vittorio
2013-08-31 16:06:48 UTC
ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE: Io volontaria Caritas vi racconto il vero volto
dell'immigrazione..
"Come è nata in te, la volontà di fare volontariato, l'ispirazione per fare
qualcosa per gli altri, per i meno fortunati?"
Vengo da una famiglia Cattolica, molto devota e praticante. I miei genitori
mi hanno cresciuta nella fede, nel rispetto per gli altri e nella
consapevolezza che quando è possibile, un sano gesto di solidarietà e carità
verso il prossimo in difficoltà è cosa buona e giusta.
"Così hai deciso di proporti come volontaria nella Caritas Diocesana della
tua Parrocchia..."
Si, da sempre sono frequentatrice dell'oratorio, e di tutte le attività
collegate alla vita della comunità Cristiana della mia Città, quindi, non
appena l'età me l'ha permesso ho deciso con grande gioia di collaborare con
la Caritas per dare una mano a quelle che pensavo essere persone in
difficoltà...
"Subito ti faccio una domanda, tra i cittadini che si rivolgono agli aiuti
di questo importante ente no profit, troviamo più Italiani o Stranieri?"
Gli italiani, almeno nella realtà che ho conosciuto, sono molto pochi, per
lo più alcolisti o tossicodipendenti, per essere chiara, difficilmente ho
visto il pensionato in difficoltà venire a chiedere un coccio di pane. Il
resto è tutta cittadinanza straniera, proveniente da ogni parte del mondo...
"Secondo te, perchè il pensionato in difficoltà, non si rivolge a voi per
un'aiuto?"
Perchè ha una dignità. All'italiano onesto, che ha lavorato una vita, che da
sempre paga salatissime tasse, non piace umiliarsi a venire da noi a
chiedere un'aiuto, cerca di arrangiarsi, magari rinuncia ad un pasto, ma mai
al suo orgoglio, la gente per bene è fatta così, non chiede l'elemosina, si
da da fare...
"Ci racconti chi è il personaggio tipo che si rivolge a voi e magari ci dici
pure quali sono le sue richieste?"
Diciamo che tendenzialmente abbiamo a che fare con immigrati dal nord
Africa, di fede Islamica, quindi con le relative pretese a livello di cibo
da proporgli, oppure cittadini dell'Est, Romeni ed Albanesi in particolare.
La maggioranza sono uomini, quasi tutti in buono stato di salute alterata
per lo più dall'uso e direi abuso di Alcool. Chiedono di tutto, dal pasto
due volte al giorno, a soldi per sigarette e caffè, a vestiti e in caso di
presenza di bambini giocattoli, libri e tutto quello che può servire...
"Ovviamente, immaginiamo che siano grati e felici di ricevere queste cose, a
titolo totalmente gratuito, dalla cittadinanza che li ospita..."
Invece immaginate proprio male. All'inizio della mia esperienza, ero
stupita, nel vedere quanta generosità vi era nella comunità in cui vivo.
Quotidianamente arrivano, cibo, abbigliamento, giocattoli e tanto altro
materiale, a volte addirittura nuovo e comunque sempre in ottimo stato. Il
cuore dei cuneesi, è molto grande, questo mi ha sempre riempito il cuore di
gioia. Con immensa passione e sana generosità, preparavamo i pacchi da
consegnare ai poveri disperati che da li a poco sarebbero venuto a ritirare
ciò di cui avevano bisogno, eravamo felici e pieni d'entusiasmo perchè
avevamo davanti agli occhi la dimostrazione che il Razzismo non ce l'ha
fatta....
"Ma Poi...."
Ma poi arrivava questa gente. L'arroganza la faceva da padrona sempre e
comunque, il senso del rispetto non esisteva, la nostra ospitalità veniva
violentata e calpestata ripetutamente. Con modi schifati questi individui
che si dichiaravano disperati, gettavano a terra gli scatoloni
certosinamente ordinati da noi volontari fin dalle prime luci del mattino,
cercavano il capo firmato, l'etichetta che indicasse che il prodotto era
nuovo, il cibo di marca ed il giocattolo all'ultima moda. Insomma, quelli
che dovevano essere poveretti in circa di un qualunque aiuto, si rivelavano
ogni volta parassiti in cerca non di carità e solidarietà ma di regali
costosi...
"Dunque quello che sentiamo in giro è vero, non sono poi così disperati
questi "Migranti"..."
Macché disperati, è gente che spende più di 2000? per imbarcarsi verso
quella che per loro è la nuova Eldorado, un'investimento vero e proprio che
se va a buon fine li sistemerà per tutta la vita...
"Puoi essere più precisa?"
Se il viaggio va bene, cosa che succede nel 95% dei casi, una volta sbarcati
in questo paese, questi signori saranno sistemati per tutta la vita. Le
associazioni di volontariato provvedono a vestirli e nutrirli, i comuni
pagano loro affitto e bollette, lo stato gli elargisce una diaria per le
spese extra e tutto il resto è gratis perchè non hanno quasi mai reddito
(dichiarato)
"Insomma, verrebbe da dire, diventiamo tutti immigrati?"
Assolutamente si, vivendo questa esperienza me ne sono resa conto come mai
prima.
Sono partita con tutte le buone intenzioni, da Cristiana credente e
praticante, vedevo nel Migrante un fratello in difficoltà, un amico da
aiutare a cui offrire riparo dal dramma di una guerra o da una persecuzione
razziale. Ho aperto loro il mio cuore, la mia casa, ho versato lacrime di
commozione di fronte alle vittime delle traversate, ho lottato per debellare
ogni discriminazione, ho fatto di tutto per dare loro una possibilità, un
futuro... In cambio ho ricevuto solo bastonate...
"Le Caritas e i vari enti assistenziali, ci risulta che comunque si diano
anche da fare, non solo per mantenere queste persone, dopo un'aiuto
iniziale, vorrebbero che diventassero autonomi, magari con un lavoro, come
del resto fanno tutti gli italiani normali..."
Se lo stato e altri enti, ti mantenessero a fare nulla, se tutti i tuoi
privilegi venissero a mancare nel momento in cui dovessi garantirti
autonomamente un reddito... Tu cercheresti un lavoro? Probabilmente si,
perchè arrivi da una cultura di dovere, onestà e sacrificio. Ma se arrivi da
un'altro modello di società... Ti adageresti sugli allori e approfitteresti
della situazione...
"Abbiamo parlato con un Signore Egiziano, Cristiano Copto, che ha dovuto
lasciare la sua terra a causa della sua fede in Cristo, la sua intervista
verrà pubblicata la prossima settimana su queste pagine, in sintesi lui mi
raccontava proprio questo, una minima parte di migranti viene qui per
rifarsi una vita, per lavorare e per dare un futuro alla sua famiglia nel
rispetto del nuovo stato che li ha accolti, ma la stragrande maggioranza ha
idee totalmente diverse, sono persone che lasciano un paese per la loro
mancanza di volontà e per il loro scarso spirito di sacrificio, vengo qui
per trovare che li mantenga...."
Posso confermare ciò che dici. La stragrande maggioranza delle persone che
accogliamo nelle Caritas, non ha affatto voglia di darsi da fare. Non è
gente disperata che con umiltà chiede un pezzo di pane, sono tutti
pelandroni che con arroganza inaudita pretendono ogni diritto dimenticandosi
che ai diritti corrispondono anche dei doveri...
"Quando hai deciso, di lasciare definitivamente l'opera di volontariato a
sostegno dei migranti?"
Ho gettato la spugna, il giorno in cui l'arroganza è diventata violenza. Le
risse, le liti, i tafferugli e gli scontri, sono all'ordine del giorno
quando in una sola stanza convivo più etnie e più personalità che di certo
non sono qui per interagire con il prossimo, a questo ci siamo abituati e
proprio per questo motivo si cerca di avere sempre una massiccia presenza di
uomini anche robusti tra di noi volontari, per evitare il peggio e sedare
sul nascere eventuali scontri che potrebbero finire in malo modo... ma a
volte tutto questo non basta....
(La nostra amica, si lascia andare in un pianto pieno di sconforto....)
"Se non te la senti di ricordare, non ti preoccupare, capiamo e possiamo
anche fermarci qui..."
No... è giusto che la gente sappia la mia storia fino in fondo...
A volte non basta l'attenzione, la presenza di uomini, il gran numero di
persone che offrono il loro servizio volontario a titolo gratuito...
Una sera, dopo una lunga cena in cui le offese, le squallide avance, i
tentati palpeggiamenti, le umilianti e sporche affermazioni l'hanno fatta da
padroni, cosa tra l'altro purtroppo normale quando una ragazza giovane
decide di offrire il suo aiuto in queste situazioni, mi reco nel retro della
sala mensa per buttare i rifiuti come ogni fine pasto... Ad attendermi, dopo
aver mangiato e bevuto un po' troppo, due di quelli che ancora qualcuno
definisce "Migranti", africani, da poco giunti nella nostra comunità dopo
essere sbarcati in Sicilia. Iniziano a fare affermazioni pesanti che non oso
neppure ripetere, parole piene di odio e sporco, ho paura, temo che la cosa
possa degenerare, cerco di fare finta di nulla e di finire in fretta il mio
lavoro... Purtroppo il peggio succede... Dalle parole si passa ai fatti,
l'ingiuria diventa violenza... I miei vestiti finiscono in brandelli, le
loro luride parti intime sfregano contro la mia pelle nuda, non ho neppure
la forza di urlare....
Dopo qualche eterno minuto, soddisfatti del loro vile gesto, se ne vanno nel
buio...
"Hai denunciato l'accaduto a qualcuno?"
Ho chiamato mio fratello, mi ha portata al pronto soccorso, mi ha aiutata a
fare le denunce del caso... I due sono stati presi, non avevano neppure il
permesso di soggiorno, il giudice ha emesso una sentenza di espulsione...
non è mai stata eseguita...
"Conoscendo i migranti, sapendo le loro difficili condizioni, immagino che
questo sia un caso isolato..."
Purtroppo è invece una routine...
Tentativi di violenza sono praticamente quotidiani, fortunatamente in molti
casi non si arriva all'atto vero e proprio, ma la paura e la vergogna
restano...
"Hai abbandonato del tutto la tua parte di vita dedicata alla solidarietà,
dopo questo ignobile fatto che non merita ulteriori commenti?"
Assolutamente no. Continuo ad occuparmi del prossimo, continuo ad offrire il
mio tempo libero a chi ha bisogno, ho semplicemente cambiato tipologia di
persone.
Ora vado a far compagnia ai tanti anziani italiani abbandonati a se stessi
nelle case di riposo, porto loro una parola, un orecchio con cui ascoltare
le loro emozionanti storie e con un certo orgoglio posso dire di portare
loro anche un pochino di sana felicità. Aiuto le nonnine a fare la spesa,
donne coraggiose, con una vita alla spalle fatta di sacrifici e privazioni
ed ora confinate in una vecchiaia di solitudine e sofferenza, offro loro un
po' di conforto, di cui hanno tantissimo bisogno.
http://neparlanoacuneo.blogspot.it/2013/08/esclusivo-io-volontaria-caritas-vi.html?spref=fb
dell'immigrazione..
"Come è nata in te, la volontà di fare volontariato, l'ispirazione per fare
qualcosa per gli altri, per i meno fortunati?"
Vengo da una famiglia Cattolica, molto devota e praticante. I miei genitori
mi hanno cresciuta nella fede, nel rispetto per gli altri e nella
consapevolezza che quando è possibile, un sano gesto di solidarietà e carità
verso il prossimo in difficoltà è cosa buona e giusta.
"Così hai deciso di proporti come volontaria nella Caritas Diocesana della
tua Parrocchia..."
Si, da sempre sono frequentatrice dell'oratorio, e di tutte le attività
collegate alla vita della comunità Cristiana della mia Città, quindi, non
appena l'età me l'ha permesso ho deciso con grande gioia di collaborare con
la Caritas per dare una mano a quelle che pensavo essere persone in
difficoltà...
"Subito ti faccio una domanda, tra i cittadini che si rivolgono agli aiuti
di questo importante ente no profit, troviamo più Italiani o Stranieri?"
Gli italiani, almeno nella realtà che ho conosciuto, sono molto pochi, per
lo più alcolisti o tossicodipendenti, per essere chiara, difficilmente ho
visto il pensionato in difficoltà venire a chiedere un coccio di pane. Il
resto è tutta cittadinanza straniera, proveniente da ogni parte del mondo...
"Secondo te, perchè il pensionato in difficoltà, non si rivolge a voi per
un'aiuto?"
Perchè ha una dignità. All'italiano onesto, che ha lavorato una vita, che da
sempre paga salatissime tasse, non piace umiliarsi a venire da noi a
chiedere un'aiuto, cerca di arrangiarsi, magari rinuncia ad un pasto, ma mai
al suo orgoglio, la gente per bene è fatta così, non chiede l'elemosina, si
da da fare...
"Ci racconti chi è il personaggio tipo che si rivolge a voi e magari ci dici
pure quali sono le sue richieste?"
Diciamo che tendenzialmente abbiamo a che fare con immigrati dal nord
Africa, di fede Islamica, quindi con le relative pretese a livello di cibo
da proporgli, oppure cittadini dell'Est, Romeni ed Albanesi in particolare.
La maggioranza sono uomini, quasi tutti in buono stato di salute alterata
per lo più dall'uso e direi abuso di Alcool. Chiedono di tutto, dal pasto
due volte al giorno, a soldi per sigarette e caffè, a vestiti e in caso di
presenza di bambini giocattoli, libri e tutto quello che può servire...
"Ovviamente, immaginiamo che siano grati e felici di ricevere queste cose, a
titolo totalmente gratuito, dalla cittadinanza che li ospita..."
Invece immaginate proprio male. All'inizio della mia esperienza, ero
stupita, nel vedere quanta generosità vi era nella comunità in cui vivo.
Quotidianamente arrivano, cibo, abbigliamento, giocattoli e tanto altro
materiale, a volte addirittura nuovo e comunque sempre in ottimo stato. Il
cuore dei cuneesi, è molto grande, questo mi ha sempre riempito il cuore di
gioia. Con immensa passione e sana generosità, preparavamo i pacchi da
consegnare ai poveri disperati che da li a poco sarebbero venuto a ritirare
ciò di cui avevano bisogno, eravamo felici e pieni d'entusiasmo perchè
avevamo davanti agli occhi la dimostrazione che il Razzismo non ce l'ha
fatta....
"Ma Poi...."
Ma poi arrivava questa gente. L'arroganza la faceva da padrona sempre e
comunque, il senso del rispetto non esisteva, la nostra ospitalità veniva
violentata e calpestata ripetutamente. Con modi schifati questi individui
che si dichiaravano disperati, gettavano a terra gli scatoloni
certosinamente ordinati da noi volontari fin dalle prime luci del mattino,
cercavano il capo firmato, l'etichetta che indicasse che il prodotto era
nuovo, il cibo di marca ed il giocattolo all'ultima moda. Insomma, quelli
che dovevano essere poveretti in circa di un qualunque aiuto, si rivelavano
ogni volta parassiti in cerca non di carità e solidarietà ma di regali
costosi...
"Dunque quello che sentiamo in giro è vero, non sono poi così disperati
questi "Migranti"..."
Macché disperati, è gente che spende più di 2000? per imbarcarsi verso
quella che per loro è la nuova Eldorado, un'investimento vero e proprio che
se va a buon fine li sistemerà per tutta la vita...
"Puoi essere più precisa?"
Se il viaggio va bene, cosa che succede nel 95% dei casi, una volta sbarcati
in questo paese, questi signori saranno sistemati per tutta la vita. Le
associazioni di volontariato provvedono a vestirli e nutrirli, i comuni
pagano loro affitto e bollette, lo stato gli elargisce una diaria per le
spese extra e tutto il resto è gratis perchè non hanno quasi mai reddito
(dichiarato)
"Insomma, verrebbe da dire, diventiamo tutti immigrati?"
Assolutamente si, vivendo questa esperienza me ne sono resa conto come mai
prima.
Sono partita con tutte le buone intenzioni, da Cristiana credente e
praticante, vedevo nel Migrante un fratello in difficoltà, un amico da
aiutare a cui offrire riparo dal dramma di una guerra o da una persecuzione
razziale. Ho aperto loro il mio cuore, la mia casa, ho versato lacrime di
commozione di fronte alle vittime delle traversate, ho lottato per debellare
ogni discriminazione, ho fatto di tutto per dare loro una possibilità, un
futuro... In cambio ho ricevuto solo bastonate...
"Le Caritas e i vari enti assistenziali, ci risulta che comunque si diano
anche da fare, non solo per mantenere queste persone, dopo un'aiuto
iniziale, vorrebbero che diventassero autonomi, magari con un lavoro, come
del resto fanno tutti gli italiani normali..."
Se lo stato e altri enti, ti mantenessero a fare nulla, se tutti i tuoi
privilegi venissero a mancare nel momento in cui dovessi garantirti
autonomamente un reddito... Tu cercheresti un lavoro? Probabilmente si,
perchè arrivi da una cultura di dovere, onestà e sacrificio. Ma se arrivi da
un'altro modello di società... Ti adageresti sugli allori e approfitteresti
della situazione...
"Abbiamo parlato con un Signore Egiziano, Cristiano Copto, che ha dovuto
lasciare la sua terra a causa della sua fede in Cristo, la sua intervista
verrà pubblicata la prossima settimana su queste pagine, in sintesi lui mi
raccontava proprio questo, una minima parte di migranti viene qui per
rifarsi una vita, per lavorare e per dare un futuro alla sua famiglia nel
rispetto del nuovo stato che li ha accolti, ma la stragrande maggioranza ha
idee totalmente diverse, sono persone che lasciano un paese per la loro
mancanza di volontà e per il loro scarso spirito di sacrificio, vengo qui
per trovare che li mantenga...."
Posso confermare ciò che dici. La stragrande maggioranza delle persone che
accogliamo nelle Caritas, non ha affatto voglia di darsi da fare. Non è
gente disperata che con umiltà chiede un pezzo di pane, sono tutti
pelandroni che con arroganza inaudita pretendono ogni diritto dimenticandosi
che ai diritti corrispondono anche dei doveri...
"Quando hai deciso, di lasciare definitivamente l'opera di volontariato a
sostegno dei migranti?"
Ho gettato la spugna, il giorno in cui l'arroganza è diventata violenza. Le
risse, le liti, i tafferugli e gli scontri, sono all'ordine del giorno
quando in una sola stanza convivo più etnie e più personalità che di certo
non sono qui per interagire con il prossimo, a questo ci siamo abituati e
proprio per questo motivo si cerca di avere sempre una massiccia presenza di
uomini anche robusti tra di noi volontari, per evitare il peggio e sedare
sul nascere eventuali scontri che potrebbero finire in malo modo... ma a
volte tutto questo non basta....
(La nostra amica, si lascia andare in un pianto pieno di sconforto....)
"Se non te la senti di ricordare, non ti preoccupare, capiamo e possiamo
anche fermarci qui..."
No... è giusto che la gente sappia la mia storia fino in fondo...
A volte non basta l'attenzione, la presenza di uomini, il gran numero di
persone che offrono il loro servizio volontario a titolo gratuito...
Una sera, dopo una lunga cena in cui le offese, le squallide avance, i
tentati palpeggiamenti, le umilianti e sporche affermazioni l'hanno fatta da
padroni, cosa tra l'altro purtroppo normale quando una ragazza giovane
decide di offrire il suo aiuto in queste situazioni, mi reco nel retro della
sala mensa per buttare i rifiuti come ogni fine pasto... Ad attendermi, dopo
aver mangiato e bevuto un po' troppo, due di quelli che ancora qualcuno
definisce "Migranti", africani, da poco giunti nella nostra comunità dopo
essere sbarcati in Sicilia. Iniziano a fare affermazioni pesanti che non oso
neppure ripetere, parole piene di odio e sporco, ho paura, temo che la cosa
possa degenerare, cerco di fare finta di nulla e di finire in fretta il mio
lavoro... Purtroppo il peggio succede... Dalle parole si passa ai fatti,
l'ingiuria diventa violenza... I miei vestiti finiscono in brandelli, le
loro luride parti intime sfregano contro la mia pelle nuda, non ho neppure
la forza di urlare....
Dopo qualche eterno minuto, soddisfatti del loro vile gesto, se ne vanno nel
buio...
"Hai denunciato l'accaduto a qualcuno?"
Ho chiamato mio fratello, mi ha portata al pronto soccorso, mi ha aiutata a
fare le denunce del caso... I due sono stati presi, non avevano neppure il
permesso di soggiorno, il giudice ha emesso una sentenza di espulsione...
non è mai stata eseguita...
"Conoscendo i migranti, sapendo le loro difficili condizioni, immagino che
questo sia un caso isolato..."
Purtroppo è invece una routine...
Tentativi di violenza sono praticamente quotidiani, fortunatamente in molti
casi non si arriva all'atto vero e proprio, ma la paura e la vergogna
restano...
"Hai abbandonato del tutto la tua parte di vita dedicata alla solidarietà,
dopo questo ignobile fatto che non merita ulteriori commenti?"
Assolutamente no. Continuo ad occuparmi del prossimo, continuo ad offrire il
mio tempo libero a chi ha bisogno, ho semplicemente cambiato tipologia di
persone.
Ora vado a far compagnia ai tanti anziani italiani abbandonati a se stessi
nelle case di riposo, porto loro una parola, un orecchio con cui ascoltare
le loro emozionanti storie e con un certo orgoglio posso dire di portare
loro anche un pochino di sana felicità. Aiuto le nonnine a fare la spesa,
donne coraggiose, con una vita alla spalle fatta di sacrifici e privazioni
ed ora confinate in una vecchiaia di solitudine e sofferenza, offro loro un
po' di conforto, di cui hanno tantissimo bisogno.
http://neparlanoacuneo.blogspot.it/2013/08/esclusivo-io-volontaria-caritas-vi.html?spref=fb