadina a basso consumo ma NON a
incandescenza, paghiamo di più di quello che consumiamo, proprio perché
tensione e corrente non attraversano la lampadina in fase ma con un certo
sfasamento, tuttavia conservando i rispettivi valori massimi.
- In altre parole, e per concludere, con i Contatori Elettronici l'ENEL ci fa
NATURALMENTE pagare fino al 33% in più di energia, scaricando sugli utenti la
PRODUZIONE di energia elettrica, anche quella che effettivamente non
consumiamo, e in modo del tutto casuale, che non dipende dall'utente, il
quale non può sapere come funzionano tutti i propri apparecchi elettrici.
- Che tutto questo sia vero lo dimostra la risposta del Sottosegretario di
Stato alle Attività Produttive Mario Calducci, nella risposta a una
interpellanza alla Camera, il giorno 22 Aprile 2004: "Il contatore
elettronico permette, infatti, anche la misurazione dell'energia «reattiva»"
www.deputatids.it/deputati/Attivita/Deputato.asp?ID=10895 .
2. Un'altra bella conseguenza: la necessità di aumentare la potenza
contrattuale .
- Oltre a pagare di più, con i contatori elettronici molti utenti sono stati
"costretti" a chiedere l'aumento della potenza contrattuale fino a 4,5 kW,
perché anche a fronte dello stesso consumo di prima ("potenza attiva"), ora
si misura una potenza (la "potenza apparente") più elevata, e la corrente
salta in continuazione.
- Con questo, l'utente si trova a pagare una tariffa, sia fissa che per
chilowattora, MOLTO più alta!
3. Con la "telelettura", l'utente non ha più possibilità di controllo "in
tempo reale", e le contestazioni.
- Un tempo l'utente controllava in tempo reale, con l'incaricato ENEL, la
lettura del contatore; ora questa viene effettuata in remoto.
http://www.ecquologia.it/sito/pag926.map?action=single&field.joined.id=47523&field.joined.singleid=47651
ma è vera questa cosa???
no
sono fregnacce
--
Tra il rosso ed il nero,
vince sempre lo zero.
podemos
2016-07-10 18:58:34 UTC
Permalink
<- Oltre a pagare di più, con i contatori elettronici molti utenti sono
stati
<"costretti" a chiedere l'aumento della potenza contrattuale fino a 4,5 kW,
<perché anche a fronte dello stesso consumo di prima ("potenza attiva"), ora
<si misura una potenza (la "potenza apparente") più elevata, e la corrente
<salta in continuazione.

questo è verissimo, a molti miei vicini saltava il contatore con gli stessi
elettrodomestici accesi, già dal 2010 quando sostituirono i contatori nel
mio palazzo.

Iren si giustificò dicendo che la misurazione adesso era perfetta e
corretta, mentre prima vi era una tolleranza che permetteva di sforare.
Roberto Deboni DMIsr
2016-07-11 11:10:59 UTC
Permalink
Post by Lo Smilzo
http://forum.html.it/forum/showthread.php?threadid=886791&s=0624a95c996dc515cfea0ac9754ddc3e
Notare come si tratti di una discussione del 2005 ... quando ancora era in
corso l'installazione e c'era una diffusa ignoranza in materia. Che dopo
11 anni si ripescano le solite scemenze non e' molto produttivo.
Post by Lo Smilzo
1. I nuovi contatori elettronici, a differenza dei precedenti, misurano
oltre alla "potenza attiva" anche quella "reattiva",
Vero.
Post by Lo Smilzo
facendoci pagare fino
al 33% in più. Cerchiamo di spiegarci.
Falso. (per quanto riguarda i consumatori domestici e quelli non domestici ovvero
oltre una certa potenza pagavano gia' prima la reattiva con un misuratore
apposito)

... snip ... (tolto nozionismo divagatore)

Basta riferire che in ambito delle correnti alternate, abbiamo, in aggiunta
al flusso di corrente che apporta l'energia utile al funzionamento, anche
delle correnti spurie che rimbalzano avanti ed indietro tra l'utilizzatore
e la rete elettrica (passando per il misuratore di energia). Queste
correnti spurie sono praticamente nulle quando si utilizzano resistenze
elettriche (stufette a resistenza, phon, riscaldamento lavatrice, lampadine
ad incandescenza) ma possono arrivare a valori pari a quelli della corrente
utile in caso di dispositivi elettronici mal costruiti (economici), come
ad esempio i micro-alimentatori nelle lampadine a risparmio energetico di
basso livello.

Dal punto di vista dell'erogatore, l'energia spuria che rimbalza avanti
ed indietro non crea problemi sostanziali (non per nulla prende il
nome di "apparente"), ma per il gestore della rete, ci sono effetti
deleteri che possono essere drammatici, fino alla interruzione di una
linea per sovvraccarico. Infatti, le correnti apparenti, anche se
chiudendo il ciclo, nel rimbalzare avanti ed indietro, producono un
saldo zero di energia trasferita all'utilizzatore, cio' non di meno
passano per i cavi. In un mondo ideale dove i cavi avessero sezione
infinita, non avrebbe alcuna importanza. Ma nel modo reale, i cavi di
alluminio e rame costano. Ma se il cavo non e' di sezione adeguata,
si ha una resistenza al passaggio della corrente che comincia a diventare
significativa (cosi dette perdite resistive).
E quindi si utilizza una sezione ottimale che si ricava dal mediando il
costo della linea e costo dell'energia dissipata entro un certo periodo
(decennio ?) a causa delle perdite resistive. Se pero' alla corrente
utile si aggiunge una corrente spuria, andiamo a sforare i parametri
calcolati, e le perdite resistive aumentano (raddoppiano, nel caso le
correnti spurie siano dello stesso valore di quelle utili). Ed il
conseguente riscaldamento dei cavi, come primo effetto significa uno
spreco di energia. Se poi io calore diventa eccessivo, scattano le
protezioni e la linea viene interrotta. Tutto questo causa costi alla
rete ed ai rivenditori di energia (che acquistano "tot" e si vedono
arrivare ai clienti solo "tot-x"). Convenzionalmente si ritiene che per
i consumatori domestici, le correnti in gioco siano modeste, e quindi
non valga la pena di far pagare il passaggio delle correnti spurie, pero'
in futuro si potrebbe porre dei limiti a questo salvacondotto, dato
che i carichi domestici sembrano diventare sempre piu' originatori di
correnti spurie (carichi cosidetti di tipo reattivo).

Per ora, voglio proprio vedere una bolletta elettrica domestica da 3kW
in cui si e' messo in conto la corrente reattiva.
Post by Lo Smilzo
- E' proprio quello che è accaduto con i Contatori Elettronici: questi
provvedono a "rifasare" la tensione e la corrente,
BALLE! Un misuratore elettronico non rifasa un bel nulla.

...snip... pietosamente rimossa una serie di scemenze ...
Post by Lo Smilzo
- Che tutto questo sia vero lo dimostra la risposta del Sottosegretario di
Stato alle Attività Produttive Mario Calducci, nella risposta a una
interpellanza alla Camera, il giorno 22 Aprile 2004: "Il contatore
elettronico permette, infatti, anche la misurazione dell'energia «reattiva»"
www.deputatids.it/deputati/Attivita/Deputato.asp?ID=10895 .
Vero che si il contatore elettronico permetta la misura dell'energia
reattiva, ma non significa che automaticamente e' messo in bolletta.
Fino a quando l'AEEGSI non dispone, l'energia reattiva non la pagate.
Post by Lo Smilzo
2. Un'altra bella conseguenza: la necessità di aumentare la potenza
contrattuale .
- Oltre a pagare di più, con i contatori elettronici molti utenti sono stati
"costretti" a chiedere l'aumento della potenza contrattuale fino a 4,5 kW,
perché anche a fronte dello stesso consumo di prima ("potenza attiva"), ora
si misura una potenza (la "potenza apparente") più elevata, e la corrente
salta in continuazione.
Ma che scemenza: la potenza contrattuale e' per definizione POTENZA ATTIVA!
Quindi gli assorbimenti in potenza reattiva non incidono in alcun modo
sulla potenza contrattata. Diversamente, ma questo e' un problema
dell'impianto del consumatore, se ci sono forti correnti reattive (ed
evidenzio che il problema e la responsabilita' E' TUTTA DEL CONSUMATORE!)
potrebbero scattare prematuramente i magnetotermici dell'impianto (ma
non il limitatore di potenza del distributore di rete, che e' tarato
per la potenza ATTIVA contrattuale).
Insomma, delle due l'una: o il contatore e' in grado di misurare
l'energia reattiva, e quindi differenza tra potenza ATTIVA ("utile") e
potenza REATTIVA ("spuria") oppure non e' capace ed allora di cosa
state biascicando ?

...snip...
Post by Lo Smilzo
3. Con la "telelettura", l'utente non ha più possibilità di controllo "in
tempo reale", e le contestazioni.
Perche' no ?
E "e le contestazioni" cosa sta a significare ?
Post by Lo Smilzo
- Un tempo l'utente controllava in tempo reale, con l'incaricato ENEL, la
lettura del contatore; ora questa viene effettuata in remoto.
Attendo che ci spieghi perche' il consumatore non puo' controllare la lettura
del misuratore di energia elettrica.
Post by Lo Smilzo
http://www.ecquologia.it/sito/pag926.map?action=single&field.joined.id=47523&field.joined.singleid=47651
ma è vera questa cosa???
Ovviamente dopo 11 anni i siti fanfaroni spariscono ... ma qualche idiota ha
pensato bene di sprecare la memoria del web, eccolo qui:

http://web.archive.org/web/20060210090747/http://www.ecquologia.it/sito/pag926.map?action=single&field.joined.id=47523&field.joined.singleid=47651

Tale "Gruppo Verdi per l’Unione" a quanto pare ha deciso di lasciar
perdere ...

Troviamo pure l'interpellanza:

http://web.archive.org/web/20050330075300/http://www.deputatids.it/deputati/Attivita/Deputato.asp?ID=10895

"I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle attività
produttive, per sapere - premesso che:
l'Enel sta installando milioni di nuovi contatori elettronici;
tale contatore elettronico si è dimostrato non preciso ed esposto a
variazioni di voltaggio, con frequenti interruzioni nell'erogazione di
energia;
l'attuale contatore non esprime una tecnologia che sia la migliore nel
garantire non soltanto erogazioni, ma la giusta misurazione dell'energia
consumata;
questi fatti creano non soltanto una cattiva immagine per l'Enel, ma
soprattutto dimostrano scarsa trasparenza tra gli utenti e l'ente stesso
con una caduta di credibilità, non certezza dei prezzi stabiliti e un
chiaro disservizio;
è disponibile nel mercato un dispositivo elettronico che ovvia a tutti
gli inconvenienti descritti -:
se ciò corrisponda al vero e se non ritenga il Governo di dover invitare
l'Enel a soprassedere all'installazione di tali contatori, finché non
venga data la garanzia all'utenza che il suo operato sia preciso ed efficiente;
quali accorgimenti l'ente intenda prendere, anche utilizzando nuove tecnologie,
per garantire fiducia e trasparenza ai cittadini."

Evidentemente non si sono rivolti a consulenti tecnici, altrimenti la
scemenza sulle "variazioni di voltaggio" se le sarebbero evitate (il
misuratore di energia installato non "varia" il voltaggio).

senza l'archivio altrimenti andreste a finire su:

"deputatids.it - informazioni e la moda e la bellezza"

e probabilmente quel sito sta ricevendo un mucchio di "clic" che qualcuno
paghera'. Hmmm....

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