On 25/05/18 17:52, WNC2 wrote:
...snip...
Post by WNC2*QUALSIASI* sito che conserva dati è obbligato ad
inviare una forma di avviso di quel tipo.
Se si limita a fornire il link per l'accesso alla informativa,
va tutto bene.
Ma ho notato che anche siti istituzionali, come le
ex-municipalizzate, etc. e quindi non solo aziende
private che si pensa essere le sole volte a lucrare
in ogni modo possibile, fanno confusione tra
"informativa" e "richiesta di autorizzazione".
Esempio a caso:
<https://www.gse.it/>
Messaggio di richiesta autorizzazione:
"Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore
esperienza possibile sul nostro sito. Continuando
a navigare acconsenti all'uso dei cookie."
Link per l'informativa:
"Per maggiori informazioni consulta la nostra policy sui cookie."
che cliccato rimanda a:
<https://www.gse.it/cookie-policy>
Ebbene, quale e' la dicitura sul pulsante di chiusura ?
"ACCETTO"
Prima di tutto manca l'opzione per rifiutare (non vedo
neanche la X per chiudere la finestra).
Secondo, questo e' ingannevole, perche', second me, vuole
fare credere che cliccando ci si limita (vedi testo
combinati dei due messaggi) a prendere atto della solita
noiosa informativa, quando chiaramente state invece
autorizzando da parte di GSE l'accesso a cookies di
terze parti. Dato che il 99% non andra' mai a leggere
l'informativa ed anche se l'andasse, il 99% non capirebbe
chiaramente la portata delle seguenti parole:
* Cookie di terze parti per la condivisione dei contenuti sui
social network (Facebook, Twitter e Google+) , per la
visualizzazione dei video su YouTube e per l'accesso ai
contenuti pubblicati su Slidehare e Issuu
E peggio ancora per la sibillina precisazione:
"Il GSE non ha accesso ai dati che sono raccolti e trattati
in piena autonomia dalle terze parti."
L'illegalita', a mio parere, sta nel non fornire alcuna
alternativa. Ed il pensare male, come diceva Andreotti,
spesso ci azzecca che qualcuno magari ha preso soldi dalle
terze parti per decidere che sia cosi' (con dirigenti e/o
consiglio d'amministrazione probabilmente all'oscuro di
questi maneggi: magari potremo scriverli per evidenziare
il fatto ...).
Un sito istituzionale DEVE fornire la possibilita' di
navigazione anonima! PUNTO !!!
Ecco invece un esempio "probo":
<http://www.aclitreviso.it/sitovecchio/punto-famiglia.html>
dove leggiamo:
"Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare
la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze.
La disabilitazione dei cookie può causare il malfunzionamento del
Sito e/o limitare il servizio offerto. Per maggiori informazioni
visita la pagina Cookie Policy."
e sotto ci sono due pulsanti:
[Permetti Cookies] [Rifiuta Cookies]
Se uno preme [Rifiuta Cookies] puo' continuare nel sito, senza alcun
messaggio negativo o intimidatorio.
Il sito dimostra che si puo' benissimo fornire agli utilizzatori
la possibilita' di rifiutare la profilazione ovvero una
navigazione anonima. SE SI VUOLE.
Un altro sito "probo", che adesso non riesco a ricordare/recuperare
al mio rifiuto mi ha semplicemente portato ad una pagina dove
si dispiacevano di non potermi permettere ulteriore navigazione
senza l'assenso ai cookies. ed anche questo e' perfettamente
legittimo.
Ma il fatto di fornire un solo tasto (nascondendo anche la X che
normalmente e' un elemento presente) oltretutto con un fetente
"ACCETTO", viola non solo lo spirito della legge, ma e'
chiaramente ingannevole riguardo alle opzioni a cui ha diritto
chi naviga.
Insomma, l'unica ragione logica e' ottenere in modo strisciante
l'assenso da piu' nagivatori possibili. E dato che sono coinvolte
terze parti, il vostro assenso va a finire chissa' dove.
Altro che "Cambridge Analitica".
Ed ho il sospetto che i siti da lei menzionato come negativi,
probabilmente sono i meno truffaldini/pericolosi in assoluto.