"Leonardo Serni" <***@tin.it> ha scritto nel messaggio news:***@L.Serni...
Il BUSINESS dei VACCINI
Che facciano bene, è tutto da dimostrare. Che facciano male, invece, in
molti casi è certo:
a.. Espongono l'organismo a un rischio enorme
La vaccinazione, immettendo il virus direttamente nel sangue (senza
che siano state attivate le difese locali e fagocitarie), non fa altro che
realizzare proprio ciò che il corpo si sforza di evitare: offre al virus
accesso libero ed indisturbato ai sistemi (neurologico, endocrino, etc) più
delicati e vulnerabili dell'organismo.
b.. Fanno crollare le difese immunitarie
"Un vaccino diminuisce l'immunità mediata da linfociti del 50%, due
vaccini insieme del 70% - e ormai sono una norma 3 vaccini nella stessa
iniezione", anzi si è già passati addirittura a sei.
c.. Sono tossici
La stragrande maggioranza dei vaccini contiene composti altamente
tossici per l'organismo, primo fra tutti, il mercurio formaldeide,
contaminanti ecc.
E se dietro a tutto questo non ci fosse altro che l'ennesimo raggiro delle
multinazionali farmaceutiche ?
SOMMARIO:
a.. Vaccinazioni di massa: nonostante il vaccino, aumentano i casi di
meningite
b.. Immunosoppressione da vaccini: la mazzata finale: un solo vaccino
per sei malattie
c.. Vaccini al mercurio: fanno male, ma verranno impiegati fino al
2007
d.. Ecco i danni dei principali vaccini contro le seguenti malatite:
influenza, tetano, difterite e pertosse (casi di morte in culla),
poliomielite, epatite B, morbillo, rosolia e orecchioni (casi di autismo)
VACCINO ANTI-INFLUENZALE
L'influenza ci dicono è una sindrome specifica, provocata da uno specifico
agente virale, appunto il virus dell'influenza. I sintomi possono essere
molto seri e persino mortali in persone che si trovano in condizioni
generali di debolezza. Sono state studiate finora due famiglie principali di
influenza, il Tipo A e il Tipo B, ma ci sono molte varianti di questi virus
nonché delle continue mutazioni del virus stesso. è quindi estremamente
difficile poter prevedere quale sarà l'agente causale di una futura epidemia
influenzale e, nello stesso tempo, è ancora più difficile produrre il
corrispondente vaccino. La costante mutazione del virus, l'imprevedibilità
di quale virus si manifesterà, dove e quando questo avverrà, fanno
dell'intero business della vaccinazione antinfluenzale una colossale partita
a poker.
.. La mancanza di efficacia del vaccino antinfluenzale è ben descritta in
uno studio olandese, condotto in una casa di riposo per anziani, dove a
dispetto della vaccinazione di circa 2/3 della popolazione residente venne
colpita da una forte influenza una percentuale pari al 49% di questi (con
patologie molto critiche quali infezioni batteriche e polmoniti ed una
elevata mortalità, circa il 10%). La prima importante notazione è che circa
il 50% della popolazione vaccinata contrasse l'influenza, a fronte del 48%
circa di quella non vaccinata. In aggiunta, la dotazione di anticorpi
collegati all'influenza Tipo A era positiva nel 41% delle persone vaccinate
contro il 36% di quelle non vaccinate. Questi primi dati dimostrano
chiaramente che la vaccinazione non ha avuto affatto una funzione
protettiva.
.. Un paragone fra questo caso ed una situazione ambientale similare di un
secondo ospizio (1988) dimostra come in quest'ultimo sia la patologia che la
mortalità risultassero significativamente minori, rispettivamente il 37% ed
il 3%. La differenza sostanziale fra i due casi era, neanche a dirlo, la
mancata vaccinazione nel secondo. L'introduzione di anticorpi in persone
anziane non supera mai il 52/67%: Morris afferma persino che l'efficacia non
supera il 20%.
.. La prima sindrome ad essere collegata alla vaccinazione è la paralisi di
Guillaine Barrè (1977) - GBS. .. Le complicazioni neurologiche non
rimanevano circoscritte a questa patologia ma, al contrario, emersero un
numero considerevole di affezioni neurologiche aggiuntive. .. L'intervallo
di tempo fra la vaccinazione e i primi sintomi variava da 24 ore a 4
settimane, con una media di 11,3 giorni.
.. In 11 stati [USA], confrontando campioni di persone vaccinate e non, è
emerso che in quelle vaccinate compariva la GBS in 1,55 casi su 1 milione,
rispetto ai 0,17 casi su 1 milione dei non vaccinati (ben 9,11 volte più
frequente). .. La maggior parte dei casi veniva quindi diagnosticata tra la
2° e la 4° settimana dopo la vaccinazione. .. Questo tipo di complicazioni
si manifestano normalmente in individui sani non affetti da nessuna
patologia in precedenza.
.. Tutte le fasce di età sono suscettibili ad effetti collaterali ..: l'11%
riguardava persone al di sotto dei 30 anni, il 58% tra i 30 e i 59 anni ed
il restante 31% 60 e più anni.
.. Diversi meccanismi possono giocare un ruolo importante nello sviluppo di
una neuropatia post-vaccinica:
1.. Reazione ipersensibile del sistema nervoso
2.. Reazioni tossiche .., anche in assenza di allergie specifiche
3.. Infezioni virali del cervello, da virus contenuti nel vaccino, o
da riattivazione di germi latenti
4.. Attivazione di malattie autoimmunitarie latenti
.. Un uomo di 41 anni muore dopo 4 settimane dalla vaccinazione, dopo
progressiva polineuropatia e broncopolmonite. La morte sopraggiunge nel giro
di 4 giorni.
ALTRI EFFETTI COLLATERALI
Sindrome di Landry. Paralisi del nervo ipoglosso. Ipoestasia. Parestesia
(formicolio e torpore). Nevralgia del trigemino, Ischialgia (lateralizzata
destra), Nevralgie intercostali (dolori al petto), Neuropatia sensoriale al
plesso brachiale (sindrome di Personage-Turner). Meningiti (l'infezione
meningea e il torcicollo, con perforazione lombare sono tutti sintomi che
possono sussistere indipendentemente o come parte di una GBS). Encefaliti ..
ed encefalopatie in genere (un caso è stato descritto da Ehrengut e
Allerdist, con iniziale perdita della vista e progressiva e completa perdita
di coscienza fino alla paralisi finale). .. Sclerosi multipla. .. Atassia.
Forti mal di testa ([che] suggeriscono una diagnosi di irritazione del
meningeo o cervello). Disorientamento locale. Stato di incoscienza. Tremito
degli arti superiori. Movimento automatico delle dita (mani e piedi). Afasia
(perdita della parola). Bronchiti. .. Broncopolmoniti (Il caso di un uomo di
41 anni: i sintomi iniziali sono stati quelli di una parestesia alle punta
delle dita. Dopo 14 giorni dalla vaccinazione è subentrata la
broncopolmonite con decesso finale). Vomito (.. a 13 giorni dalla
vaccinazione, con successiva sintomatologia paralitica). Nausea.
Incontinenza rettale. Disuria o paralisi della vescica (a 13 giorni dalla
vaccinazione si manifestano difficoltà e fastidio nelle normali funzioni
urinarie, la diagnosi parla di dilatazione della vescica. Ne segue una
paralisi completa della stessa e si rende necessaria la cateterizzazione con
sintomi di paralisi alle estremità). Impotenza. .. Vertigini (.. talmente
forti da non far alzare da solo e rimanere in piedi un ragazzo sano di 13
anni). Affezione del N. Vestibolare in combinazione con encefalite. Rumori
di fondo alle orecchie (sibilo). Sordità parziale. Prooptosi. Edema della
retina. Diminuzione della vista (visione sfuocata). Diplopia. Nistagmo.
Paralisi dei muscoli oculari (nervi craniali VII e IX). Collasso.
Decolorazione transitoria a lividi delle mani. Trombocitofenia allergica. ..
Alterazioni della pressione sanguigna. .. Angina pectoris. .. Febbre: in
combinazione con altre sindromi, come ad es. meningite o GBS. Sonnolenza:
come parte di una più ampia sindrome neurologica, come ad es. una GBS.
Fatica: come parte di un generale decadimento della capacità motoria e
funzionale. Reazioni Anafilattiche: tipica in questi casi è la brevità del
periodo di incubazione (.. Warren ha descritto un caso in cui la reazione ha
seguito di 4/5 ore l'iniezione, con febbre, coriza e broncospasmi).
Difficoltà di pensiero. Perdita di iniziativa. Stato confusionale.
Allucinazioni. Tristezza.
VACCINO ANTI-DPT (Tetano/Difterite/Pertosse)
.. Il grande declino delle morti per pertosse (circa l'80%) si verificò
PRIMA dell'introduzione del vaccino. [Il vaccino DPT] è riconosciuto come il
più pericoloso. .. Incredibile ma vero, la sicurezza del vaccino contro la
pertosse non è mai stata provata prima che questo venisse iniettato a
milioni di neonati. .. A differenza di molti vaccini che vengono
detossificati e purificati, il vaccino della pertosse contiene ancora la
"cellula completa" del batterio della pertosse. Questo significa che
contiene ancora .. sostanze .. molto tossiche, che provocano febbre,
interferenze con la crescita e morte negli animali di laboratorio. Per non
parlare poi dell'aggiunta di un "adiuvante" un sale metallico (spesso un
composto dell'alluminio) usato per aumentare l'effetto del vaccino, più un
conservante (un derivato del mercurio). Questi ingredienti vengono usati a
dispetto del fatto che la formaldeide sia cancerogena e che l'alluminio e il
mercurio siano altamente tossici per gli esseri umani.
MORTE IN CULLA E LA VACCINAZIONE DPT
da Viera Scheibner, "Vaccination: a medical assault on the Immune System"
(Environment health zone)
[I] vaccini dati in giovanissima età [sembrano] causare la moria dei ..
bambini! .. il 66% dei bambini deceduti aveva ricevuto il vaccino DTP
(difteria, tetania, pertosse) poco tempo prima della morte: 6,5% entro le 12
ore, .. 61% entro due settimane e 70% entro 3 settimane. È stato anche
scoperto che i casi di morte in culla dei bambini non vaccinati si
concentravano nel periodo invernale, le morti dei bambini vaccinati
succedevano durante tutto l'arco dell'anno, ma comunque sempre nel periodo
subito dopo la vaccinazione. Le registrazioni del respiro dei neonati prima
e dopo le vaccinazioni hanno mostrato un respiro normale nei sei giorni
precedenti, ed un respiro a tratti difficoltoso durante i 12 giorni
seguenti. I periodi di respiro difficoltoso coincidevano con l'incidenza
delle morti in culla a seguito della vaccinazione in 41 .. casi [su 70]. ..
Quando in Giappone, nel 1974, è stata innalzata l'età minima per ricevere la
vaccinazione DTP a due anni, la morte in culla a seguito delle vaccinazioni
è praticamente scomparsa ed il Giappone ha avuto, da quel periodo in poi, la
mortalità infantile più bassa al mondo.
VACCINO ANTI-POLIOMIELITE
.. I casi di polio aumentarono del 50% tra il 1957 e il 1958 e dell' 80% al
1959, DOPO l'introduzione dell'immunizzazione di massa.
In cinque stati - New England, Massachusetts, Connecticut, New Hampshire,
Rhode Island e Vermont - i casi di polio più o meno raddoppiarono nel 1954 e
nel 1955 dopo l'introduzione del vaccino per la poliomielite.
Malattie come la polio operano in modo ciclico. La grande epidemia di polio
si verificò nel anni 1910, negli anni 1930 e negli anni 1950; poi i casi
diminuirono grandemente fino a raggiungere quasi lo zero.
Nei veri casi di polio, il virus vive nell'intestino, creando quella che
ordinariamente è un'infezione innocua. .. Tuttavia, l'iniezione del virus
della polio morto, non dà "un'immunità intestinale", cioè non fa crescere
gli anticorpi nell'intestino. Questo significa che, anche se non si
contrarrà la polio paralizzante, il virus selvaggio continuerà a vivere
nell'intestino e teoricamente potrà essere trasmesso a qualcun altro.
..Gli scienziati ora si rendono conto che ci sono poche prove che il vaccino
vivo permetta il raggiungimento effettivo di questa immunità tipo "porta di
servizio" tra le persone vaccinate. Questa è stata la conclusione di uno
studio scientifico condotto da un gruppo di ricercatori dopo un'epidemia di
polio a Taiwan, dove il 98% dei bambini era stato immunizzato. Ci sono
moltissime prove che il vaccino per la polio sia fallimentare. Molto delle
epidemie dei nostri giorni si verificano più tra le persone immunizzate che
tra quelle non immunizzate.
Con il virus della polio vivo, il problema principale è che questa versione
"attenuata" o indebolita del virus contenuta nel vaccino può alterarsi
geneticamente negli intestini, trasformandosi in una forma virulenta e
provocando una poliomielite paralizzante in chi la riceve o in coloro con i
quali vieni a contatto.
..Un ricercatore italiano, Antonio Procopio dell'Università di Chieti,
insieme a due studiosi americani del NIH (National Institutes of Health),
Michele Carbone ed Harvey Pass, hanno scoperto all'interno dei tumori
(mesotelioma) un virus che ha tutti i connotati dello SV40 (agente infettivo
dei macachi) e che non è presente nei tessuti circostanti.
Il vaccino contro la Polio, si prepara con cellule di scimmia, da cui il
virus SV40 era passato nei preparati distribuiti in tutto il mondo dagli
anni '50 fino al 1985.
VACCINO ANTI-EPATITE (B)
da "Sistema Epidemiologico Integrato dell'Epatite Virale Acuta, Rapporto
annuale 1991-1992-1993", Istituto Superiore di Sanità SEIEVA; e da "Ricerca
Decisiva su inutilità e pericoli della vaccinazione obbligatoria antiepatite
B" e "Vaccinazione obbligatoria antiepatite B" (Macro Edizioni, maggio 2001)
COS'È L'EPATITE
E' una malattia acuta con infezione .. diffusa, che interessa soprattutto il
fegato, determinata da un virus. Vi sono vari tipi di virus in grado di
determinare epatite e quello che ci interessa è quello di tipo B - [che] ha
una incubazione tra i 45 e i 180 giorni, [e si presenta in] quattro
principali forme cliniche:
5. asintomatiche senza disturbi, diagnosticate occasionalmente
(65-70%).
6. anitteriche, frequenti nei bambini piccoli, con malessere generale,
stanchezza, nausea, vomito, anoressia, ma senza ittero (cute giallastra).
7. itteriche, cioè con ittero e con gli altri sintomi descritti.
8. atipiche (molto rare), caratterizzate da protratto stato di malattia
o da decorso fulminante (dallo 0.1 all'1% dei casi).
Indipendentemente dalla gravità della forma, la presenza nel sangue
dell'antigene virale persiste in genere per tre mesi; nel caso di
persistenza oltre i sei mesi si parla di portatore cronico. Dei portatori
cronici, la metà guarisce nell'arco dei successivi sei mesi; mentre l'altra
metà resta tale per un periodo di tempo indefinito, anche per tutta la vita
e nella stragrande maggioranza dei casi in modo asintomatico. I preparati
vaccinali vengono sintetizzati in laboratorio modificando il virus
dell'Epatite B. Il vaccino antiepatite B a DNA ricombinante è un prodotto
della manipolazione genetica del virus dell'Epatite B. Con cellule di
lievito nel cui materiale genetico viene inserita una porzione del gene del
virus dell'Epatite B; vengono poi trattate con formaldeide; adsorbite su
idrossido di alluminio; conservate con un battericida a base di mercurio e
acido salicilico (timerosal); addizionate di altre sostanze, come
antibiotici, non dichiarate. [Fonte: i foglietti accompagnatori dei vaccini
entiepatite B a DNA ricombinante Engerix B e Recombivax HB]
L'epatite B era [già] diminuita del 90% in Italia prima della vaccinazione
obbligatoria. [Inoltre, essendo] una malattia che si trasmette solo
attraverso il sangue .., il rischio di ammalarsi di Epatite B in Italia fin
dal 1990 (quindi prima della vaccinazione obbligatoria) è .. modesto: 5 casi
ogni 100.000 abitanti. [Ciònonostante, dal 1/1/1992] De Lorenzo ha reso
obbligatorio il vaccino - e per questo ha incassato 600 milioni dalla casa
farmaceutica che lo produce.
IL VACCINO ANTIEPATITE CAUSA LA SCLEROSI A PLACCHE
da Il Corriere della Sera, 09/06/1998
Il tribunale di Nanterre ha incolpato il vaccino antiepatite B [l'Engerix B
dell'inglese SmithKline Beecham (SKB)] come causa .. della sclerosi multipla
a placche in due donne, corrispondendo ad ognuna delle malate un indennizzo
variante da 150 a 250 milioni di lire. Ecco spiegato perché di fronte alle
notizie sui danni che questa vaccinazione può procurare sembra che [i
dipendenti del Ministero della Sanità] preferiscono non rischiare ..: il 19%
degli operatori sanitari ("categoria a rischio") del Nord Italia non si
vaccinano, e al Sud la percentuale sale al 39%
(L'Espresso 19/07/2001).
Indirizzi utili:
a.. Associazione vittime dei vaccini: c/o Giorgio Tremante, via Danilo
Preto 8, 37133 Verona - tel 045/8402290, e-mail: ***@tin.it
b.. COMILVA: Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà di
Vaccinazione - sez. Milano c/o R.d.B., via Ottavio Fabrizio Mossotti 1 -
20159 Milano - tel 02/683091
c.. Vaccinetwork: organizzazione che riunisce circa 700 tra medici e
genitori e che dal 1996 si batte "in nome della libertà di cura" contro la
pratica delle vaccinazioni indiscriminate - Movimento per la Libertà di
vaccinazione - viale Gramsci 279 - 41100 Modena - tel 059/310797
VACCINO ANTI-MMR (Morbillo, Rosolia e Orecchioni)
da Herald Sun, Melbourne, 28 Febbraio 1998; Weekly Telegraph, Londra, 4-10
Marzo 1998
.. La vaccinazione MMR [può] innescare l'autismo: lo studio [del] Royal Free
Hospital ad Hampstead (Londra) .. ha mostrato che di 12 bambini che erano
stati in precedenza diagnosticati normali, tutti hanno sviluppato una
malattia intestinale e nove hanno sviluppato l'autismo ..; otto .. hanno
sviluppato cambiamenti nella salute e nel comportamento entro sei giorni
dalla vaccinazione, [mentre in] un altro gruppo di bambini, 46 su 48 hanno
sofferto di problemi intestinali e comportamentali [sempre] entro sei giorni
dalla vaccinazione.
AUTISMO DA VIRUS
di Lorenzo Acerra (Federazione del COMILVA)
.. Sono noti casi di autismo prodotti da encefaliti virali, [ma] il
passaggio dell'attacco del virus latente (vaccinale) all'autismo è meno
ovvio e più articolato. Infatti c'è una progressione asintomatica,
clinicamente invisibile, se si eccettuano inizialmente, reazioni
post-vacciniche quali febbri, pianti prolungati con strilli acuti,
alterazione del ritmo del sonno, etc.
.. I livelli di anticorpi a rosolia e morbillo in bambini diagnosticati
autistici erano del 300% superiori a quelli normali. (Zecca e collaboratori,
1998) .. Ricercatori del Royal Free Hospital di Londra (Wakefield, 1998 e
2000) hanno dimostrato .. la presenza nell'intestino del virus latente del
morbillo nel 100% dei bambini la cui regressione autistica aveva avuto
inizio con reazioni avverse alle vaccinazioni. [Il] prof. John O'Leary, ha
confermato la presenza del virus del morbillo dello stesso ceppo del vaccino
nell'intestino di 24 bambini autistici su 25. .. Il prof. Kawashima,
dell'Università di Tokio, ha trovato il virus del morbillo (del ceppo
vaccinale) nel sangue di bambini che hanno avuto una regressione autistica a
seguito delle vaccianzioni.
Sembra che il bambino autistico non riesca a liberarsi della presenza di
tale virus vaccinale nell'organismo. .. Virus di ceppi vaccinali dunque sono
una presenza costante (anche a distanza di anni dalla vaccinazione) in
bambini autistici ma non in bambini di controllo sani.
USA Studi legali fanno causa ai produttori di vaccini
35 studi legali degli Stati Uniti hanno intentato causa ai produttori dei
vaccini per danni cerebrali ed al sistema nervoso, legati al mercurio
contenuto nei vaccini, danni che sono stati denunciati da decenni dai
naturisti e dai critici dei vaccini !
E evidente che il governo e le industrie dei vaccini, hanno volutamente
trascurato e minimizzato ignorando il problema del mercurio come di altri
prodotti tossici contenuti nei vaccini (formaldeide, fosfato di alluminio
ecc.) che hanno e stanno ancora oggi generando altri gravi problemi ai
vaccinati (bambini, sanitari, militari), tipo allergie, malattie
autoimmunitarie e gastroenteriche, sids, cancri, leucemie, sclerosi,
distrofie, bimbi down, autismo ecc., e anche malattie genetiche nei nuovi
nati !
Gli esperti sostengono che in tutti gli Stati Uniti centinaia di migliaia di
neonati, bimbi, adolescenti, militari ed operatori sanitari, avrebbero
potuto avere una vita sana ed altri migliaia avrebbero potuto essere salvati
dalla morte e/o dai gravi handicap, se in funzionari governativi della FDA e
del Ministero della sanità invece di essere ossequienti alle aziende
produttrici dei vaccini, avessero esaminato correttamente e denunciato
questi fatti.
Ingri Cassel, membro fondatore dellassociazione nazionale Vaccination
Liberation (www.vaclib.org) ha affermato: poiché i nostri avvertimenti
relativi al mercurio presente nei vaccini e altri ingredienti tossici che
devono essere ancora eliminati, sono stati incoerentemente ignorati dai
nostri leaders di governo, influenzati dalle lobby farmaceutiche, citare in
giudizio direttamente i produttori sembra essere una delle sole soluzioni
rimaste.
Fonte: News Release No. EV-66, 4 Ott. 2001, Tetrahedron Publishing Goup,
USA, www.tetrahedron.org
L'ANGOLO DELLE VACCINAZIONI -
Cosa fanno i genitori che si rifiutano di vaccinare?
Le informazioni da conoscere prima di vaccinare i piccoli.
Ecco come procedere per evitare fastidi inutili.
I genitori che non vogliono vaccinare i loro bambini probabilmente hanno
studiato l'argomento e scoperto che le vaccinazioni possono provocare gravi
danni alla salute. Infatti è piuttosto facile incontrare, sentire o leggere
di bambini lesi dalle vaccinazioni in modo anche molto grave.
La legge stessa ammette apertamente che questo tipo di intervento sanitario
possa causare handicap e morte.
Si tratta della legge n° 210 del 1992 che prevede un indennizzo (portato di
recente a 150 milioni) per chi muore per una vaccinazione o una trasfusione.
Può essere significativo notare che sono gli unici interventi sanitari per i
quali la legge ammette espressamente la probabilità che possano concludersi
con la morte.
Le USL sono obbligate a informare della legge
La legge n° 210 del 1992 oltre a definire gli indennizzi relativi alle
lesioni permanenti e ai decessi dovuti a vaccinazioni ( e trasfusioni),
stabilisce che le USL mettano in atto progetti di informazione sull'uso dei
vaccini, sui possibili rischi e complicanze, prioritariamente rivolti ai
genitori, alle scuole e alle comunità in genere.
Tutte le domande dei genitori rispetto a questo diritto/dovere di
informazione per la cura del minore sono lecite e ammesse ed è obbligo della
USL rispondere: tra l'altro, la legge prevede che tali informazioni siano
fornite ai genitori prima della vaccinazione.
I genitori devono sapere per decidere
L'Associazione per la Protezione della Salute, come altre associazioni,
consiglia ai genitori di spedire alla USL una lettera-tipo ai sensi della
legge n° 210 del 1992, per ottenere le informazioni sulle malattie e sui
vaccini necessarie ad esprimere, o non esprimere, il proprio consenso
informato alla vaccinazione. E' evidente che, nell'attesa di ricevere tali
informazioni previste per legge, i genitori hanno diritto di non vaccinare i
figli.
La Sanità fornisce informazioni false o incomplete
Le risposte fornite dagli uffici sanitari, nella maggioranza dei casi, sono
vaghe, mai puntuali rispetto alle domande, talvolta fuorvianti tanto da
esaltare i benefici dei vaccini e manipolare e sminuire la frequenza e la
gravità dei possibili danni.
Se i funzionari rispondessero con sincerità a tutte le domande
dovrebbero ammettere che le malattie sono scomparse(difterite e
poliomielite) o rarissime (tetano ed epatite B), non infantili (epatite B e
tetano), non contagiose (tetano).
A volte i funzionari sanitari rispondono dicendo che i dati e le
informazioni richieste non sono loro disponbili e rimandano ad altre
istituzioni sanitarie o al Ministero non ottemperando a quanto indicato
nella legge che attribuisce espressamente alle USL questo dovere
informativo.
Le domande a cui la USL normalmente evita di rispondere sono soprattutto
quelle relative alle sostanze tossiche presenti nei vaccini, quelle sulla
possibilità di danni a medio e lungo termine.
Le risposte della USL sono fornite spesso in termini autoritari, fissando
tempi molto ristretti e modalità spersonalizzate, che non tengono conto
della situazione particolare del bambino e della sua famiglia.
I genitori hanno il diritto di proteggere la salute dei bambini
Di fronte alle richieste di garanzie i medici delle USL concludono quasi
sempre rinnovando il loro sollecito alle vaccinazioni, dimostrando di non
aver compreso che i genitori intendono tutelare documentatamene la salute
dei loro piccoli, fintanto che non ricevono un'informazione corretta e
completa.
Nessuno ha mai ricevuto garanzie sicure sull'affidabilità di questi
preparati, mai sperimentati in maniera scientificamente accettabile; gli
stessi medici che eseguono le vaccinazioni si rifiutano di sottoscrivere
qualunque dichiarazione di assunzione di responsabilità personale in caso di
danni causati dalla vaccinazione.
E' diritto dei genitori non vaccinare i figli
Dopo la prima lettera di risposta dell'istituzione sanitaria, la famiglia
(generalmente assistita da un'associazione di genitori) chiede di ottenere
risposta alle proprie richieste di informazioni, ribattendo eventuali
informazioni e dati falsi o imprecisi.
Fino a quando la USL non è in grado di dare tutte le spiegazioni richieste e
necessarie ai genitori per dare il loro consenso informato, essi non
presenteranno i propri figli per la vaccinazione.
Chi non vaccina paga una multa di 166.000 lire
Il risultato di tutta questa strategia messa in atto dalla famiglia è quello
che alla fine la USL non può fare altro che prendere atto della semplice
inosservanza della legge, che prevede espressamente per chi non ottempera
una semplice contravvenzione di 166.000 lire.
Si può aggiungere tuttavia che la risposta più coerente alla multa è quella
di presentare un ricorso (molto semplice da scrivere) perché non si sono
ricevute le informazioni richieste, in quanto prima di dare la multa vanno
fornite le informazioni richieste, come stabilito dalla legge.
VACCINI, OBBLIGHI e LIBERTA' di SCELTA, BALLE e REALTA'
COME MAI proprio per i vaccini i propugnatori e impositori della loro
pratica non hanno mai fatto esperimenti di cieco e doppio cieco ? Ossia,
perché non hanno mai fatto nessuna sperimentazione scientifica seria ?
Non siamo noi oppositori, cittadini e utenti e sudditi e vittime
dell'obbligo di questa pratica che dobbiamo dimostrare la non validità e
nocività dei vaccini, ma la scienza l'efficacia, prendendo per esempio 1000
persone a cui somministrarlo e altre 1000 cui non somministrarlo, e
osservare chi vive e sta meglio.
Comunque da un pezzo molte persone stanno spontaneamente in tutta Italia e
in tutto il mondo facendo questa prova con i loro bambini, dopo averne visti
morire altri, come gli stessi ministeri e quotidiani hanno ammesso (v.
circolare 5/99 e legge 210/92 che prevede indennità da danni da vaccini).
E alcune associazioni veramente animaliste, come l'AIPE di Roma, stanno
facendo da anni esperimenti su animali (una cinquantina di cani e gatti) non
facendo nessun trattamento veterinario, ossia n é vaccini n é altro, e gli
animali godono di ottima salute.
E in Australia, gli allevatori di cani di razza, constatando gli effetti
deleteri dei vaccini sul sistema immunitario e riproduttivo, hanno chiesto e
ottenuto dalle autorità sanitarie di abolirli.
Il governo giapponese comunque, ha già abolito dieci vaccini per umani già
dal 1994. Questa decisione è arrivata dopo la sentenza del tribunale di
Tokio che ha obbligato nel 1992 il governo a pagare tutti i danni derivanti
dai vaccini vari. In Giappone fra l'altro non hanno mai fatto né
antitetaniche né tantomeno credono ai vaccini antinfluenzali.
E a Chambery, fra i sostenitori di Hamer in occasione del processo del 31
gennaio scorso, abbiamo incontrato persone che appartenevano a famiglie
numerose che non si erano mai vaccinate di generazione in generazione!
D'altronde i nostri nonni (chiedeteglielo !) non hanno fatto l'antipolio,
anzi nessuno fino al '50 ('66 nel meridione), cioè prima dell'obbligo,
eppure non c' è stata nel frattempo nessuna epidemia.
Abbiamo impiegato 50 anni per accorgerci che la Costituzione sanciva il
diritto all'istruzione (obbligatoria comunque pure quella !), e che quindi
la presentazione del certificato vaccinale non è elemento determinante per
escludere dalla frequenza scolastica come è successo fino ad oggi!
Uno dei ragionamenti per OBBLIGARVI moralmente a fare il vaccino è quello
del contrapporre la salute della collettività alla salute individuale (la
stessa argomentazione dei farisei per far condannare a morte Gesù !), ma la
semplice risposta che potete dare è questa: "Se il vaccino è valido come
dite voi, nessun non vaccinato vi potrà contagiare!".
COME MAI con l'inizio dell'OBBLIGO dei quattro vaccini attorno agli anni 60,
i bambini hanno cominciato di punto in bianco ad essere allergici, asmatici,
handicappati, leucemici, cancerosi? E nel lasso di tempo che va dai due ai
sette mesi, coincidenti con le prime due vaccinazioni, è insorta un'altra
novità, la cosiddetta morte bianca, la morte nel sonno di migliaia di
bambini.
COME MAI fra tanti paesi proprio Italia e Francia, le nazioni sorelle in
tante cose, per es. nel numero dei campi coltivati a OGM!, sono gli unici
paesi ad avere un OBBLIGO assoluto di vaccinarsi, e l'Italia è l'unica ad
avere l'OBBLIGO del vaccino dell'epatite B senza che ci sia un numero
significativo di malati, anzi, siamo proprio all'ultimo posto.
Ed in ogni caso è una malattia, benigna nel 97% dei casi che compare negli
adulti. Ma De Lorenzo, con la legge 135 del maggio1991 l'ha resa
obbligatoria anche per i bambini, facendo felice la ditta farmaceutica
Zambeletti di Varese la quale lo ha lautamente ricompensato con ben 600
milioni, come è stato per altro confessato. . .
Se no come poteva pagarsi l'affitto di 30 milioni, il caro ministro De
Lorenzo, dei locali di Via Barberini n 3 in Roma, dove ha installato nel
1988 l'associazione a fin di bene, senza scopo di lucro ! per la lotta
contro l'AIDS, l'Anlaids, di cui lui stesso ovviamente è presidente ? E'
vero che piovono dei finanziamenti, ma non bastano per pagare il prestigioso
locale ! Una sede al Quarticciolo non andava bene ? E casualmente questo
locale ha sede nel palazzo dei principi Corsini che l'hanno venduto in
blocco all'ENPAM, l'associazione dei medici in pensione, di cui ovviamente
il presidente è sempre . . . De Lorenzo ! Ma come ! Con una mano paga
l'affitto (con i soldi dei contribuenti !) e con l'altra lo incassa ? Da una
tasca passa all'altra tasca ?
E per giunta, quando siamo andati a suo tempo a bussare a quella sede per
chiedere informazioni sulla ricerca nemmeno ci hanno aperto la porta ! Ci
hanno solo parlato al citofono dicendoci che non ricevevano il pubblico !
E ancora non hanno tolto l'obbligo obbrobrioso così palesemente truffaldino
del vaccino dell'epatite B ? Il minimo che dovrebbe fare l'attuale ministro
della sanità è togliere almeno l'obbligo di un vaccino nato in così
ignominiosa occasione che ha portato persino l'allora ministro al disonore
del carcere !
Oltretutto questo vaccino, e non è l'unico, viene effettuato anche al di
fuori degli obblighi previsti riguardo l'età, cioè la legge prevede
l'obbligo non fino ai 12 anni (v. Legge del 27 maggio 1991 n¡165), ma entro
il primo anno di vita (che significa entro il 1¡ compleanno), e per il
richiamo durante il dodicesimo anno di età (quindi fra il compleanno degli
11 e quello dei 12). Al di fuori di queste date l'imposizione è un abuso e
un atto illegale che i giudici dovrebbero perseguire, ma non sembra che
denunce in questo senso siano state fatte.
Similmente è un abuso di potere e una truffa effettuare vaccini non
obbligatori facendoli apparire come obbligatori o non informando che tali
non sono.
I vaccini obbligatori sono quattro, sei sono quelli soltanto consigliati.
Quelli obbligatori sono l'antidifterica, l'antitetanica, l'antipolio,
l'antiepatite.
Gli obblighi vanno dal terzo mese di vita fino ai 12 anni, e con i vari
richiami (a 5 mesi, a 11 mesi, 3 anni e 12 anni per merito di De Lorenzo) si
arriva a 16 inoculazioni.
L'antiepatite B l'abbiamo vista in dettaglio. L'antipolio a sua volta (v.
Legge 4 febbraio 1966 èn¡51) obbligatoria solo entro il primo anno, quindi
spenta la prima candelina di compleanno il vaccino non è pi ò obbligatorio.
L'antitetanica (v. Legge 5 marzo 1963 n¡292) è obbligatoria nel secondo anno
di vita, la qual cosa significa che fino al primo compleanno non esiste
obbligo, che parte da quella data fino al momento in cui il bambino mette il
dito nella panna della torta del secondo compleanno, dopodich é l'obbligo
decade.
L'antidifterica (v. Legge 6 giugno 1939 n¡891) è obbligatoria dal secondo
anno al decimo, quindi dalla nascita al primo compleanno e dal decimo in poi
quest'obbligo non sussiste.
Ogni vaccino imposto o spacciato per obbligatorio o non presentato come non
obbligatorio al di fuori di queste età è perlomeno illegale e denunciabile e
il giudice dovrebbe condannare i responsabili delle autorità sanitarie che
lo praticano.
Anche le autorità sanitarie hanno degli obblighi nell'obbligarci ai vaccini,
che sono dei TSO (Trattamenti Sanitari obbligatori), l'obbligo di darci
l'INFORMAZIONE e di cercare il CONSENSO (v. Legge Antipolio n¡51 del 4
febbraio 1966 e D.M. del 25 maggio 1967).
Abbiamo poi il DIRITTO di chiedere una revoca dell'obbligo del vaccino al
sindaco, il quale ha il DOVERE di rispondere entro dieci giorni.
Di che cosa esattamente abbiamo il diritto di essere informati ? Degli
effetti collaterali possibili del vaccino, che includono anche la morte, del
contenuto dei vaccini:
microrganismi patogeni derivanti dalle colture animali da cui vengono
ricavati i vaccini, metalli tossici e cancerogeni e allergizzanti usati come
solventi, conservanti ed eccipienti vari, ossia mercurio, alluminio,
formaldeide, acido salicilico, antibiotici.
Vitale Onorato
Le controindicazioni
Shock anafilattico e alterazioni del sistema nervoso centrale, quali
encefalite, meningite e mielite. Sono questi i rischi in cui incorre chi non
è a conoscenza delle controindicazioni, temporanee o definitive, dei
vaccini.
Possono essere i più disparati: allergie, attacchi apoplettici, ritardi
dello sviluppo sia fisico che mentale e possono arrivare sino alla morte. I
rischi possono essere non solo provocati dalla tossicità del vaccino in sé
ma da intolleranze o allergie personali a sostanze contenute nel vaccino
stesso. Le reazioni possono essere visibili in bambini già cresciuti e
maturi ma in bambini di pochi mesi il più delle volte le reazioni da vaccino
possono essere interpretate solamente come "irrequietezza" se il bambino
prima del vaccino era calmo, oppure eccessiva calma se il bimbo era
irrequieto, ma senza dare poi tanto peso a ciò che si sta scatenando
all'interno dell'organismo, le cui conseguenze possono essere "visibili"
anche a distanza di tempo (vedi le allergie, che possono comparire anche a
distanza di anni).
Vaccinazioni: la grande illusione
La nostra immunità cambia irreversibilmente, ad ogni profilassi vaccinale.
La situazione che tutti noi naturalmente possediamo dalla nascita, si
modifica fino a determinare una dipendenza da farmaci e composti, stabilendo
nuove condizioni di debolezza cronica
di Valentina Ivana Chiarappa
Nonostante gran parte di noi percepisca istintivamente una sensazione di
repulsione rispetto alle vaccinazioni - consistenti nell'inoculazione di
virus o batteri attivi o latenti resi inoffensivi, al fine di incitare
l'immunità
per una determinata affezione - sistematicamente, però, attuiamo tale
pratica su noi stessi e sui nostri figli, senza neanche conoscerne la
ragione, per il solo fatto che lo fanno tutti, o dietro consiglio del
pediatra, o per non opporsi al sistema e non subire così le dovute
conseguenze, o ancora, per timore delle ripercussioni della nostra scelta
sulla salute dei bambini, ecc. In realtà, tutte queste costituiscono
concause dipendenti dalla smisurata fiducia che riponiamo nella medicina
ufficiale ed in ciò che i suoi rappresentanti ci raccomandano di fare, con
la grave conseguenza di consegnare, totalmente, la nostra salute nelle loro
mani.
Tossicità giustificata
Qualsivoglia vaccino è costituito da una miscela di sostanze biologiche e
chimiche, queste ultime notevolmente tossiche. I materiali biologici sono
ottenuti da tessuti animali e non si conoscono, né ad oggi vengono indagate,
le possibili conseguenze relative a rigetti dell'apparato immunitario umano,
e neppure quelle correlate all'instaurarsi dell'amalgama genetico di virus,
batteri e DNA umano.
Per di più, sovente, il procedimento di duplicazione industriale di tali
cellule comporta immensi
patimenti per gli animali dai quali vengono tratte, fino ad arrivare alla
loro agonia.
I vaccini si distinguono in due categorie: quelli prodotti da virus
(virali), e quelli prodotti da batteri (batterici). In ambedue i casi, essi
contengono alcune sostanze aggiunte, i cosiddetti additivi, che fungono da
carrier, conservanti, battericidi, fungicidi ed antinfiammatori. Tali
sostanze, quali l'alluminio idrossido, la formaldeide ed il thiomersal sono
ritenute altamente tossiche e cancerogene.
Il thiomersal, in particolare, è un derivato mercuriale contenente il 50% di
mercurio, definito dall'Agenzia per le Sostanze Tossiche americana terza
sostanza per scala di pericolosità al mondo, in grado di produrre gravi
danni cerebrali. Nel 1999 l'EPA (Ente americano per la Protezione
dell'Ambiente)
ha stabilito il limite massimo di thiomersal per chilo corporeo: 0,1
microgrammo; per comprendere la dannosità dei vaccini, basta considerare che
ogni somministrazione vaccinale è 50 volte maggiore rispetto a tale soglia,
e quella di più vaccini inoculati nella stessa seduta, normalmente
effettuata ai bambini nei primi mesi di vita, la supera di molte centinaia
di volte.
In seguito a ciò la Food and Drug Administration (l'ente americano di
controllo sui farmaci ed alimenti) ha ingiunto alle industrie farmaceutiche
di togliere dal mercato entro Settembre 1999 i vaccini contenenti
thiomersal. Un esempio non seguito, purtroppo, dal nostro Paese, dove il
precedente ministro della Sanità, Veronesi, ha firmato il 15 Giugno 2000 un
decreto nel quale si impone alle ditte farmaceutiche l'immissione in
commercio di vaccini senza mercurio solo dal 2007, e se la sua presenza non
è giustificata dalla particolare tipologia del processo produttivo: una
sorta di riserva.
Dalle vaccinazioni possono derivare complicazioni a breve termine (da un
giorno a un mese dopo) quali allergie, febbre, edema, reumatismi, morte
improvvisa del lattante, malattie acute del sistema nervoso, infarto da
vaccino fra i trenta/quarantenni, epatite B, alterazione o morte del feto;
complicazioni a medio termine (da qualche mese a qualche anno dopo):
autismo, danni cerebrali, problemi mentali, leucemia, infezioni;
complicazioni a lungo termine (dopo alcuni anni o alcune generazioni) quali
squilibri dell'organismo, indebolimento del sistema immunitario, alterazioni
del DNA, sclerosi a placche, leucemia, cancro, AIDS, sterilità, epilessia,
morbo di Parkinson.
Un miglioramento delle condizioni di vita ?
A differenza di ciò che ci hanno sempre lasciato credere le industrie
farmaceutiche con le loro campagne pubblicitarie, diversi ricercatori
conosciuti in campo scientifico hanno provato che le malattie epidemiche si
estinguono o perdono la loro pericolosità nel caso in cui migliorino le
condizioni generali di vita (cibo, igiene, calore, bonifiche ambientali,
ecc.). Alla luce di tali fatti, la scomparsa di affezioni quali: lebbra,
peste, colera, malaria, oppure la semplice innocuità dell'influenza o del
morbillo, non vanno più attribuite ai vaccini, quanto alla globale
evoluzione sociale.
Ma tutto ciò ci è stato abilmente celato e le indicazioni in grado di farci
valutare l'effettivo vantaggio della consuetudine in questione, sono state
falsate ad arte, al solo scopo di ottenere l'interesse economico del
sistema.
Cosa c'è dietro
In effetti, è sufficiente riflettere sulla circostanza che chi trae un utile
dalle nostre malattie difficilmente agisce al servizio del nostro benessere,
ma più spesso produce cattiva informazione, così da renderci sempre più
confusi, creando terreno fertile alle massicce campagne di
vaccinazione.
Il famoso immunologo Dr. Fernando Aiuti in un'intervista su "La Stampa" del
18/05/96 affermava che le vaccinazioni conducono ad un'alterazione del
nostro apparato immunitario tale da impedirci di contrarre quella specifica
malattia, ma da renderci più deboli rispetto alle altre. Ossia la nostra
immunità cambia irreversibilmente, ad ogni profilassi vaccinale, diventando
da aspecifica (o generale), che tutti noi naturalmente possediamo dalla
nascita, a specifica, creando la dipendenza da farmaci ed integratori
determinata, appunto, dalle nuove condizioni di debolezza cronica
Secondo alcuni ricercatori i vaccini potrebbero essere utilizzati anche allo
scopo di ridimensionare o annullare del tutto la nostra idoneità a
riprodurci, con la conseguenza di rendere la razza umana manipolabile da
coloro che perseguono costantemente la sua oppressione. Tale manipolazione
genetica - attuata già nel mondo vegetale attraverso i semi delle piante e
applicata, poi, a quello animale al fine di gestire totalmente il processo
riproduttivo - è oggi, secondo una corrente di pensiero vicina a questi
ricercatori, utilizzata allo scopo di brevettare il genoma umano e renderci
sterili per applicare, così, la riproduzione artificiale anche sull'uomo.
Sono, inoltre, da tenere presenti i notevoli profitti che le multinazionali
farmaceutiche traggono dalle vaccinazioni: ben un miliardo di dollari
all'anno!
Le vaccinazioni, tra l'altro, hanno l'effetto di decimare le popolazioni,
una selezione che può sembrare una sorta di genocidio mirato. E non
dimentichiamo che i vaccini sono tutti sperimentali, vale a dire, ancora da
studiare; ciò fa della vaccinazione una pratica utile per collaudare nuovi
prodotti su un ampio campione di collettività.
I vaccini derivano da una disciplina ormai superata e soprattutto
pretestuosa; l'attacco che infatti subiamo dai virus e dai batteri, che in
grandissimo numero coabitano all'interno del nostro corpo, non è
responsabile del nostro stato di malattia, ma lo è la nostra incapacità,
dovuta ad intossicazioni di vario genere (alimentazione, farmaci,
inquinamento), di conservare una stabilità dinamica di tutti gli elementi.
La distruzione di virus e batteri è, quindi, una pratica che avvantaggia
solo chi produce i vaccini.
Come riacquistare la libertà
È tutto così catastrofico o esiste una via d'uscita?
Il primo passo per svincolarci dalla schiavitù impostaci dal sistema, è
quello consistente nell'esaminare a fondo i dati dei quali siamo a
conoscenza, e ciò è possibile solo grazie alla libera ed incondizionata
circolazione di informazioni. In tal modo potremmo riacquistare il potere
sulle nostre esistenze e sul nostro benessere evitando l'influenza che
medici, sacerdoti, politici hanno sempre esercitato su di noi, tenendoci
nell'ignoranza.
Il secondo passo consiste nell'incremento della consapevolezza
dell'eccezionale
capacità di auto guarigione presente in ognuno di noi, la quale, oltre ad
allontanarci dalle malattie, ci rende liberi dalla florida industria
farmaceutica alla quale la medicina si è asservita.
I VACCINI CI AVVELENANO di Marco Stegagno
Siamo sicuri che i vaccini, in questo momento oltremodo pubblicizzati, siano
realmente in grado di tutelare la nostra salute?....O forse dietro a questo
apparente interesse a preservare la salute dei cittadini, si nasconde un
perverso progetto d'indebolimento della pubblica salute? Il dubbio nasce da
precisi dati di fatto.......Ampia letteratura scientifica in merito, informa
sugli effetti tossici dose-dipendente dei metalli pesanti, come ad es:
piombo, alluminio, cadmio, mercurio ecc....Un eccessivo inquinamento
dell'organismo per opera di uno o più di questi temibili elementi, può
causare gravissime malattie croniche come EPILESSIA, LINFOMI (vedi i recenti
casi a carico dei militari inviati in Bosnia, per i cui linfomi, oltre
all'uranio impoverito, sono state chiamate in causa le massive vaccinazioni
cui sono stati sottoposti i militari stessi prima della partenza), SCLEROSI
MULTIPLA, M. di ALZHAIMER ecc...che obbligano il Sistema Sanitario Nazionale
ad erogare l'assistenza farmaceutica e specialistica opportuna con
conseguente enorme impegno economico e sociale. Alla luce delle informazioni
che la scienza medica ha acquisito sugli effetti tossici dei metalli
pesanti, com'è possibile, che a tutt'oggi, siano ancora prodotti e
somministrati, a bambini e adulti, vaccini che contengono i suddetti metalli
pesanti? I vaccini anti-difterite e anti-tetano, contengono in media 25mcg
di mercurio; il vaccino anti-epatite B "pediatrico", contiene 12,5 mcg di
mercurio: Facendo la somma, sono 37,5 mcg di mercurio: UNA DOSE 70 VOLTE
SUPERIORE AL LIMITE DI SICUREZZA CONSIGLIATO!!!!!! Ufficialmente, il
mercurio nei vaccini, è usato come conservante e denominato con più
sinonimi: THIOMERSALE, MERCURIO TIOSALICILATO, SODIO MERTIOLATO, o più
subdolamente dichiarato.....PRESENTE IN TRACCE NON DOSABILI!!!...... Sono
già due anni che la FDA Americana , ha chiesto l'eliminazione dei vaccini
contenenti mercurio, ma questi continuano, inesorabilmente, a essere
prodotti. A seguito di una qualunque vaccinazione, gli effetti collaterali,
possono essere fondamentalmente di due tipi: LOCALI e GENERALI; LOCALI:
arrossamento, indurimento, prurito, gonfiore nel punto di inoculazione.
GENERALI: febbre, cefalea, vertigini, dolori articolari; tutti sintomi a
breve insorgenza dalla vaccinazione, e per fortuna benigni. Ma vi è poi la
possibilità di reazioni generali gravi, sia immediatamente dopo l'iniezione,
come shock anafilattico, broncospasmo, sia più tardivamente come artriti,
manifestazioni neurologiche (convulsioni, atassia, sclerosi a placche
ecc...), piastrinopenie, disturbi della retina. ipoacusia ecc... Tutto
questo, si va a completare con una sentenza shock del tribunale di NANTERRE
(Francia), che ha riconosciuto il vaccini anti-epatite B, come causa
dell'insorgere della SCLEROSI MULTIPLA in due donne, e condannato la casa
farmaceutica produttrice, a risarcire i danni, pagando Lire 200.000.000 alle
pazienti. ( da Corriere della Sera del 9/6/1998);
Le notizie come questa, a saperle cercare, saltano fuori nei più comuni
quotidiani, ma sempre riportate a caratteri minuscoli, quasi ci fosse la
volontà di tenere nascosti all'opinione pubblica, i terribili effetti
tossici sulla nostra salute delle vaccinazioni; SAREBBE ALMENO PIU'
CORRETTO, INFORMARE dei PRO E dei CONTRO, e LASCIARE QUINDI ka LIBERA
DECISIONE al CITTADINO !
Visto l'enorme numero di persone afflitte da malattie neurologiche, che
risultano essere rigorosamente negative alle comuni TAC oppure RMN, e che
quindi sono da considerarsi, dal punto di vista organico-strutturale SANE, a
quanto ammonta la spesa sanitaria necessaria per "curarli" ? Non è forse
che, avendo evitato di vaccinarli in età pediatrica, ( risparmiando i soldi
della vaccinazione ), oggi ci risparmieremmo anche i soldi necessari al loro
trattamento farmacologico cronico ? Non è che cercando di evitare il
contagio di una malattia oggi, ci garantiamo di contrarre un'altra malattia
domani ? NASCE IL DUBBIO CHE QUALCUNO ABBIA INTERESSE A LASCIARE TUTTO
COM'E' ; QUESTO PERCHE' FACENDO FINTA DI TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI
CON UN VACCINO OGGI, CI SI' GARANTISCE UN MALATO DOMANI CHE, SARA', NON UN
SEMPLICE CONSUMATORE OCCASIONALE DI FARMACI, BENSI' UN CONSUMATORE CRONICO
DI FARMACI....GARANTENDO QUINDI LA VENDITA DI UN MAGGIORE QUANTITATIVO DI
MEDICINE. Se poi pensiamo che è attualmente allo studio al Governo una legge
per rendere obbligatorie anche quelle vaccinazioni che oggi sono
facoltative......viene da pensare.....DI QUESTO PASSO, SEMPRE PIU' MALATI,
SEMPRE PIU' MEDICINE....
Terminando la mia disquisizione, ci tengo a sottolineare, come il
sottoscritto NON sia in assoluto contrario alle vaccinazioni ( come potrebbe
invece sembrare ), ma come sia invece contrario ai vaccini contenenti
mercurio!!. Dal momento che è già in produzione il vaccino senza metalli
pesanti, reputo opportuno che le rispettive U.S.L., si adoperino al fine di
adeguarsi e allinearsi al fine di operare una reale medicina preventiva.
Reference at indymedia
website:>http://italy.indymedia.org//front.php3?article_id=60803>>
Artiche by C. Penna:
Ragazzi che spesso sono intelligentissimi, svegli capaci di fare più cose
contemporaneamente, con capacità intellettive al di sopra della media (chi
scrive parla anche per esperienza diretta come docente).Col solito rito del
"consenso informato" (basta scrivere come genitori, che si e' informati, per
scaricare ogni responsabilita' dalle mani dei medici e dello stato) che come
tutti dovrebbero sapere informato non e' per niente: quale genitore
informato darebbe a suo figlio un farmaco derivato dalle anfetamine e che
puo' sviluppare dipendenze peggiori della cocaina?
Sono fra i 6 e i 7 milioni (Dichiarazione del dottore F. Baughmannel
l'articolo "Making Sense of Ritalin", di John Pekkanen, Rider'sDigest
gennaio 2000, pagina 158) solo negli Stati Uniti i bambini trattati con uno
psicofarmaco stimolante, il ritalin, e le diagnosi di tale "male" con
conseguenti prescrizione di droghe di sintesi sono in aumento in tutto il
mondo occidentale (si parla di un raddoppio del numero di diagnosi ogni 3 /
4 anni negli USA e ogni anno in Inghilterra). Adesso addirittura tale
disturbo viene diagnosticato a partire dal primo anno di vita, e senza
alcuno scrupolo i medici prescrivono a bambini ancora lattanti una droga, il
ritalin appunto,che negli anni sessanta era utilizzata da alcune comunità di
hippies per 'sballare': "A volte li vedevi completamente immersi in un
delirio totale da Ritalin. Non un gesto, non un'occhiata: potevano sedere
assorti in qualsiasi cosa - un tombino, le rughe del palmo delle proprie
mani - per un tempo indefinito, saltando un pasto dopol'altro, fino
all'insonnia più incoercibile S puro nirvana dametilfeni dato." (Tom Wolfe
dal suo articolo "Il cervello senz'anima"del 1996).
Dal punto di vista della sua classificazione tossicologica questo farmaco si
trova nella stessa tabella di cocaina, anfetamina,oppiacei e barbiturici
(categoria degli stupefacenti). È questa la sostanza che va somministrata a
bambini disattenti e "ipercinetici"(che si muovono troppo!) per renderli più
sopportabili a genitori emaestri (Il Ritalin è un eccitante del sistema
nervoso che ha effetto calmante sulla sfera emotiva e comportamentale;
probabilmente si tratta di un effetto paradosso simile a quello che può
avvenire con altre sostanze come le benzodiazepine: a piccole dosi ha un
effetto stimolante, a dosi maggiori un effetto calmante; nei bambini anche
una dose che per un adulto è modesta può avere già un effetto calmante). Di
queste "malattie", "deficit di attenzione" (ADD)
e/o"iperattività/impulsività" (ADHD) secondo psichiatri e neuropsichiatri
avrebbero sofferto fra gli altri lo scrittore di favole più famoso del mondo
Hans Christian Anderson, l'autore di"Alice nel paese delle meraviglie" Lewis
Carroll, tre dei più grandi musicisti di tutti i tempi Ludwig Van Beethoven,
Amadeus Mozart e Sergei Rachmaninoff, i grandi pittori spagnoli Salvador
Dalì e PabloPicasso, Leonardo da Vinci e Galileo Galilei, il fondatore della
fisica classica Issac Newton, lo scopritore delle leggi
dell'elettromagnetismo classico James Clerk Maxwell, il genio della fisica
teorica e premio nobel Stephen Hawkins, l'imperatore diFrancia Napoleone
Bonaparte, il presidente degli USA John F. Kennedy,il cantante e chitarrista
dei Nirvana Kurt Cobain (drogato conRitalin perche' "ipercrativo e
ribelle")S Malati o geniali?L'Istituto Nazionale per la Salute Mentale degli
USA (NIMH) ha dichiarato nel 1999 che il Ritalin e gli altri stimolati
utilizzati per l'ADD "sopprimono i sintomi ma non curano il disturbo". La
Foodand Drug Administration (FDA), non ha mai approvato la somministrazione
di stimolanti per la fascia sotto i sei anni, eppure il Ritalin viene
somministrato ora anche ai lattanti. Il Ritalin ormai è diventato la droga
più diffusa fra gli adolescenti degli Stati Uniti, e viene utilizzata sia
per divertimento che per migliorare prestazioni di studio e lavoro.
Il metilfeni dato come effetto a breve termine aumenta le prestazioni di
qualsiasi persona, tanto da essere bandito dal Comitato Olimpico
Internazionale. A lungo termine invece presenta tutta una serie di effetti
nocivi e di complicazioni. In un suo lavoro lo psichiatria Peter Breggin
riferisce fra gli altri i seguenti effetti collaterali di Ritalin,
Dexedrina, Adderall e altri stimolanti.
Funzioni Cardiovascolari: Palpitazioni - Tachicardia - Ipertensione -Aritmia
cardiaca - Dolori al petto - Arresto cardiaco (!)
Funzione cerebrali e mentali: Mania, psicosi, allucinazioni -Agitazione,
ansia, nervosismo - Insonnia - Irritabilità, ostilità,aggressione -
Depressione, ipersensibilità emozionale, pianto facile,introversione -
Riflessi ridotti - Confusione - Perdita di spontaneità emozionale -
Convulsioni - Comparsa di tic nervosi
Funzioni gastrointestinali: Anoressia - Nausea, vomito, cattivo gusto in
bocca - Mal di stomaco, crampi - Bocca arida - Costipazione,diarrea
Funzioni endocrine e metaboliche: Disfunzione della ghiandola pituitaria,
alterazione della produzione dell'ormone della crescita e della prolattina -
Perdita di peso - Arresto o ritardo della crescita- Disturbi delle funzioni
sessuali
Altre funzioni: Visione sfumata - Mal di testa - Insonnia -Depressione -
Iperattività e irritabilità - Peggioramento dei sintomi caratteristici dell'
ADHD - Ridotta capacità di comunicare e socializzare - Aumento del gioco
solitario e diminuzione del periodo complessivo di gioco - Tendenza ad
essere socialmente inibito,passivo e sottomesso - Piattezza emozionale.
D'altronde l'uso del Ritalin per "curare" questi pretesi "sintomi" si era
già dimostrato fallimentare, il che fa pensare subito ad un incremento delle
diagnosi di ADD/ADHD finalizzata alla vendita di un enorme quantitativo di
farmaci inutili e dannosi. In una ricerca del1971 infatti, si sono
analizzati 83 bambini a 2-5 anni di distanza dalla diagnosi di ADD o ADHD, e
il92% di essi era stato trattato con Ritalin. Ecco i risultati:
60% dei bambini erano ancora iperattivi e studiavano poco (la ragione per la
quale veniva loro somministrato il Ritalin), ma in più erano diventati
ribelli59% avevano avuto guai con la polizia;23% erano stati portati ad una
caserma di polizia una o più volte;58% erano stati bocciati almeno una
volta;57% avevano difficoltà di lettura;44% avevano difficoltà con
l'aritmetica;78% trovavano difficile restare seduti a studiare59% erano
considerati dalla scuola ragazzi con problemi disciplinari;52% erano
distruttivi;34% avevano minacciato di uccidere i loro genitori;15% avevano
parlato di suicidio o l'avevano tentato.
Bisogna puntualizzare che anche se il Ritalin è il farmaco più usato per
"curare" ADD e AHDD esso non è l'unico. C'è tutta una gamma di farmaci
stimolanti come destroanfetamina, pemolina, metanfetamina,adderall, e di
farmaci non eccitanti (depressori del sistema nervoso centrale ossia
calmanti, antidepressivi, neurolettici, ansiolitici)usati per quel 20% di
bambini e adolescenti che non rispondono aifarmaci stimolanti: Aloperidolo,
Pimozide, Clonidina, Guanfacina,Nortriptilina, Amitriptilina, Imipramina,
Deprenil, Clomipramina,Desipramina, Bupropione, Fluoxetina, Nicotina, IMAO,
Moclobemide,Carbamazepina, Valproato, Litio, Cloropromazina,
Venlafaxina,Buspirone, Benzodiazepine (Mendelson W., Johnson N, Stewart M.
A.,"Hyperactive children as teenagers: A follow-up study", Journal of
Nervous Mental Disorders, vol. 153, 1971).
E veniamo ora alle scoperte fatte sulle relazioni illecite fra psichiatri,
governi e case farmaceutiche. Negli Stati Uniti infattisono attualmente in
corso varie in cause legali che coinvolgono l'Associazione Americana degli
Psichiatri (APA) e l'Associazione degli utenti CHADD, per collusione con la
casa farmaceutica Novartis(ex Ciba-Geigy) che produce il Ritalin.
L'accusa per gli psichiatri è di avere preso soldi dalla multinazionale del
farmaco per formulare criteri diagnostici sempre più elastici e inclusivi
per favorire la vendita del Ritalin. La"Children and Adults with Attention
Deficit/Hyperactivity Disorder"(CHADD) ufficialmente appare come
un'associazione di utenti, ma in realtà è un'emanazione dell'ortodossia
psichiatrica organicista;supportata da "specialisti" fanatici del Ritalin
sostiene che il disturbo dell'attenzione ha una causa biologica (Causa
supposta e mai trovata ovviamente, come sempre del resto in psichiatria).
In realtà una causa biologica di certi comportamenti in alcuni casi è nota
da tempo, ma la psichiatria non la prende in considerazione perché troppo
scomoda. Esistono disfunzioni neurologiche causate dai vaccini al mercurio,
dall'assunzione per altra via di metalli pesanti, da contaminanti chimici e
additivi vari presenti nei cibi,da una dieta squilibrata che porta alla
carenza di alcune vitamine,disfunzione neurologiche connesse alle meningiti
causate dai vaccini.Se esiste un'alterazione reale del funzionamento
neurologico ciò può dipendere quindi dai veleni che i nostri bambini sono
costretti ad ingerire, e alcuni anomalie comportamentali si potrebbero
risolvere con una corretta prevenzione. Ma si sa, alle case farmaceutiche la
prevenzione ruba solo clienti, e parlare dei danni dei vaccini, dopo che ci
hanno inculcato l'idea della loro potenza benefica, è peggio che bestemmiare
in una chiesa impossibile, come asserisce il pediatra Mendelson.
Piuttosto che tutelare gli utenti, i rappresentanti dell'associazione CHADD
tengono conferenze nelle scuole per pubblicizzare il Ritalin e
distribuiscono un opuscolo sul disturbo dell'attenzione stampato a cura
della Novartis. Sono questi finti tutori degli utenti della psichiatria che
hanno condotto una campagna per derubricare il Ritalin dalla tabella II alla
tabella III degli USA, onde eliminare certe limitazioni alla vendita del
farmaco ed allargarne il mercato.Quello che fa paura è che tale campagna fu
sottoscritta dall'Accademia Americana di Neurologia, dall'Accademia
Americana di Pediatria, dall'Associazione Psicologica Americana,
dall'Accademia Americana della Psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza.
Tutti insieme appassionatamente, dagli psicologi agli psichiatri passando
per i neurologi, perché una droga venga considerata un po' meno pericolosa e
venduta con maggiore libertà.
Per fortuna prima che la DEA si pronunciasse su tale richiesta un
documentario televisivo svelò che la CHADD aveva preso 900.000 dollari dalla
Ciba-Geigy, ora Novartis. E tale squallida manovra tangentizia fu citata
dalla DEA (Drug Enforcement Administration)nella sua risposta alla richiesta
di derubricazione. A queste manovre sembra non sia estranea neanche la FDA.
Vaccinazioni in gravidanza
Anche per i vaccini, come per i farmaci, è meglio evitarne la
somministrazione durante la gravidanza, a meno che non vi siano precise
indicazioni. Può talora porsi il problema nel caso di una vaccinazione
eseguita senza sapere di essere in gravidanza. In altri casi ci si può
trovare di fronte alla opportunità di eseguire una vaccinazione (ad esempio
una vaccinazione antitetano per una ferita) nel corso della gravidanza.
Attualmente non esistono nella letteratura scientifica dei dati certi
relativi a danni embrio-fetali da vaccini.
In linea di massima si ritiene che sia sconsigliata in gravidanza l'
effettuazione di vaccinazioni con vaccini costituiti da virus vivi ma
attenuati, mentre si ritiene ammissibile la pratica di vaccinazioni con
virus inattivi o con altre sostanze antigeniche.
Pertanto si usa suddividere i vaccini nelle seguenti categorie:
Vaccini che non contengono virus vivi
Durante la gravidanza sembra che non vi siano problemi per la
somministrazione di vaccini contenenti virus inattivati o altre sostanze ad
azione antigenica. Fanno parte di questo gruppo i vaccini:
· desensibilizzanti specifici per la terapia delle allergie
· antinfluenzale
· antiepatite A
· antiepatite B: deve essere somministrato durante la gravidanza ad
alcuni soggetti a rischio
· antipoliomielite
· antipertosse
· antipiogeno
· antipneumococcico
· antiemofilo
· antirabbico
· antitetanico: è raccomandato alle donne che sono esposte al
rischio per l'attività lavorativa.
Vaccini che contengono virus vivi attenuati
A differenza dei vaccini precedenti, potrebbero esistere problemi per la
somministrazione di vaccini contenenti virus vivi, attenuati. Anche se
finora non sono stati segnalati effetti teratogeni neanche per questi
vaccini, è consigliabile somministrali solo in casi di effettiva necessità
e, possibilmente, dopo il terzo mese di gravidanza. Fanno parte di questo
gruppo i vaccini:
· Antitifo orale (alcuni tipi)
· Antifebbre gialla: non deve essere eseguita nei primi tre mesi di
gravidanza
Vaccini sconsigliati per la mancanza di dati conclusivi.
· Antirosolia: sebbene, a tutt'oggi, si consigli di aspettare 3 mesi
prima di intraprendere una gravidanza, gli studi effettuati su centinaia di
nati esposti durante il primo trimestre non hanno evidenziato un aumento
dell'incidenza di malformazioni
· Antiparotite
· Antimorbillo
· Antidifterite
· Antivaiolo
· Antivaricella
· Antitubercolare
· Anticolera: anche se in Europa la malattia è praticamente
scomparsa, è consigliabile evitare viaggi durante la gravidanza in paesi
dove è la malattia è presente
VACCINI AL MERCURIO
di Stefania Rimini ***@iperbole.bologna.it
da www.report.rai.it
PRIMA PARTE
Nei vaccini c'è il mercurio: è contenuto in un conservante che si
chiama Tiomersale, ovvero timerosal, mercuriotiolato,
etilmercuriotiosalicilato, sodio timerfonato. Lo si può trovare nei vaccini
contro il tetano, difterite e pertosse, antiepatite A, antiepatite B e
antiinfluenzale. Negli Stati Uniti l'ente di controllo sui farmaci, la FDA,
ha intimato che il timerosal venga eliminato dai vaccini, già dal 99. In
Italia invece ce lo teniamo. Perché?
Lo sanno negli ambulatori vaccinali delle USL, che c'è il mercurio nei
vaccini?
"Sì, era noto da tempo che esistevano questi composti mercuriali -
dice la dottoressa Luisella Grandori, responsabile del centro vaccinale di
una USL di Modena. "Non ce ne eravamo mai preoccupati perché la convinzione
era che le quantità di mercurio contenute nei vaccini non fossero neanche in
maniera dubitativa pericolose. Anche il nostro Ministero della Sanità ci
aveva tranquillizzato al riguardo".
Ma qual è la quantità pericolosa?
In America le autorità sanitarie si sono attivate perché si è visto
che somministrando molti vaccini tutti insieme si superavano le soglie di
sicurezza. In Italia invece il nostro Ministero della Sanità ci informa che
si tratta di quantità di mercurio estremamente piccole, non in grado di
determinare effetti dannosi. Ma da noi è stata fissata una soglia di
sicurezza come in America?
No. Almeno, non ancora.
Come si fa a dire che la quantità non è pericolosa se non è stato
determinato un livello di pericolosità?
Forse, le nostre autorità si basano sui parametri internazionali. E
allora vediamo se in Italia siamo in regola almeno con le soglie di
sicurezza internazionali, quando vengono somministrati ai bambini 25
microgrammi di mercurio con l'antidiftotetanica e 12,5 con l'antiepatite B.
"Facendo la somma si vede che vengono assunti 37,5 microgrammi di
mercurio" dice Andrea Valeri, medico omeopata, "una quantità che corrisponde
a 70 volte la soglia di sicurezza fissata dall'Epa, l'ente di protezione
ambientale americano".
Se prendiamo le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della Sanità,
che con 3,3 microgrammi per chilo sono meno restrittive, si vede che in
Italia per un bambino di 5 chili le superiamo almeno di due volte. Bisogna
dire che l'OMS fissa un margine di sicurezza fino a 10 volte la soglia
indicata, ma allo stesso tempo ammette che un neonato con i vaccini riceve
dosi di mercurio che potrebbero destare preoccupazione e quindi approva la
mossa delle autorità americane di far rimuovere il thimerosal dai vaccini.
Ufficialmente non ci sono prove di danni neurologici o renali causati
dal thimerosal contenuto nei vaccini.
Il dubbio è: i danni da mercurio non risultano perché non si
verificano o perché non vengono riconosciuti?
Prendiamo il caso della bimba Veronica Gozzi, di Parma: 48 ore dopo la
vaccinazione antipertosse, comincia a sentirsi male. "Piangeva in
continuazione, poi ha avuto un blocco psicomotorio" dice la madre, Ivana
Gozzi. "Abbiamo fatto la risonanza magnetica ed è risultato che ha avuto un
danno al cervello. La cosa assurda è che proprio uno dei medici che 5 anni
fa ci hanno rassicurato dicendo che non era un danno da vaccino,
recentemente ci ha consigliato di far domanda di risarcimento per sospetto
danno da vaccino".
I danni da mercurio si possono riconoscere se il personale medico è
preparato a riconoscerli. Secondo il dottor Andrea Valeri, questo non è il
caso più frequente. "La problematica del mercurio è di difficile
riconoscibilità, inoltre teniamo conto che l'esame di tossicologia non è
neanche presente nella facoltà di medicina. Addirittura nel libro che
consultano i medici per sapere i dosaggi dei farmaci, l'"Informatore
farmaceutico", alla voce Anatoxal Dite Berna, vaccino antidiftotetanico, è
riportato che c'è del mercurio, ma non è riportato quanto ce n'è".
Abbiamo cercato di avere un'intervista su questo argomento del
mercurio nei vaccini con il nostro Ministero della sanità, ma ci è stata
negata.
La motivazione è che i funzionari non hanno tempo o sono troppo timidi
per rispondere di persona. Ma al funzionario non era stato chiesto di venire
in trasmissione, sarei andata io da lui e avrebbe dedicato massimo mezz'ora
ad una pubblica informazione.
Nel fax inviatoci, leggiamo che il Consiglio superiore di sanità non
autorizza motivi di allarme per eventuali rischi alla salute. Ma allora
perché molte USL, pediatri e ospedali hanno scelto comunque di prendere
delle precauzioni?
"So che molte USL hanno fatto la scelta di vaccinare senza Tiomersal "
ci informa la dottoressa Luisella Grandori. "Così come molti pediatri di
base, soprattutto al Sud. Perché no? Infatti una precauzione, soprattutto
nei piccolissimi, è doverosa".
Quindi sarebbe possibile oggi in Italia vaccinare senza tiomersal? Sì.
E allora visto che si può, perché non somministrare solo vaccini senza
Tiomersal?
"La verità è che probabilmente esistono scorte consistenti di vaccini
con Tiomersal che devono essere utilizzate" dice Claudia Benatti
dell'associazione Vaccinetwork. Ma allora togliere il mercurio dai vaccini
sarebbe un problema economico?
"No, non è un problema di scorte da smaltire" contesta la dottoressa
Grandori. " Si potrebbe vaccinare senza Tiomersal ma bisogna fare tre
iniezioni invece di due, e questo per alcune USL può costituire un problema
organizzativo. Se noi avessimo oggi disponibile come hanno in America un
vaccino antiepatite B senza tiomersal, noi potremmo fare tutte le
vaccinazioni senza somministrare alcun mercurio. Se ci fosse un motivo di
allarme, noi come azienda USL non avremmo nessun problema a cambiare il
vaccino così come abbiamo fatto per il polio".
Il polio? Perché, cos'è successo con l'antipolio? Andiamo a vedere:
nella primavera del 99 le nostre autorità hanno cambiato strategia
vaccinale. Ora si fanno le prime due dosi di antipolio con un tipo di
vaccino, il Salk, che non provoca la malattia. Con il vaccino tipo Sabin
infatti si erano verificati 13 casi in 10 anni di polio contratta dal
vaccino stesso.
Anche della vaccinazione con l'antipolio Sabin si diceva che non era
pericolosa
"E pensare che lo avevo anche chiesto, al momento della vaccinazione,
se questi vaccini sono veramente sicuri: mi avevano detto che tutt'al più
poteva venirgli la diarrea" ricorda Cinzia Miniucchi, di Rieti. Suo figlio
Mattia due giorni dopo la vaccinazione si è paralizzato. "Questo vaccino
Sabin poi non era più necessario da tanto tempo, perché da molti anni non si
verificano casi di polio da virus selvaggio. E allora mi chiedo: perché lo
Stato ha voluto ammalare i nostri figli?".
Giriamo la domanda al Ministero della Sanità. Poiché ci hanno detto
che i funzionari sono troppo impegnati o troppo timidi per rispondere di
persona, dobbiamo leggervi il solito fax, che dice che la vaccinazione
contro la polio non è mai stata sospesa in Italia, anche se dal 1988 non si
registrano casi, perché il rischio di importazione del virus rimane alto
anche a causa degli immigrati irregolari.
Si riconosce che dopo il cambiamento del vaccino non si è più ammalato
nessuno a causa del vaccino stesso.
E a chi ci è già andato di mezzo, almeno viene dato un risarcimento?
Il risarcimento consiste in un vitalizio di circa un milione e
duecentomila lire al mese, incassabile alla maggiore età. Alle famiglie
viene rimborsato soltanto dal 6 al 10% delle spese attuali per le cure ai
figli ammalati di polio. Alcuni hanno preferito le vie legali, come Aldo
Formis, di Casalmaggiore (Cremona), che si è visto riconoscere dal giudice
un risarcimento di quasi 3 miliardi per la polio contratta dal figlio.
"Il giudice nella sentenza dice che noi non siamo stati un caso
isolato, solo sfortunato" fa notare il signor Formis.
Quanti sono i casi accertati di danno da vaccino e quanti sono quelli
che hanno fatto richiesta di indennizzo?
A questa domanda , da noi formulata il 9 agosto al Ministero della
Sanità, nel fax di risposta arrivato il 6 settembre ci rimandavano a un
altro ufficio, e quando l'abbiamo fatto presente ci hanno risposto che
dovevamo rimandare il fax e attendere l'indomani.
Abbiamo atteso ancora, ma questa risposta non siamo in grado di
darvela perché non ci è mai arrivata.
Così come non è mai arrivata la legge sull'obiezione di coscienza alle
vaccinazioni obbligatorie, che era stata annunciata ben due anni fa. E'
bloccata al Senato per "questioni tecniche". E intanto ecco cosa succede ai
genitori che si rifiutano di far vaccinare i figli: rischiano di vedersi
sottratta la patria potestà.
SECONDA PARTE - AGGIORNAMENTO - Trasmissione del 1 marzo 2001
Era il primo ottobre quando abbiamo denunciato l'esistenza del
mercurio nei vaccini.
Andrea Valeri, Medico:
"I vaccini antidifterite e antitetano, contengono in media 25 mcg di
mercurio, il vaccino antiepatite B per uso pediatrico, dato ai bambini,
contiene 12,5 mcg di mercurio. Facendo la somma vengono fuori 37,5 mcg,
quindi viene assunto in dose settanta volte superiore il livello di
sicurezza consigliato."
D - "Dall'Agenzia Sanitaria Americana?"
"Dall'Ente per la protezione ambientale americana."
Il mercurio nei vaccini e' usato come conservante con diversi
sinonimi: thiomersal, mercuriotiolato, etilmercurio tiosalicilato, sodio
mertiolato. E' contenuto nei vaccini contro il tetano, difterite, pertosse,
antiepatite A, antiepatite B e antiinfluenzale. Negli Stati Uniti l'ente di
controllo sui farmaci, la Fda, ha chiesto che venga eliminato dai vaccini
fin dal '99. Il primo ottobre abbiamo chiesto al Ministero della Sanita' se
si stava facendo qualcosa per risolvere la questione del mercurio nei
vaccini, ma su questo punto non ci era arrivata risposta. Dal giorno dopo
sono cominciate ad arrivare centinaia di e-mail da parte di famiglie che
dovevano vaccinare i figli, e vediamo com'e' andata ai genitori che, dopo
aver visto la nostra trasmissione, hanno chiesto alle Asl un vaccino senza
mercurio. Per esempio a Verona la famiglia Carcereri e' riuscita ad
ottenerlo, ma solo dopo ripetute insistenze. Comunque se anche la Asl non
avesse avuto il vaccino senza mercurio, i Carcereri sarebbero stati disposti
anche a comprarselo in farmacia.
Silvio Carcereri:
"La farmacista ci ha detto che il mercurio era bandito da anni, poi ha
controllato e si e' accorta che tutti i vaccini da lei venduti contenevano
il mercurio."
L'ignoranza ha colpito anche in Lombardia, come e' capitato ad una
famiglia che vive in provincia di Varese. Cristiana ed Emanuele Bocchieri
volevano vaccinare il loro bimbo con un vaccino senza mercurio, ma la Asl
dapprima li ha rimandati al pediatra. Il pediatra a sua volta li ha
rimandati alla Asl. Il ping pong tra il pediatra e la Asl e' finito con la
Asl che finalmente si decide a fornire il vaccino senza Thiomersal, ovvero
senza mercurio.
Cristiana Bocchieri:
"Dopo la vaccinazione ci siamo fatti dare il foglietto illustrativo e
abbiamo visto che avevano somministrato il Vaxem, un vaccino da noi non
richiesto e che conteneva il mercurio in dose superiore a quella che
volevamo evitare."
Oltre il danno, la beffa. E se c'e' chi - chiedendo un vaccino senza
mercurio - ne ha ottenuto uno che di mercurio ne conteneva il doppio, ci
sono altri che il vaccino sulle prime non l'hanno avuto per niente, come per
esempio a Roma la piccola Eleonora Pace. Eleonora si doveva vaccinare, ma
nel frattempo i suoi genitori avevano scoperto che la bimba e' allergica
proprio al Thiomersal contenuto nei vaccini. Allora sono andati alla Asl per
chiedere un vaccino senza Thiomersal, ma sentiamo che cosa gli hanno
risposto.
Romilda e Claudio Pace:
"Ci hanno detto che da loro non era disponibile e che lo dovevamo
acquistare con i nostri soldi."
Sempre a Roma, i genitori di Alessandro Serafini non sono riusciti ad
ottenere il vaccino senza mercurio.
Laura e Graziano Serafini:
"Ci hanno detto che la trasmissione che avevamo visto era
"terroristica" e che loro dovevano attenersi alle disposizioni del Ministero
della Sanita'."
Quindi Alessandro si e' preso la sua dose di mercurio. Ma che giorno
era?
Laura Serafini:
"Il 13 novembre 2000."
Il 13 novembre quali erano le disposizioni del Ministero della
Sanita'? Erano quelle pubblicate gia' da due settimane sulla gazzetta
ufficiale e prescrivevano che bisogna "incoraggiare l'uso di vaccini privi
di mertiolato" ovvero mercurio. Allora sono i giornalisti a fare del
terrorismo o sono le Asl che non si documentano? Gia' da oggi e' disponibile
il vaccino esavalente senza mercurio ed entro fine marzo 2000 si potranno
avere l'antiepatite B singolo Engerix B e Recombivax B senza Thiomersal.
Basta solo che le Asl ne facciano richiesta. E con il decreto del 26
ottobre, ai genitori che vogliono un vaccino senza mercurio non si puo' piu'
dire di no. E per quei genitori che invece sono contrari all'obbligo di
vaccinare i propri figli, com'e' andata a finire? Siamo andati alla
Commissione Sanita' del Senato per capire che fine ha fatto la legge
sull'obiezione di coscienza alle vaccinazioni, annunciata ben 2 anni fa.
Francesco Carella, presidente della Commissione Sanita' del Senato:
"La legge e' ferma perche' una parte del mondo scientifico si mette di
traverso, non escludo che poi ci siano anche interessi economici da parte
delle aziende. Inoltre qui in Commissione Sanita' sono state presentate
proposte di legge di segno opposto: ce n'e' una ad esempio che propone di
rendere obbligatorie anche le vaccinazioni che oggi sono facoltative, come
l'antimorbillo e l'antirosolia, e quindi diventa molto difficile raggiungere
una mediazione".
Contenuto in mercurio dei principali vaccini italiani
dati ricavati dalle schede tecniche e dai fogli illustrativi
contenuti nelle confezioni dei vaccini
Vaccino
Nome commerciale
Produttore
Thiomersal mcg/dose
Mercurio (1) mcg/dose
OPV
Polioral
Polio Sabin
Chiron
SmithKline Beecham
0
0
0
0
IPV
Imovax Polio
Pasteur-Merieux MSD
0
0
DT
Anatoxal Di Te
Dif-Tet-All
Berna
Chiron
50
50
25
25
Td
Anatoxal Di Te
Dif-Tet-All
Berna
Chiron
50
50
25
25
TT
Tanrix
SmithKline Beecham
(**)25
11,4
DTPa
Infanrix
Triacelluvax
SmithKline Beecham
Chiron (Biocine)
0
50
0
25
DTPa+HB
Infanrix Hep B
SmithKline Beecham
0
0
DT+HB
Primavax
Pasteur-Merieux MSD
43,5
21,75
DTPa+IPV+Hib
Pentavac
Cinquerix
Pasteur-Merieux MSD
SmithKline Beecham
(*)tracce non dosabili
0
tracce non dosabili
0
Pa
Acelluvax
Chiron
0
25
Hib
Act-Hib
Hiberix
Pasteur-Merieux MSD
SmithKline Beecham
0
0
0
0
Epatite B
Engerix B (pediatrico)
Recombivax (pediatrico)
Engerix B (adulto)
Recombivax (adulto)
SmithKline Beecham
Pasteur-Merieux MSD
SmithKline Beecham
Pasteur-Merieux MSD
25
25
50
50
12,5
12,5
25
25
Epatite A
Havrix (bambini e adulti)
Vaqta
Epaxal
SmithKline Beecham
Pasteur-Merieux MSD
Berna
0
0
presente
non dosato
0
0
presente
non dosato
Epatite A + B
Twinrix
SmithKline Beecham
0
0
MPR
Morbillo
Parotite
Rosolia
MMRII
Priorix
Moraten
Vaxipar
Rubeaten
Gunevax
Pasteur-Merieux MSD
SmithKline Beecham
Berna
Chiron
Berna
Chiron
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Influenza
Agrippal
Fluad
Influpozzi
Miniflu
Vaxigrip
Vaxigrip junior
Chiron
Chiron
Istituto Vacc. Pozzi
Alfa Wasserman
Pasteur-Merieux MSD
Pasteur-Merieux MSD
50
50
0,05
0,05
<=0,05
presente
non dosato
50
25
0,025
0,025
<=0,025
presente
non dosato
Varicella
Varilrix
SmithKline Beecham
0
0
Meningococco
Mencevax
Menpovax
SmithKline Beecham
Chiron
0
0
0
0
Pneumococco
Pneumo 23
Pasteur-Merieux MSD
0
0
Tifo
Neotyf
Typhim Vi
Vivotif
Chiron
Pasteur-Merieux MSD
Berna
0
0
0
0
0
0
(*) la scheda tecnica non lo menziona nel prodotto finito alla
voce "Lista degli eccipienti", ma dichiara altresi' che ne sono contenute
tracce non dosabili alla voce "Avvertenze speciali e opportune precauzioni
di impiego".
(**) il sale di mercurio contenuto in questo vaccino e' diverso
dal Thiomersal, si chiama sodio timerfonato e la quantita' di mercurio
corrispondente e' del 45,5%
Legenda sigle vaccini: OPV: vaccino antipolio Sabin; IPV:
vaccino antipolio Salk; DT: vaccino antidifterico-antitetanico (dosaggio
pediatrico); Td: vaccino antidifterico-antitetanico (dosaggio adulto); TT:
vaccino antitetanico; DTPa: vaccino antidifterico-antitetanico-antipertosse
acellulare; HB: vaccino antiepatite B; Hib: vaccino anti Haemophilus
Influenzae tipo b; Pa: vaccino antipertosse; MPR: vaccino
antimorbillo-parotite-rosolia.
Note:
1) Il Mercurio contenuto nel Thiomersal corrisponde circa al 50%
del peso di quest'ultimo (informazione riportata dal documento "Thimerosal
in vaccines - an interim report clinicians, dell'Accademia Americana di
Pediatria, 14/7/99; 1 mcg = 1 microgrammo = 1 milionesimo di grammo
2) alcuni sinonimi di Thiomersal:
Mercurotiolato di sodio
Sodio etilmercurio tiosalicilato
Sodio Mertiolato
Thimerosal
Tiomersale
altro sale di mercurio menzionato sulla scheda tecnica dei
vaccini:
Sodio timerfonato
Il caso di Christian riporta in primo piano il tema della
vaccinazione: atto volontario o obbligatorio?
Invalido a vita dopo l'iniezione antipolio
di Alessio Donato
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Torniamo a parlare di vaccinazioni dopo tre numeri perché un
caso davvero clamoroso in Lombardia ha gettato aceto su ferite molto vive.
Si tratta delle vicende del piccolo Christian che, a cinque mesi, poche ore
dopo essere stato vaccinato cadde in un sonno profondissimo interrotto da
convulsioni e rigidità muscolare.
Oggi, a cinque anni da quella fatale giornata il piccolo è
costretto su una sedia a rotelle con braccia e gambe paralizzate ed incapace
di parlare. Per i medici la sua condizione è permanente e non reversibile.
Passa le sue giornate quasi da recluso in casa tra terapie riabilitative,
frequenti ricoveri per complicazioni polmonari accudito da una famiglia che
ancora si chiede chi abbia sbagliato e perché. I suoi genitori hanno tentato
a più riprese di ottenere un risarcimento negato però fino al mese scorso
quando, ecco la novità, il ministero della Salute ha riconosciuto che la
vaccinazione antipolio può aver provocato l'insorgenza di un focolaio
corticale che a sua volta può aver avviato e aggravato la degenerazione
epilettica. In altre parole ha prevalso la tesi dei genitori per i quali lo
stato quasi vegetativo nel quale si trova Lorenzo è la diretta conseguenza
della vaccinazione del '97, la comunissima trivalente (antipolio,
antitetanica, antiepatite B) obbligatoria per legge. Il ministero ha
riconosciuto alla famiglia un indennizzo di oltre 35 mila euro e una
pensione di invalidità annua di quasi 7.500 euro in pieno contrasto con
quanto aveva deciso la Commissione medica per la quale non esisteva alcun
legame tra vaccinazione e invalidità del bimbo.
Il ministero della Salute, con una nota, ha affermato: Ogni
condizione di sofferenza che riguardi il sistema nervoso centrale, a
qualsiasi età, innalza la soglia di eccitabilità della corteccia cerebrale.
In questo quadro il vaccino antipolio Sabin può determinare l'insorgenza di
un focolaio di epilessia.
La famiglia ora ha intentato allo stesso ministero un processo
civile davanti al tribunale di Milano: chiede un risarcimento di 600 mila
euro per i soli danni morali ipotizzando nella mancata riforma della legge
sull'obbligatorietà delle vaccinazioni, ritenuta da loro pericolosa e
sbagliata, l'origine del dramma.
La storia di Christian ha suscitato grande clamore ma moltissime
altre sono passate sotto silenzio, chiuse tra le mura domestiche. Come
quella di Paolo di Ala finito sulla stampa soltanto perché il suo caso è la
copia speculare a livello provinciale di quello di Christian: portato a 3
mesi in un ambulatorio per la vaccinazione, subito dopo averla ricevuta
cadde in un sonno innaturale e profondissimo da cui si risvegliò privo della
capacità di articolare gambe e braccia. Per la famiglia ebbe inizio allora
la solita trafila di visite specialistiche in centri specializzati di tutta
Italia in cerca di un perché delle sue difficoltà funzionali. Alla fine a
Bari la risposta in una crudele diagnosi: Poliomielite grave postvaccinale.
La famiglia di Paolo chiederà ora di vedersi riconosciuti gli stessi
indennizzi concessi a Christian e detto tra noi, non riusciamo ad ipotizzare
alcun motivo, neanche il più pallido, perché ciò non possa avvenire.
In verità una legge varata nel 1992 a fronte dei numerosi casi
di poliomielite postvaccinale già registrati, prevede l'indennizzo ai
soggetti la cui funzionalità, fisica e mentale, sia stata compromessa da
complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie.
Perché dunque tante storie da parte delle varie commissioni preposte? Perché
tanto accanimento nel negare il risarcimento? Non lo sappiamo ma ci
rallegriamo per la vittoria di Christian anche se lui non ne saprà mai
niente.
La grande risonanza avuta da questo caso ha messo moltissime
madri in allarme ma le autorità mediche preposte si sono affrettate a
tranquillizzare sostenendo che il vaccino antipolio Sabin è un virus
attenuato che soltanto i rarissimi casi provoca queste tragedie. Hanno
ricordato come esso abbia completamente debellato la poliomielite da grandi
aree della terra e come l'OMS si prepari a dichiarare il mese prossimo
l'Europa
"Zona libera da poliomielite". Attenzione dunque prima di demonizzare le
vaccinazioni perché sono state loro a liberarci dalle grandi malattie
endemiche nei secoli passati, tubercolosi, tetano, vaiolo e con rischi
collaterali ridottissimi.
Ad esempio, i due vaccini disponibili contro la poliomielite, il
Sabin ed il Salk messi a punto negli anni '50, dopo l'inoculazione provocano
danni cerebrali nelle seguenti grandezze: il Sabin una volta su 2,4 milioni
vaccinazioni, il Salk una volta su 750 mila.
Per l'Italia paese in cui nascono seicentomila bambini circa
l'anno,
ciò significa un caso ogni quattordici mesi con il Salk ed un caso ogni
quattro anni con il Sabin. Nel 5% dei casi (1 su 20) si registra la paralisi
dei quattro arti mentre in altri si registrano danni più o meno estesi ad un
braccio o ad una gambe. Sembrano cifre estremamente marginali tanto da
fugare ogni legittimo dubbio sull'utilità di vaccinare i bambini ma proviamo
ad ipotizzare di essere noi i genitori di questi piccoli: un vero dramma per
tutta la vita!
Maggiorenne e vaccinato o diritto alla vita?
Ricordiamo qui anche il libro scritto da Giorgio Tremante, una
drammatica testimonianza contro l'obbligo di vaccinazione dei ragazzi
imposto dal sistema sanitario nazionale: Maggiorenne e vaccinato o diritto
alla vita? 200 pagine in cui l'autore racconta il dramma di una famiglia
segnata dalle conseguenze gravemente menomanti delle vaccinazioni antipolio
cui aveva sottoposto i suoi tre figli.
Giorgio ha anche aperto un sito [www.tremante1.superava.it] da
cui conduce la sua battaglia contro questo obbligo. Lo abbiamo aperto:
Inizia con una frase rassicurante: Questo sito non intende terrorizzare le
persone sul tema vaccinale ma l'intento è quello di porsi delle domande allo
scopo di capire se noi genitori siamo sufficientemente informati di ciò che
può anche accadere ai nostri figli quando vengono sottoposti alle pratiche
vaccinali. Si può così iniziare a porsi delle domande abbastanza banali...
Aprendo però le pagine del sito non è possibile evitare di
essere presi dall'angoscia come davanti ad alcune foto tra cui quella di un
bambino intubato. Sotto la didascalia: Accettereste che un vostro figlio
venisse ridotto in queste condizioni? Più oltre l'appello del "Comitato per
la tutela dei diritti umani e civili di Alberto", un bambino cancellato
dalla vita dalle vaccinazioni: Nato sano come suo fratello Marco e come il
suo gemello Andrea. Ridotto in queste condizioni per nascondere la verità
del danno prodotto dalla vaccinazione antipolio Sabin perché non ci
consigliarono alcun accertamento immunologico prima di sottoporlo alla
vaccinazione. Ancora oggi questi casi possono ripetersi poiché "ottusamente"
la Legge Italiana impone l'obbligatorietà delle vaccinazioni senza prevedere
prima alcuna verifica al fine di appurare se il soggetto da vaccinare potrà
sopportare o meno l'effetto prodotto dal vaccino!
Infine un indirizzo che da solo vale mille spiegazioni: Vittime
dei vaccini, Via Danilo Preto 8, 37137 Verona Italia. Chi avesse un figlio
in età di vaccinazioni avrà un motivo in più per visitare il sito ma una
scorsa è consigliabile a tutti... tanto per ricordarsi quanto la vita sia
appesa ad un filo, proprio come ci aveva indicato un certo Damocle già 2.500
anni fa!
Giovedì 25 Luglio 2002
- Vaccinazione obbligatoria / Perché no
«Provocano più danni dei presunti benefici»
È il parere del direttore della scuola di medicina omeopatica
«I vaccini portano più danni che benefici». Ad affermarlo è Andrea
Valeri, medico chirurgo modenese e direttore della scuola di medicina
omeopatica di Verona che ha in cura alcuni dei bambini balzati alle cronache
nazionali per i problemi emersi dopo la vaccinazione obbligatoria. «In base
alla mia esperienza personale posso affermare che i casi di bambini con
problemi neurologici causati dal vaccino sono ben più di quelli riportati
nelle statistiche ufficiali. E questo perché manca una farmaco-vigilanza
seria. Il problema è infatti sicuramente sottostimato perché i medici,
nonostante ci sia una legge che li obbliga a farlo, non segnalano le
situazioni sospette. E perché, nonostante ci sia una letteratura scientifica
internazionale che parla chiaro, ufficialmente il legame fra vaccinazione e
danno non viene, se non raramente, riconosciuto dalle commissioni. Tanto che
i genitori che agiscono nei confronti delle Ulss si trovano di fronte un
vero e proprio muro di gomma».
Quello che secondo Valeri non ha senso è comunque soprattutto la
vaccinazione in se. «Al di là del fatto che i vaccini contengono sostanze,
come mercurio, piombo od alluminio, dagli effetti negativi, resta il fatto
che con la situazione sanitaria attuale in Italia è maggiore il rischio di
danno da vaccino che non il danno da malattia. Le vaccinazioni obbligatorie
riguardano infatti malattie scomparse come la poliomelite o benigne come
l'epatite
B. Senza considerare che tutte le malattie per cui si fa il vaccino sono
comunque curabili, e lo sono state prima dell'introduzione della
vaccinazione, con brillanti risultati grazie alla medicina omeopatica.
Medicina omeopatica che non ha effetti collaterali e che sta portando buoni
risultati anche per i casi di danno da vaccino. Non è certo un caso che
importanti riviste neurologiche dicano chiaramente che, per dirne una,
l'encefalite
acuta disseminata si manifesti normalmente dopo infezioni virali o
vaccinazioni. Una riprova di quanto i vaccini siano un'assurdità».
Chiesta una commissione sui vaccini
Due senatori di An intendono chiedere l'istituzione di una commissione
d'inchiesta sui vaccini somministrati ai militari impiegati in Bosnia,
accusati di avere causato danni alla salute.
ROMA - La vera causa della "sindrome dei Balcani" non sarebbe l'uranio
impoverito ma i vaccini somministrati ai nostri soldati. Ad affermarlo sono
i senatori di An Ettore Bucciero e Antonio Caruso, che puntano il dito
contro il Ministero della Sanità e l'Istituto Superiore della Sanità, che
asarrebero colpevoli di avere saputo tutto ma non di non avere ancora detto
niente.
I due parlamentari affermano che il Ministero e l'Iss "sanno da tempo che
migliaia sono i casi clinici in osservazione e che 600 sono i casi che hanno
dimostrato la stretta relazione tra l'impiego dei vaccini e l'insorgenza di
gravi danni alla salute". Sembra che i nostri militari siano stati
sottoposti a una vera raffica di vaccini prima di partire, da 35 a 40; senza
che in molti casi tra l'una e l'altra inoculazione sia stato rispettato
l'intervallo.
I vaccini sono così dannosi perché contengono sostanze che fanno crollare le
difese immunitarie in chi subisce l'inoculazione. Bucchero e Caruso
definiscono quindi "delittuoso" il comportamento del ministero della Sanità,
che, pur avendo il sospetto della connessione tra vaccini e handicap. Per
questo motivo i due parlamentari di An chiederanno l'istituzione di una
commissione d'inchiesta che indaghi con precisione sulle cause dei danni ai
nostri militari.
(8 GENNAIO 2001, ORE 16:00)
INTERVISTA CON IL DOTTOR
ARCHIE KALOKERINOS
E' pressoché superfluo presentare il dott. Archie Kalokerinos essendo egli
ben conosciuto in tutto il mondo come il medico che ha trascorso la maggior
parte del suo tempo lottando per il benessere degli aborigeni in Australia.
E' talmente stimato per il suo lavoro ed il suo impegno che molti lo
chiamano affettuosamente 'Archie'. Ha scritto le sue esperienze nel suo
capolavoro "Every Second Child". Anziché essere ripagato per questo, egli
venne ostacolato e i suoi metodi non furono presi in considerazione dalle
autorità, forse perché reputati troppo semplici, troppo economici e troppo
efficaci per adempiere ai moderni standard della medicina. Inoltre tali
metodi erano destinati a salvaguardare una popolazione per la quale, benché
fosse nel proprio paese natio, secondo alcuni, non è proprio il caso di
darsi la pena. Il dott. Kalokerinos la pensava diversamente. Egli sottolineò
il fatto che l'aumento delle campagne di vaccinazione era stata la ragione
per la quale ad un certo punto, fino la metà dei bambini aborigeni vaccinati
erano deceduti, quale ovvia conseguenza di una grave carenza di vitamina C
provocata dalla vaccinazione.
IVN: Dott. Kalokerinos, Lei era un convinto sostenitore delle vaccinazioni
quando ha iniziato con gli aborigeni, ma poi è successo qualcosa. Quali sono
state le Sue esperienze con le vaccinazioni ?
KALOKERINOS: Dapprima si trattò di una semplice osservazione clinica.
Osservai che molti bambini, dopo aver ricevuto le vaccinazioni di routine
quali l'antitetanica, l'antidifterica, l'antipolio, l'antipertosse o altre,
si ammalavano. Certi si ammalavano gravemente ed altri poi effettivamente
morivano. Si trattava di una osservazione, non di una teoria. Così la mia
prima reazione fu quella di indagare sul perché ciò accadeva. Certo
riscontrai che ciò era più probabile in bambini malati al momento della
vaccinazione, o in bambini che erano stati malati non molto tempo prima, o
in bambini che stavano incubando un'infezione. Ovviamente non c'è modo di
individuare una malattia quando si è nella fase iniziale di incubazione.
Essa si manifesterà in seguito. Inoltre alcune reazioni ai vaccini non
rientravano tra quelle elencate nella letteratura standard. Si trattava di
reazioni alquanto strane. In terzo luogo osservai che riuscivo a
ripristinare alcune di queste reazioni che normalmente si traducevano nella
morte inoculando per via intramuscolare o endovenosa enormi quantità di
vitamina C. Ci si sarebbe aspettati che le autorità avrebbero dimostrato
interesse per queste osservazioni che risultarono in una considerevole
diminuzione del tasso di mortalità infantile nelle aree sotto il mio
controllo, una considerevole diminuzione. Ma anziché dimostrare interesse la
loro reazione fu estremamente ostile. Ciò mi spinse ad approfondire
ulteriormente la questione dei vaccini, e quanto più approfondivo tanto più
ne rimanevo sconvolto. Scoprii che l'intero business dei vaccini non era
altro che una truffa colossale. La maggior parte dei medici è convinta che
essi siano utili ma se si guardano le statistiche corrette e si studiano i
casi di queste malattie ci si renderà conto che non è affatto cosi.
Credo che l'esempio più eloquente dei danni che possono essere provocati dai
vaccini ci sia fornito da ciò che accadde nel 75-76. Ricevetti allora una
telefonata da un politico che era stato eletto per un posto in cui aveva una
qualche responsabilità per la salute degli aborigeni nelle aree del Nord.
Quest'uomo in effetti era stato un mio paziente. Egli espresse la sua
preoccupazione per il fatto che il tasso di mortalità infantile nelle aree
del Nord era raddoppiato nel giro di un anno e sembrava che stesse per
raddoppiare un'altra volta. Non c'era alcuna spiegazione logica. Conoscevo
le aree del Nord piuttosto bene avendoci messo piede su buona parte di esse
e non riuscivo a capire come si potesse spiegare tutto ciò. Ci riflettei su
parecchio e durante i miei viaggi in giro per il mondo ne parlai alla gente
facendo domande e chiedendo consigli. Tornai in Australia e andai a visitare
mia madre dove incontrai mio fratello più giovane, studente in medicina, ed
un suo collega pure studente in medicina. Mi misi a sedere con loro e a
discutere nuovamente del problema, e presi in considerazione ogni fattore
che sapevo poter essere ritenuto responsabile dell'ammalarsi di un bambino e
della sua eventuale morte conseguente. E una delle cose di cui sapevo
qualche cosa, non molto all'epoca ma avevo un po' di esperienza, era il
fatto che in certe circostanze questi vaccini potevano essere molto
pericolosi. E non lo accennai. E una volta finito presi la macchina e mi
diressi verso la città dove mi sarei fermato in un albergo. E a metà strada
mi baleno alla mente di colpo. Quando questo politico mi aveva chiamato mi
disse che nel tentativo di combattere la mortalità degli aborigeni erano
state intensificate le campagne di vaccinazione. E questo ne era stata la
causa. Stavano effettivamente immunizzando bambini malati. Il giorno
seguente presi l'aereo per recarmi nelle aree del Nord ed ero eccitato alla
consapevolezza di aver finalmente trovato la risposta al problema, ma
naturalmente ero anche preoccupato in quanto non sapevo come comunicarla.
Bene, mi recai nelle aree del Nord. Nessuno mi dette retta. Mi considerarono
come un vero e proprio pazzo. Ma scoprii che stavano visitando le riserve, i
campi remoti degli aborigeni nel deserto e, se per qualche motivo la madre
non voleva che il proprio figlio venisse vaccinato, le strappavano
semplicemente il bambino e lo vaccinavano forzatamente. Li vidi rincorrerli
a piedi e con le loro Landrover e strappargli di mano i bambini e
vaccinarli. Beh, molti di questi bambini erano seriamente malati. Erano
malnutriti e quanto altro. E se fossero sopravvissuti alla prima dose di
vaccino sarebbero tornati dopo qualche settimana per le dosi di richiamo. E
poi con altri ancora e poi sarebbero ritornati con l'antipolio e così via.
E'
più da stupirsi se qualche bambino sia sopravvissuto veramente che non il
tasso di mortalità fosse
semplicemente raddoppiato. E' da stupirsi che qualcuno sia sopravvissuto. Ci
si trovava in una situazione alquanto macabra che non è mai stata
completamente corretta.
L'altra cosa interessante è l'epidemia del 1977-78 di una malattia piuttosto
peculiare che colpì Napoli. La chiamarono il morbo nero di Napoli: neonati e
bambini perdevano improvvisamente coscienza senza alcun particolare motivo
mentre dalle autopsie non si riusciva veramente a determinarne la causa.
Dunque questo era proprio il tipo di problema che avevo riscontrato tra gli
aborigeni. Per farla breve ci recammo sul posto con un team televisivo per
il programma "60 minute" e scoprimmo che due terzi dei bambini aveva
infezioni al tratto respiratorio superiore, mentre un terzo di loro aveva da
poco ricevuto il vaccino trivalente comprensivo dell'antipertosse. Cosi
consigliai ai medici italiani di somministrare ai bambini vitamina C per via
endovenosa e di sospendere la somministrazione del vaccino antipertosse. La
situazione fu alquanto peculiare in quanto non avrebbero mai ammesso se era
stata somministrata vitamina C o meno. Ma so una cosa per certa: era stata
sospesa la somministrazione del vaccino antipertosse in quanto genitori del
luogo con i quali ebbi modo di parlare nei quattro, cinque o anche dieci
anni successivi, mi dissero che non era più possibile ottenere il vaccino
trivalente per i loro bambini. Era infatti solo possibile ottenere la parte
riguardante difterite e tetano. Questo strano e terribile inconveniente non
si è mai più ripetuto da allora! Dunque una relazione c'era.
Riscontrai la connessione forse più sconvolgente mentre lavoravo nella
provincia del Golfo in Australia e a Cape York nel 1976 osservando alcune
comunità di aborigeni presso le quali il Dipartimento della sanità aveva
introdotto un nuovo vaccino contro un particolare tipo di influenza come
molti di questi erano semplicemente morti dopo esser stati vaccinati. Così
mi recai da Alman, un ragazzo sui vent'anni ed inviai i corpi in aereo fino
a Cairns sulla costa in cui venivano effettuate le autopsie e sembrò che
avessero avuto un attacco cardiaco. E feci un'ulteriore esperienza alcune
settimane dopo a Townshall, soprattutto con diabetici. Era strano che io
fossi l'unico medico in tutta la benedetta Australia a notare questa
combinazione di eventi, e pur tuttavia stava avvenendo ovunque in Australia.
Ma veramente tutto questo è abbastanza tipico per il mio lavoro in cui altri
medici per qualche ragione sembrano andare avanti con la testa nella
sabbia...
IVN:... e c'è un sacco di sabbia in Australia...
KALOKERINOS: Un sacco! Alcuni mesi dopo mi trovavo in America quando il
Presidente Ford stava per vaccinare l'intera popolazione, ogni uomo, donna e
bambino, nero, bianco e a strisce contro l'influenza suina, perché qualche
idiota gli aveva detto che ci sarebbe stata un'epidemia devastante che
avrebbe ucciso milioni di persone. E la mia opinione ebbe una certa
pubblicità, cosicché finii con l'apparire durante la trasmissione televisiva
di Catty Cosby e dissi che ci sarebbe stato un massacro di massa precisando
specificamente come coloro che avevano problemi cardiaci sarebbero potuti
morire. C'era una persona a New York che guardava il programma e che non
amava un certo signore di nome Gambino. Gambino aveva 69 anni ed era un boss
mafioso. Pensò che sarebbe stata una grande idea: così fece sì che qualcuno
persuadesse Gambino a vaccinarsi contro l'influenza e Gambino prontamente
morì. I titoli dei giornali riportarono qualcosa della serie: "Cospirazione
mafiosa nel vaccino antinfluenzale". Era alquanto evidente che colui il
quale consigliò Gambino era al corrente di ciò che sarebbe accaduto o
sperava che Gambino sarebbe morto. Ciò causò un baccano infernale. Ma il
Presidente Ford disse: "Sistemerò tutto io", e convocata una conferenza
stampa straordinaria davanti agli occhi di tutta l'America si rimboccò la
manica e si fece vaccinare. Ora, non c'è alcun dubbio che non si trattò di
vaccino contro l'influenza suina. Non l'avrebbero dato a lui, per nessun
motivo! Poi invitò tutti gli addetti alla stampa che erano lì presenti a
mettersi in fila per avere la loro dose. Solo uno si offrì volontario e si
trattava del segretario stampa della Casa Bianca; gli altri si rifiutarono
di farsi vaccinare. E ovviamente l'altra parte della storia, che è relegata
al passato ora, è che la gente cominciò a intentar causa o finì per morire
negli stessi edifici in cui avevano ricevuto le iniezioni. Ci sono stati
parecchi risarcimenti piuttosto consistenti, credo ce ne siano ancora in
corso, credo che non siano ancora stati conclusi. Il Presidente Ford fece
approvare una legge speciale al Congresso cosicché non si potesse intentar
causa ai produttori del vaccino, ma bisognasse intentar causa attraverso il
Governo.
Dunque quella fu ancora una cosa. Ma penso che la cosa più terribile accadde
veramente all'inizio degli anni Settanta. Mi trovavo a Londra quando sentii
dire che volevano vaccinare tutti i bambini in Africa contro il morbillo e
l'intera
popolazione nera contro il vaiolo. Sapevo come intendevano effettuare questo
tipo di campagne e sapevo che non avrebbero utilizzato aghi puliti. Andai
alla BBC di Londra e cercai di mandar in onda un programma con le mie
opinioni al riguardo ma ovviamente non acconsentirono. E così accadde quanto
avevo predetto. Usarono infatti aghi sporchi, diffusero infezioni virali da
una persona all'altra e continuarono a diffondere queste infezioni virali
con gli aghi usati per le vaccinazioni per anni. E ovviamente questo è stato
il modo in cui l'AIDS si è diffuso così rapidamente in Africa. L'AIDS non si
è diffuso così rapidamente in Africa semplicemente perché i camionisti
andavano a prostitute e poi lo trasmettevano alle loro mogli. Sì,
sicuramente è accaduto anche questo, ma ciò non spiegherebbe l'esplodere di
epidemie di AIDS. L'AIDS è stato trasmesso attraverso l'uso di aghi sporchi.
Racconterò della storia di quando ho letto l'edizione speciale del
Scientific American del 1993. Si tratta di una prestigiosa rivista
scientifica. Settembre 1993: edizione speciale sulla immunologia. C'è un
articolo di fondo su quella rivista su sir Gustav Nossal, il famoso
australiano cosiddetto autorità medica. Dice quale cosa meravigliosa siano
questi vaccini nei paesi del Terzo Mondo, poiché non vi sono più bambini che
muoiono di polio o difterite. E per illustrare le sue asserzioni ha
riservato un'intera pagina a colori di un bambino nigeriano che sta per
essere vaccinato, e non ci crederete, senza utilizzare un ago usa e getta!
Questo è un paese in cui l'incidenza di AIDS è terribilmente elevata, nonché
epatite B e via dicendo... Non c'è alcun modo in cui in pratica si possano
efficacemente sterilizzare questi aghi. Se avessi seguito quel tipo di
procedura in Australia sarei stato radiato dall'albo dei medici sull'istante
e forse anche messo in prigione. Ora, per che... (mi viene da imprecare
perché ciò mi fa davvero arrabbiare) si permette di continuare pratiche di
questo tipo in luoghi quali l'Africa solo perché essi sono neri! Ho scritto
lettere a più parti dopo aver letto quell'articolo dicendo che si trattava
di omicidio e di genocidio. E così è, ma nessuno mai le ha pubblicate.
Questo è il peggior stato delle cose in tutto questo business dei vaccini
oggi, dove in Africa continuano a non utilizzare aghi usa e getta per le
vaccinazioni. Le faccio ora una semplice domanda: andrebbe Lei in Africa e
si sottoporrebbe ad una vaccinazione in circostanze simili? Dovrebbe essere
fuori di testa! Ho visto un paziente che stava viaggiando per l'Africa
mentre ci fu un'epidemia di un qualche tipo di malattia. Gli consigliarono
di farsi vaccinare, e così egli fece. Utilizzarono un ago sporco e gli
trasmisero l'AIDS. Non lo sapeva, tornò a casa e contagiò la moglie. Ora
sono entrambi morti! Australiani bianchi. Non so cosa la gente abbia
intenzione di fare ma penso che se tolleriamo questo tipo di situazione ci
rendiamo colpevoli di crimini orribili nei confronti dell'umanità.
IVN: Sta suggerendo che se utilizzassimo aghi puliti, usa e getta, non si
verificherebbe un problema simile?
KALOKERINOS: Beh, per lo meno non trasmetterebbero la malattia in quel modo.
Non penso comunque che dovrebbero vaccinare i bambini, e posso farLe vedere
alcuni vetrini riguardanti il morbillo e di come abbiano rappresentato la
situazione in Africa in modo distorto. Non si può immunizzare bambini
malati, malnutriti e aspettarsi di cavarsela così. Si uccideranno tanti più
bambini di quanti non sarebbero morti dall'infezione naturale. Ci sono altri
modi per trattare cose come il morbillo. Se viene loro somministrata
vitamina C per via endovenosa o intramuscolare e se viene loro dato un po'
di supporto nutritivo in nove casi su dieci ci si può scordare del problema.
Non voglio dire di tutti i problemi perché certi bambini sono così malati e
così malnutriti, cioè sono dei vegetali, e niente potrà salvarli, guardiamo
in faccia la realtà. Ma il bambino ordinario che prende il morbillo, anche
il bambino con un certo grado di malnutrizione e così via, se gli viene
somministrata vitamina C per via endovenosa in aggiunta ad altre forme di
trattamento, risponderà molto spesso, non sempre, in modo spaventoso se
viene preso abbastanza per tempo. Bisogna prenderli subito. Se si aspetta
troppo e loro hanno perso coscienza diciamo per alcuni giorni, o un giorno o
due, non sarà possibile ripristinare la situazione. Il danno sarà
permanente. Se vengono presi per tempo e sottoposti a questo trattamento non
ci sarà alcun problema. E questo mi fa molto, molto arrabbiare, perché li
senti dire: "Oh, noi dobbiamo impedire che questi bambini prendano il
morbillo" e via dicendo. Bene, riesco a curarli se prendono il morbillo.
IVN: E per quanto riguarda la vitamina C per via orale come misura
preventiva?
KALOKERINOS: Come misura preventiva va bene. Ma quando si ammalano in quel
modo, devono riceverla per via endovenosa. O in alcuni casi, se non sono
così malati, si riesce a cavarsela con iniezioni per via intramuscolare, ma
veramente deve essere per via endovenosa. Ho sperimentato decine e decine di
volte, come bambini colpiti da infezioni virali abbiano risposto in modo
impressionante. Ancora una volta a condizione che, a una condizione davvero
importante, che vengano presi per tempo.
IVN: Dunque, quali conclusioni trae da una così lunga esperienza come la
Sua?
KALOKERINOS: La mia conclusione dopo quarant'anni o più in questo settore è
che le politiche non ufficiali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità,
che la politica non ufficiale del fondo 'Save the Children' e della maggior
parte organizzazioni simili è una politica di massacro e di genocidio.
Vogliono far vedere che stanno salvando questi bambini, ma in realtà non è
cosi. Sto parlando di quelli che stanno molto in alto. Al di sotto di quel
livello c'è un altro livello di medici e assistenti sanitari, come me, che
non capiscono veramente cosa stanno facendo. Ma non riesco a vedere
nessun'altra
spiegazione possibile: si tratta di massacro e di genocidio. E Le dico una
cosa: quando la razza nera si sveglierà veramente e capirà cosa le abbiamo
fatto non ci sarà molto grata. E se vuole vedere quali danni provocano i
vaccini non venga in Australia o in Nuova Zelanda o in quale altro paese,
vada in Africa lì potrà vederli.
Tratto da - http://users.pandora.be/vaccine.damage.prevention/kalokerinosit
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Fabrizio Pregliasco
Lo Stato tutela
la collettività ?
La sentenza della prima sezione penale della Cassazione nel caso citato di
rifiuto alla vaccinazione mette in discussione uno dei capisaldi della
strategia preventiva attuata dalla sanità pubblica in Italia ormai da molti
anni.
L'obbligo di legge alla vaccinazione è stato stabilito considerando che si
tratta del metodo più efficace, seppur coercitivo, per proteggere
sistematicamente il maggior numero possibile di bambini che nascono ogni
anno. Questa linea è seguita anche da altri Paesi, quali Francia, Portogallo
e la maggior parte di quelli dell'Est europeo. In questo senso lo Stato
pospone gli interessi del singolo a favore della collettività.
A dimostrazione dell'importanza della vaccinazione sistematica, si può
riportare il notevole incremento di casi di difterite osservati in Russia a
seguito della riduzione nella disponibilità di vaccini dovuta alla
disastrosa situazione economica determinata dai rivolgimenti sociopolitici.
Altro esempio significativo è un'epidemia di poliomielite avvenuta nel 1993
nei Paesi Bassi, dove la copertura vaccinale è molto elevata, in soggetti
appartenenti a un gruppo religioso che rifiuta le vaccinazioni.
E' importante considerare che l'obiettivo della vaccinazione infantile non è
solo quello di difendere da una data malattia un singolo soggetto, ma
soprattutto quello di ridurre progressivamente la frequenza della malattia
nella popolazione fino a farla scomparire. Per raggiungere tale obiettivo è
necessario estendere la vaccinazione a una quota elevata della popolazione,
generalmente superiore all'85 per cento dei soggetti suscettibili. Se la
vaccinazione viene attuata sistematicamente, i soggetti suscettibili sono in
pratica i nuovi nati.
La strategia che sta alla base dell'introduzione della vaccinazione
antiepatite B obbligatoria è proprio questa. L'Italia è la prima nazione che
ha iniziato un programma di eradicazione della malattia, che ha gravi
ripercussioni dovute allo sviluppo a distanza di tempo, nei soggetti che
divengono portatori cronici, di cirrosi o di carcinoma epatico. La
vaccinazione dei nuovi nati e di tutti gli adolescenti, fino al 2002, nel
corso del dodicesimo anno di età, permetterà di ottenere in un breve periodo
(12 anni) l'immunizzazione di una larga parte della popolazione (fino a 24
anni) riducendo sensibilmente il serbatoio di infezione e l'incidenza annua
dei nuovi casi di malattia. Infatti è proprio nei neonati che si registra il
maggior rischio di diventare portatori cronici del virus e, nel giovane
adulto, il massimo tasso di incidenza dell'infezione.
Del tutto ingiustificati sono i timori di possibili gravi danni dovuti alle
vaccinazioni, come è stato dimostrato da molti studi. Anche se, tenendo
conto dei milioni di dosi somministrate, qualche effetto indesiderato è da
preventivare. In ogni modo in Italia la Legge 290 del 25 febbraio 1992
prevede un'indennità per i danneggiati. Trial clinici eseguiti per valutare
scientificamente l'incidenza degli effetti collaterali alla vaccinazione
ridimensionano il giudizio negativo su questa pratica preventiva, come è
stato nel caso dello studio coordinato dall'Istituto superiore di sanità di
Roma in collaborazione con i NIH americani per la valutazione dell'efficacia
dei diversi vaccini antipertosse oggi disponibili.
Sono comunque necessari ancora grossi sforzi per convincere il pubblico e
gli stessi medici dei benefici delle vaccinazioni. Solo con un maggior
coinvolgimento si potranno superare le norme coercitive per arrivare a una
adesione spontanea, frutto di un vero consenso informato e di un obbligo
civile nei confronti della collettività.
Fabrizio Pregliasco
Istituto di virologia Università degli studi di Milano
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Donato Greco
Serve un obbligo
di proposta vaccinale
La recente sentenza della Prima sezione penale della Cassazione, che ha
annullato una multa a genitori che avevano rifiutato le vaccinazioni
obbligatorie per il proprio figlio, non elimina affatto l'obbligo vaccinale,
bensì risponde a una normativa di depenalizzazione di questo obbligo, forte
dei numerosi provvedimenti degli ultimi anni. Vaccinare per poliomielite,
difterite, tetano ed epatite B resta obbligatorio, ma si attenua la pena sui
genitori inadempienti.
Certo, pensare che oggi nell'Italia del Duemila siano i carabinieri a
garantire l'obbligo vaccinale è cosa triste: il livello educativo dei
genitori italiani fa sperare che non ci voglia imposizione poliziesca per
convincere un genitore che vaccinarsi è meglio che rischiare la malattia;
sono numerosi, infatti, gli studi italiani che dimostrano come un'offerta
civile e attiva inevitabilmente porta all'accettazione piena e completa dei
vaccini, sia obbligatori sia raccomandati.
In effetti, invece, l'esistenza di un doppio regime di vaccinazione
(vaccinazione obbligatoria e raccomandata) se ha avuto un importante impatto
storico, nel passato, oggi danneggia la strategia vaccinale.
Infatti, gli operatori sanitari, i servizi e la popolazione, inesorabilmente
sottovalutano i vaccini raccomandati mentre adempiono all'obbligo vaccinale
in maniera spesso routinaria e impiegatizia, trascurando l'impegno
informativo che è elemento cruciale di ogni atto preventivo.
Il risultato è disastroso: mentre per poliomielite, difterite, tetano ed
epatite abbiamo altissimi livelli di copertura vaccinale con relativi
risultati preventivi, per morbillo, parotite, rosolia, influenza,
Haemophilus influenzae e pertosse, i livelli di copertura vaccinale sono in
assoluto i più bassi d'Europa e ancora oggi sommiamo, in anni epidemici, più
di un milione di casi di queste malattie.
E' giunta quindi l'ora di sostituire l'obbligo vaccinale al genitore con
l'obbligo di proposta vaccinale dei medici e dei servizi sanitari. In gioco
è la prevenzione di malattie ad alto tasso di complicazione, ma anche la
disparità al diritto della salute del Paese: un bambino meridionale ha oggi
minore accesso alla prevenzione vaccinale di un bambino del Nord.
Questa opinione è confortata da una recente delibera del Consiglio superiore
di sanità che invoca il passaggio progressivo dall'obbligo alla persuasione,
dalla imposizione poliziesca al consenso informato.
Donato Greco
Laboratorio di epidemiologia e biostatistica Istituto superiore di sanità,
Roma
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Marinella Leo
Perché dire no
La lettera, purtroppo, conferma che sul problema delle vaccinazioni ci sono
molti preconcetti e solo affermazioni non dimostrate. E' quindi sottointesa
una delega totale e assoluta alla medicina ufficiale: cosa di per sé
pericolosissima, come ci ha insegnato il professor Giulio Maccacaro.
Possibile che dei genitori non tengano alla salute del proprio figlio?
Possibile che la Cassazione si pronunci senza una precisa ragione? E qual è
la "molta ideologia" a cui si fa riferimento? L'unica cosa condivisibile è
che in questo Paese manca un'informazione veramente seria. La stampa,
infatti, continua a sostenere che le vaccinazioni sono innocue.
Ecco comunque alcuni dei motivi per cui noi genitori del COMILVA siamo
contrari all'obbligo.
· Per motivi di salute. I vaccini contengono sostanze altamente pericolose
per la loro tossicità quali mercurio, alluminio, sostanze cancerogene, virus
e batteri patogeni contaminanti. Si sono verificati casi di encefalite,
atrofia muscolare, meningoencefalite, broncopolmonite, encefalopatia,
cerebropatia, distrofia muscolare neurogena, poliomielite acuta, paralisi
distali degli arti inferiori, monoparesi, polineuropatia, epilessia,
eccetera). Lo Stato lo sa e una legge del 1991 stabilisce che in caso di
morte la famiglia abbia un risarcimento di 50 milioni.
· Per motivi economici. Perché i vaccini rappresentano un giro di affari
colossale per le aziende multinazionali che li producono, in quanto sono un
prodotto con una produzione certa e che non necessita di pubblicità.
· Per motivi di sicurezza sanitaria. In quanto l'obbligo consente a molte
USSL di vaccinare i bambini senza visitarli adeguatamente e senza informare
i genitori su tutti i rischi connessi con le vaccinazioni.
· Per motivi di libertà di scelta. Che è giusto lasciare a tutte quelle
persone che oggi preferiscono cure naturali, omeopatiche, antroposofiche,
eccetera, tutte contrarissime alle vaccinazioni.
· Per una vera prevenzione. Perché invece delle vaccinazioni (che sono
profilassi medica spacciata come prevenzione) sarebbe molto meglio favorire
un'igiene e un'alimentazione sane, nonché ridurre la nocività nei luoghi di
lavoro e l'inquinamento del territorio.
· Per poter affrontare correttamente il problema proponiamo quindi di
togliere l'obbligo, in modo da costringere lo Stato a convincere la gente
dell'utilità delle vaccinazioni, altrimenti questa diventerà una pratica
limitata a chi delega la propria salute, anziché impegnarsi per conservarla
e promuoverla.
Marinella Leo
COMILVA
(Coordinamento del movimento italiano
per la libertà di vaccinazione)
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Gian Cristoforo Turri
Non vaccinare non è reato
Mi sembra strano che la Corte di cassazione abbia annullato una sentenza di
condanna nei confronti di una coppia di genitori per il fatto di non avere
sottoposto il figlio alle vaccinazioni obbligatorie. Ciò, infatti, non
costituisce più reato dal 1981, quando la legge n. 689/81 depenalizzò tale
comportamento. L'originaria sanzione penale, di natura pecuniaria e di
modestissima entità, fu sostituita dalla sanzione amministrativa del
pagamento di una somma pari a quella già prevista.
Mi pare più probabile che la sentenza annullata avesse condannato quei
genitori per non avere ottemperato all'ordinanza del Sindaco che aveva
ordinato loro di far vaccinare il figlio. E' questo il fatto che, tuttora,
potrebbe costituire reato, trattandosi della violazione di un ordine
impartito legittimamente dalla autorità competente per ragioni di igiene. Il
codice penale, infatti, punisce chi viola un ordine di questo tipo con
l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 400.000 lire. E' l'articolo
650 del codice penale a prevedere questo reato.
Tuttavia, proprio secondo la Corte di cassazione, questa norma non è
applicabile, e quindi il reato non c'è, se la violazione dell'ordine
dell'autorità è già in qualche modo sanzionata. Siccome per le vaccinazioni
obbligatorie è già prevista la sanzione amministrativa, il reato di
"inosservanza dei provvedimenti dell'autorità" non sussiste.
La domanda della lettrice, a cui ho cercato di dare una risposta dopo avere
ricostruito il contenuto possibile della vicenda che l'ha provocata, termina
con un interrogativo, al quale vorrei replicare con un altro interrogativo.
Non pensa la gentile signora che sarebbe assai sconcertante che in Italia,
che è uno dei pochissimi Paesi del primo mondo a rendere obbligatorie le
vaccinazioni per i bambini, si infliggessero addirittura sanzioni penali ai
genitori che, spesso per non irragionevoli motivi, sottraggono a esse i
propri figli?
Gian Cristoforo Turri
procuratore della Repubblica
Tribunale per i minori di Trento
Uccisi dalle medicine
tratto dal giornale "scelgo io" 3.2002 giugno
L'industria farmaceutica continua a sfornare nuovi prodotti, anche se
gli effetti collaterali possono portare alla tomba. Medici e autorità
sanitarie lo sanno, ma preferiscono tacere
Migliaia di medicamenti inutili e pericolosi vengono venduti nelle
farmacie di tutto il mondo. Nessuno alza la voce perché il giro d'affari è
enorme.
Lo scorso aprile, la radio svizzera di lingua italiana (Rsi) ha
annunciato che i genitori del ragazzo americano, sfracellatosi con un
piccolo aereo contro un grattacielo negli Stati Uniti, hanno chiesto un
risarcimento alla casa farmaceutica Roche.
Il ragazzo assumeva da tempo il Roaccutan, un potente antiacne.
Secondo i genitori, il giovane sarebbe stato indotto al tragico gesto
proprio da questo medicamento. Commento ironico della Rsi: «Queste cose
possono succedere solo in America».
La radio pubblica ignora che, secondo l'Organizzazione mondiale della
sanità (Oms), la sostanza base del Roaccutan viene indicata come la
probabile causa scatenante di molti suicidi in varie parti del mondo.
Sono già stati riscontrati 720 casi di disturbi psichiatrici tra i
ragazzi che si curano con questo medicinale. E un centinaio di suicidi o
tentati suicidi.
Roche, la casa farmaceutica che produce il farmaco, negli Stati Uniti
è "corsa ai ripari", aggiungendo nel foglietto illustrativo l'avviso
"rischio di depressione".
Quello del Roaccutan è solo uno dei numerosi esempi dei gravi danni
collaterali indotti dai farmaci.
Un problema che sta assumendo proporzioni preoccupanti sia in
Svizzera, dove il fatturato delle case farmaceutiche nel 2000 è aumentato
dell'11,5%, che nel resto del mondo industrializzato. Tanto che in ottobre
vedrà la luce presso l'ospedale civico di Lugano un centro di
farmacovigilanza, il quinto in Svizzera, destinato ad analizzare gli effetti
secondari dei medicinali.
Ma se vi sono medicinali tanto pericolosi per la salute umana, come si
giustifica la loro presenza sul mercato?
«È evidente che si tratta di ragioni economiche. E visto che la gente
è sempre più afflitta da problemi di salute, vengono continuamente proposti
medicamenti con ottime possibilità di essere smerciati. Tanto pagano le
casse malati» afferma Werner Nussbaumer, presidente dell'associazione Medici
per l'ambiente e vice-presidente della Lega internazionale medici per
l'abolizione della vivisezione (Limav).
«Tutti i medicinali hanno o possono avere effetti collaterali» ammette
il farmacista cantonale Pierfranco Livio. «Questo è risaputo, ma si tratta
di scegliere il male minore. Se un paziente sa che un medicamento gli curerà
il cancro, ma gli farà perdere i capelli, penso non abbia esitazioni su ciò
che sia meglio per il suo benessere».
Aldo Kleinguti, presidente dell'Ordine dei medici del canton Ticino,
si è invece rifiutato di rispondere alle domande di Scelgo Io.
Troppi farmaci, troppi danni
I farmaci, oltre a provocare gravi danni collaterali, sono troppi.
Quando la Food and Drug Administration (ente statale americano per il
controllo dei medicinali) nel 1962 comincia a esaminare le migliaia di
medicinali in commercio, dichiara che solo 2 prodotti su 5 sono efficaci.
Molti dei nuovi medicamenti vengono invece classificati come "inutili"
o "pericolosi". Dieci anni dopo il problema persiste.
Nel 1972 sono almeno 100 mila le medicine che dovrebbero essere
ritirate dal mercato. Ma non succede niente.
«Francamente, anche se si tratta di dati dell'Organizzazione mondiale
della sanità, non penso siano veri» osserva Livio.
Secondo la giornalista scientifica britannica Lynne McTaggar, tutti i
medicinali creati per curare le grandi malattie croniche, alleviano i
sintomi, ma mettono milioni di persone in condizioni peggiori dello stato
iniziale.
Un recente studio pubblicato dalla rivista scientifica Science, ha
reso noto che le conclusioni cui giungono i ricercatori, che peraltro
ricevono lo stipendio dalle case farmaceutiche, sono spesso viziate dagli
errori più banali sia nella progettazione sia nell'analisi dei dati.
«Che le medicine di sintesi non funzionino è testimoniato da molti
elementi» dichiara a Scelgo Io un medico germanico residente da tempo in
Ticino.
«Il tasso di mortalità del cancro è rimasto invariato. Per alcuni tipi
di tumore è addirittura aumentato.
La percentuale di attacchi cardiaci da anni è sempre la stessa. Asma,
artrite, diabete, insomma tutte le malattie degenerative croniche,non
accennano a diminuire. Ma dove sarebbero tutti i benefici di queste medicine
miracolose?».
Le considerazioni del medico trovano riscontro all'ultimo congresso
europeo sul cancro della mammella che si è svolto alcuni mesi fa a
Barcellona. I medici sono stati costretti ad ammettere che l'uso della
pillola crea in media il 56% in più di probabilità di sviluppare il cancro
al seno.
Le donne che ne fanno uso sino a 45 anni hanno un rischio del 144%
superiore a coloro che non la utilizzano. La pillola causa inoltre trombosi,
ictus e infarti.
L'elenco della discordia
Secodo la rivista americana The Medical Letter, la più prestigiosa
pubblicazione scientifica per medici, i sulfamidici, ad esempio, provocano
frequenti reazioni allergiche (eruzioni cutanee, fotosensibilità, febbre
tossica) e, occasionalmente, anche anemia emolitica, discrasie ematiche e
vasculiti. Ma la lista è lunga.
- Anti-infiammatori non steroidei (Fans). Hanno un buon effetto
analgesico, ma danneggiano la mucosa gastrica del 40% dei pazienti causando
ulcere gastriche o duodenali. Alcuni Fans possono inoltre provocare
capogiri, stipsi, sedazione, cefalee e crisi epilettiche.
- Voltaren. Colpisce principalmente il sistema gastrointestinale e
provoca, solo in Svizzera, 620 morti all'anno, pari a 345 milioni di franchi
di costi sanitari supplementari annuali. La notizia, fino ad allora ignorata
dai mass media, è stata resa nota dalla televisione pubblica l'anno scorso,
solo perché era già pronto un altro medicinale con minori effetti
collaterali.
- Aulin. È stato recentemente bloccato dalle autorità sanitarie
finlandesi per gravi effetti collaterali e alcuni decessi.
- Viagra. Nei primi 14 mesi di commercializzazione negli Stati Uniti,
ha provocato 522 decessi, 517 infarti, 199 attacchi cerebrovascolari e un'
infinità di altri gravi problemi.
- Paracetamolo. L'analgesico di base in Svizzera, come riportato dalla
pubblicazione Adverse Drug Reaction Bulletin, può causare gravi danni
epatici. «Bisognerebbe valutare con attenzione la causa di questi morti»
osserva il farmacista cantonale.
«Vi sono casi in cui il paziente si è procurato da solo la medicina,
non ha seguito le indicazioni del medico. E a volte vengono anche commessi
errori medici».
- Penicillina. Uno dei farmaci più efficaci, oggi somministrato con
troppa facilità, causa problemi di assuefazione all'organismo. «Si tratta di
una sostanza che veniva usata per gravi problemi come la setticemia o la
polmonite, ma che oggi viene anche somministrata per una banale raffreddore
o per il callo dell'atleta» dichiara un medico del Sopraceneri.
- Antibiotici. L'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), ha
reso noto che in Svizzera sono in netto aumento le salmonelle resistenti
agli antibiotici. Secondo uno studio dell'Ufsp, tra i 311 batteri isolati di
un particolare tipo di salmonella, il 69% era resistente a più antibiotici.
«Bisognerebbe valutare caso per caso» dichiara Pierfranco Livio.
«Ad ogni modo, man mano che si trovano prodotti altrettanto o più
efficaci e con effetti collaterali meno gravi, i medicinali più rischiosi
vengono ritirati. E questo vale per tutti i medicinali, dagli
antiifiammatori agli antiallergici».
Secondo un'inchiesta condotta lo scorso aprile dal settimanale romando
l'Hebdo, in Svizzera le case farmaceutiche spendono ingenti somme in
pubblicità e viaggi pseudo-scientifici. Ma non sarebbe una novità.
Già 30 anni fa, per propagandare il Valium, la Hoffmann-La Roche spese
200 milioni di dollari in dieci anni e ingaggiò circa 200 medici perché
scrivessero articoli scientifici sulle sue presunte proprietà.
In compenso, il settimanale svizzero-tedesco Cash, riprendendo le
indagini compiute dall'istituto di ricerca Iha Ims Health, ha rivelato che
su una cifra di 3,4 miliardi di franchi di spese farmaceutiche nel corso del
2000, la parte andata a carico delle casse malati è stata di 2,1 miliardi.
Medici e medicine
In Ticino, nel novembre 2001, le dichiarazioni del capo della sezione
sanitaria Gianfranco Domenighetti, docente di economia sanitaria
all'Università di Losanna, hanno provocato l'intervento del governo
cantonale.
L'esperto ha parlato di 150 decessi all'anno attribuibili, nel solo
Ticino, agli errori medici. Il consiglio di Stato non ha potuto che
riconoscere la fondatezza dei dati. «Sono da tempo di pubblico dominio nelle
pubblicazioni scientifiche» ha scritto nella risposta a un'interrogazione
parlamentare.
Il problema non è solo ticinese, naturalmente.
La terza causa di morte negli Stati Uniti, dopo i problemi cardiaci e
i tumori, è determinata dagli effetti collaterali dei farmaci e dagli errori
medici.
Una persona ospedalizzata su sei, si trova in un reparto perché la
terapia medica è sbagliata. Una volta in ospedale, un paziente su sei ha la
possibilità di morire o di riportare lesioni. Ogni paziente ha 8 possibilità
su 100 di essere ucciso da chi lo cura.
All'indomani dell'ennesima strage in una scuola americana, in un
dibattito alla televisione tedesca Zdf, uno psichiatra ha gelato la platea
dichiarando che in America ogni anno muoiono 40 mila persone di morte
violenta. Ma che ogni cittadino statunitense ha il triplo di probabilità di
essere ucciso da un farmaco o da un medico, piuttosto che da una pistola.
Secondo Nussbaumer, uno dei motivi per cui i farmaci causano danni
tanto gravi alla salute umana, è la sperimentazione su animali.
«La sperimentazione sugli animali non si fonda affatto su criteri
scientifici» osserva Nussbaumer. «E non dà assolutamente dati attendibili.
L'aspirina, ad esempio, uno dei medicamenti più validi per l'uomo, è tossica
per i topi. Se nel secolo scorso fosse stata sperimentata su questi animali,
oggi non sarebbe a nostra disposizione».
«Grazie alla vivisezione la chimica può immettere continuamente sul
mercato nuovi prodotti» rincara la dose Massimo Tettamanti, ricercatore
presso l'Università di Milano-Bicocca. Tettamanti, che sta cercando di far
introdurre metodi alternativi alla sperimentazione animale nelle università
europee, non ha dubbi.
«Quando un medicinale causa effetti collaterali anche gravi sull'uomo,
le case farmaceutiche hanno le spalle coperte. Il ritornello con cui si
difendono è: noi abbiamo testato sugli animali e su di loro non è stato
riscontrato alcun problema. Un assurdo scientifico».
Recentemente, sul problema dei medicinali ha fatto capolino anche
mister Prezzi, Werner Marti, giudicando «allarmante e scandaloso» l'aumento,
nell'ultimo anno, del 17% sulle ordinazioni di medicinali da parte di
medici.
Urs Keller, portavoce dell'Ufficio federale delle assicurazioni
sociali (Ufas), ha dichiarato che dopo il cambiamento di sistema, i medici
hanno prescritto ancor più medicine perché i prezzi dei farmaci sottoposti a
ricetta sono fortemente calati. E ha apertamente dichiarato che «i medici
prescrivono i farmaci più per motivi economici che sanitari».
Scandali sanitari - Il caso Bactrim
Nonostante i numerosi morti in tutto il mondo, il farmaco Bactrim
continua a essere smerciato.
Nel 1999 un bambino di Ginevra viene colpito da otite. Il primo
medicamento risulta inefficace, così il medico gli prescrive il Bactrim. Il
bimbo, dopo 24 giorni di trattamento, muore a causa degli effetti
collaterali del farmaco.
Il Bactrim era finito sotto inchiesta già anni prima, nel 1994, quando
le autorità sanitarie britanniche avevano denunciato 113 casi di decessi in
seguito all'assunzione di questo medicamento. A metà degli anni Settanta, il
Bactrim fruttava 7 miliardi e mezzo di franchi all'anno.
Un'inchiesta condotta nel 1974 dalla Commissione sulla sicurezza dei
farmaci, valutava in un migliaio le vittime in Gran Bretagna, e circa 10
mila nel mondo. «Uno dei più grossi scandali di tutti i tempi» secondo il
micorobiologo dell'Università britannica di Leeds, Richard Lacely. Il
Bactrim, ritirato dagli ospedali britannici, è tuttora autorizzato in
Svizzera.
Svizzera: boom di meningite
Da anni in Svizzera i casi di meningite sono in costante aumento.
Sotto accusa medicamenti e vaccini.
Il 24 giugno 2000 il bollettino dell'Ufficio federale della sanità ha
confermato l'aumento dei casi di meningite in Svizzera: 594 i casi accertati
dal 1995 al 1999. Tra i colpiti, molte reclute. Alcuni ricercatori non si
stupiscono di questo incremento e lo mettono in relazione al cocktail di
vaccinazioni cui vengono sottoposte i soldati quando incominciano il
servizio militare. Nulla di obbligatorio, ma solo vaccinazioni caldamente
raccomandate dallo Stato maggiore. Chi rifiuta i vaccini contro difterite,
tetano, polio, antiepatite B, antirabbica e, recentemente, contro la
meningite, deve farlo per iscritto, dopo aver appreso che può mettere in
pericolo la salute pubblica. Sotto accusa anche alcuni farmaci. Nel dicembre
2000, l'Adverse Drug Reaction Bulletin, ha pubblicato un elenco di
medicamenti suscettibili di provocare la meningite di tipo asettico: tra
questi gli antiinfiammatori non steroidei (Fans) e svariati antibiotici.
Decessi in aumento per asma
L'asma è una malattia che da alcuni anni colpisce sempre più persone.
Molti sono bambini.
Negli ultimi decenni, in particolare nei paesi industrializzati, i
casi di asma sono decisamente aumentati. In Svizzera sono circa 200 mila le
persone che soffrono di questa malattia. Vistosamente aumentati anche i
decessi. La prestigiosa rivista medica The Medical Letter, nel numero del
febbraio 1995, attribuisce all'uso di alcuni antiasmatici l'aumento di
mortalità per asma. Anche un'altra nota rivista per medici, il New England
Journal, nel novembre 1994, aveva già evidenziato come alcuni pazienti, che
avevano assunto medicamenti contro l'asma a base di salmeterolo, fossero
morti improvvisamente. Ma secondo molti medici una causa di asma,
soprattutto tra i bambini, sono le vaccinazioni.
G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine
Biologico Naturali
www.mednat.org