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CONSUMATORI NON VOGLIONO AUTO ELETTRICHE, UE: VI OBBLIGHEREMO A COMPRARLE
(troppo vecchio per rispondere)
vox
2024-09-10 22:28:37 UTC
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### La Crisi delle Auto Elettriche in Europa: Un Fallimento Annunciato

L’Unione Europea ha da tempo puntato sulle auto elettriche come soluzione per ridurre le emissioni di CO2 e combattere il cambiamento climatico che, ovviamente, non dipende da questa emissione se non in termini trascurabili.

Le ultime dichiarazioni del commissario europeo all’industria, Thierry Breton, hanno messo in luce una realtà preoccupante: i produttori europei non sono riusciti a convincere i clienti: che sono meno stupidi degli elettori di sinistra. Così la Ue ha deciso di obbligarli.

**Un Mercato in Crisi**

Nonostante gli sforzi e gli investimenti massicci, le vendite di auto elettriche in Europa non hanno infatti raggiunto i livelli programmati. La crisi è ormai ufficiale, ma Breton insiste sulla necessità di accelerare per raggiungere l’obiettivo del 2035, quando sarà vietata la vendita di auto a benzina. Questa posizione rigida solleva diverse domande.

**Tecnologie Cinesi: Una Minaccia o un’Opportunità?**

Mario Draghi ha citato le tecnologie di origine cinese come un fattore chiave nella crisi. La dipendenza dalle batterie e dai componenti cinesi mette in discussione la sovranità tecnologica europea e solleva dubbi sulla capacità dell’industria europea di competere a livello globale.

Geni. Draghi compreso. Prima hanno aperto il mercato europeo alla Cina senza dazi, ora lamentano la fuga della tecnologia in Cina. Bizzarro.

**Un Fallimento delle Politiche UE**

La situazione attuale è un fallimento delle politiche UE. L’UE ha imposto obiettivi ambiziosi senza considerare adeguatamente le dinamiche di mercato e le preferenze dei consumatori. La mancanza di infrastrutture di ricarica adeguate e i costi elevati delle auto elettriche sono solo alcuni dei fattori che hanno contribuito a questo fallimento.

**Conclusione**

È chiaro che l’Unione Europea deve rivedere la sua strategia. Continuare a insistere su obiettivi irrealistici senza affrontare i problemi strutturali rischia di danneggiare ulteriormente l’industria automobilistica europea. È necessario un approccio più flessibile e realistica.

 

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LAS
Roberto Deboni DMIsr
2024-09-11 20:11:29 UTC
Permalink
Post by vox
### La Crisi delle Auto Elettriche in Europa: Un Fallimento Annunciato
L’Unione Europea ha da tempo puntato sulle auto elettriche come
soluzione per ridurre le emissioni di CO2 ...
Precisiamo:

"L’Unione Europea puntato ANCHE sulle auto elettriche come> soluzione
per ridurre le emissioni di CO2 ..."
Post by vox
e combattere il cambiamento climatico che,
Non e' solo il cambiamento: l'auto elettrica a lungo termine tende
a costare molto meno, e da quando Musk ha rotto il consenso al
divieto d icostruire auto elettriche del cartello delle case
automobilistiche occidentali, era solo questione di tempo a che
Cina e India invadessero anche i mercati occidentali con auto
elettriche di massa a 10'000 euro, sbaragliando le aziende
occidentali (tipo VW e FIAT) il cui mercato e' principalmente
sulle vettura di fascia bassa.
Post by vox
ovviamente, non dipende da questa emissione se non in termini trascurabili.
Le emissioni del settore trasporto attuale pesano per ben un terzo
delle emissioni antropiche.
Post by vox
Le ultime dichiarazioni del commissario europeo all’industria, Thierry
Breton, hanno messo in luce una realtà preoccupante: i produttori
"convincere" i clienti ?
MA CHE RAZZA DI LOGICA E' QUESTA ?
Un costruttore non deve convincere nessuno, MA deve offrire al
mercato quello che al mercato serve, ENTRO le regole imposte
dalla politica (altrimenti sarebbe MERCATO SELVAGGIO, e non
un mercato libero, perche' la liberta' richiede vigilanza,
verso i forti che altrimenti, in un mercato selvaggio la
fanno da padroni, abusando di chi non e' d'accordo con le
scelte del "cartello dei bulli").

La politica ha preso atto che il cartello dei bulli (i costruttori
occidentali di auto) ha fatto ostruzionismo per decenni all'auto
elettrica (nonostante da sempre ci sia stata una richiesta,
almeno minoritaria, ma non piccola, da parte dei clienti, come si
e' visto per le proteste quando la prima "vera" auto elettrica non
ha superato lo stadio di propotipo, nonostante un migliaio abbia
viaggiato con successo per un paio di anni).
Quindi, la scelta, come fatto con successo con le lampadine LED,
e' stata quella della minaccia del divieto (cosa altro poteva
fare con costruttori che la pensavano nel modo deprecabile di un
Marchionne ?).

Ma ancora oggi i costruttori del settore di massa (quello della
fascia bassa, le Panda e 126, per intenderci) si rifiutano di
mettere sul mercato le versioni elettriche corrispondenti.

E va rimarcato, che le due case automobilistiche che invece hanno
effettuato sul serio la riconversione nel LORO settore di mercato
(Cioe' BMW e Mercedes) non sono affatto pentiti, e nonostante un
certo rallentamento, stanno investendo miliardi nell'elettrico in
cui credono ancora (notizia di questi giorni)!
Post by vox
che sono meno stupidi degli elettori di sinistra.
Non e' questione di sinistra o destra, e' questione che il popolino
non puo' permettersi una berlina. Neanche se elettrica.
In ogni caso, la VW ha fatto un "mea culpa", concedendo che avrebbe
dovuto investire in modello di auto elettriche di fascia bassa,
il settore in cui la VW si e' fatta storicamente spazio nel settore
delle auto. E ora ha promesso che puntera ad una auto elettrica
di fascia bassa, ponendo un primo limite di 20'000 euro per le
prime vettura (poi man mano si scendera', tenendo d'occhio
l'offerta dei paesi come Cina e India, ma anche Marocco --- attenti
ai fianchi ...).
Post by vox
Così la Ue ha deciso di obbligarli.
A fare cosa ?
Post by vox
**Un Mercato in Crisi**
Nonostante gli sforzi e gli investimenti massicci, le vendite di
auto elettriche in Europa non hanno infatti raggiunto i livelli
programmati.
Basta guardare il numero di auto vendute per fascia economica,
per notare che il maggiore numeri di veicoli si trova nella
fascia bassa. Avete fatto casso al numero di Panda e 126 vendute ?
Ebbene, NESSUN massiccio sforzo e' stato fatto per proporre una
versione elettrica, di non piu' di 20'000 euro (prima degli
incentivi). ERA SCRITTO che le vendite non avrebbero raggiunto
le fantasiose ipotesi, visto che giocavano solo su vetture di
fascia media e alta, come la 500 versione recente, che nulla ha
della 500 storica (anzi, assomiglia piu' al maggiolino ...).
Post by vox
La crisi è ormai ufficiale, ma Breton insiste sulla necessità
di accelerare per raggiungere l’obiettivo del 2035, quando sarà
vietata la vendita di auto a benzina. Questa posizione rigida
solleva diverse domande.
Questa posizione rigida e' per salvare i posti di lavoro futuri
del settore metalmeccanico IN EUROPA.
Perche' ai funzionari bastardi della VW e della Stellantis non
frega nulla di continuare a produrre auto "europee" con i
componenti che arrivano dalla Cina. Perche' questo sarebbe il
futuro se la politica lascia a VW e Stellantis/FIAT fare
quello che finora hanno fatto, come imbrogliare gli apparecchi
di misuraazione durante le revisioni periodiche.

Dobbiamo capire che in VW e Stellantis mancano gli imprenditori,
sono oggi solo grossi carrozzoni controllate da finanziarie e
banche e gestite da funzionari che non saprebbero mettere in
piedi un atttivita' imprenditoriale partendo da zero.
E' gente che riceve uno stipendio e bonus anche se le cose
vanno male. Anche se le fabbriche vengono spostate tutte extra-UE.
Post by vox
**Tecnologie Cinesi: Una Minaccia o un’Opportunità?**
Mario Draghi ha citato le tecnologie di origine cinese
Quale sarebbe la tecnologia di "origine cinese" ?
Post by vox
come un
fattore chiave nella crisi. La dipendenza dalle batterie e dai
componenti cinesi mette in discussione la sovranità tecnologica
europea e solleva dubbi sulla capacità dell’industria europea
di competere a livello globale.
Si puo' rimediare quando si vuole. Basta volerlo.
Ma ci vogliono imprenditori veri.
Post by vox
Geni. Draghi compreso. Prima hanno aperto il mercato europeo
alla Cina senza dazi, ora lamentano la fuga della tecnologia
in Cina. Bizzarro.
Spiegare cosa c'entra l'apertura del mercato con al fuga di
tecnologia. Sono due cose distinte. La fuga di tecnologia si
ha se non c'e' vigilanza. A prescindere dal mercato libero o meno.
Post by vox
**Un Fallimento delle Politiche UE**
La situazione attuale è un fallimento delle politiche UE.
Questi sono dei pesci, con la memoria di una trota.
Si sta parlando di un obiettivo nel 2035, come minimo siamo
a medio termine. COME SI FA A DIRE ORA che e' stato un
fallimento, prima ancora di arrivarci ?!!!
Diffidate di questi che vi vogliono fare vivere alla giornata,
perche' sono canaglie che non possono confessare le vere
ragioni per cui dicono e fanno contro le auto elettriche.
Post by vox
L’UE ha imposto obiettivi ambiziosi senza considerare
adeguatamente le dinamiche di mercato e le preferenze dei
consumatori.
Che facce di bronzo !!! Come si fa a parlare di "preferenze"
dei consumatori se non c'e' alcuna proposta alternativa
alle auto termiche di fascia bassa ?!!!

Forse dovremo fare in Cina, dove fucilano i funzionari che
ripetutamente si rifiutano di rispettare gli obiettivi chiesti.
Precisiamo: fuciliamo i funzionari infedeli, ma non gli
imprenditori, che sembrano una specie rara in Europa.
Post by vox
La mancanza di infrastrutture di ricarica
adeguate
Come per la mancata offerta di auto elettriche in OGNI fascia
di mercato, anche questo e' un problema VOLUTO da una certa
politica locale.

Lo dimostra proprio Milano, che ha iniziato un piano di 2000
ricariche lente con paline stradali (some come i dissuasori
per evitare che la auto parcheggino sui marciapiedi).
Avremo vie, dove ogni posto auto ha la spina elettrica per
una ricarica durante tutta la notte.

Nei paesi scandinavi, i parcheggi coperti stanno installando
prese elettriche (basta anche una semplice schuko) per la
ricarica lenta per i posti auto occupati durante tutta la
notte (c'e' chi paga un canone mensile per parcheggiare ogni
notte).

Insomma, per chi non rientra in quel 60% di guidatori italiani
con il posto auto esclusivo (per cui la ricarica non sarebbe
un problema) e parcheggia per strada o nei parcheggi a pagamento,
e' facile fornire una soluzione che oltretutto (essendo una
ricarica lenta) non mette sotto torchia la rete elettrica
esistente, che di notte praticamente gira i pollici, lavorando
molto poco.
Post by vox
e i costi elevati delle auto elettriche sono solo alcuni dei
fattori che hanno contribuito a questo fallimento.
Come gia' detto, le auto elettriche proposte costano quello
che costano perche' sono vetture di fascia medio-alta.
Manca l'offerta di vetture elettriche di fascia bassa.
Ma ora, VW ha promesso di coprire la fascia di vetture
sotto i 20'000 euro (Stellantis meglio se prende nota,
perche' non c'e' dazio che fermerebbe la VW in Europa,
essendo "europea").

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