vocifero
2018-03-31 14:44:34 UTC
È scoppiata la protesta, giovedì pomeriggio, ad Alice, Ivrea, da parte
dei sedicenti profughi ospitati nella Casa della solidarietà di via
Bruno Filippi 18, di proprietà delle onlus Croce giallo azzurra, nel
cuore del centro abitato.
I nigeriani sono scesi in strada bloccando il traffico automobilistico
con cassonetti per le immondizie sistemati di traverso sulla
carreggiata.
I profughi si sono lamentati per il vitto, accompagnando la protesta
con il lancio in strada di banane e verdura.
Hanno chiesto, inoltre, un lavoro retribuito e più soldi al giorno per
ciascuno di loro. Nel frattempo il traffico è stato deviato su percorsi
alternativi per non disturbare i migranti insoddisfatti.
VERIFICA LA NOTIZIA
http://lasentinella.gelocal.it/ivrea/cronaca/2018/03/31/news/protesta-dei-migranti-per-vitto-soldi-e-lavoro-1.16658920
I migranti sono scesi dunque in strada in rivolta, danneggiando tutto
ciò che trovavano. Ribaltando addirittura cassonetti davanti al sindaco
Remo Minellono, andato e a verificare ciò che stava succedendo. Gli
stessi cassonetti che provava lui stesso a rialzare in posizione,
invece venivano ribaltati di nuovo davanti ai suoi occhi. Infine i
manifestanti hanno bloccato l’accesso alle vie centrali del paese. Sono
infatti dovute accorrere diverse auto dei carabinieri per sedare la
rivolta e riportare tutto all’ordine, seppur con molto spavento dei
residenti.
Il commento del deputato Giglio Vigna
“Spiace constatare come si sia tentato di nascondere l’accaduto. Ma la
verità trova sempre il modo di venire a galla – commenta l’onorevole
Alessandro Giglio Vigna – Per chiedere non si sa bene cosa: che esempio
diamo ai nostri figli a veder adulti che buttano per terra cibo? Si
parla spesso di come l’adesione a questi SPRAR porti alle casse dei
Comuni decine di migliaia euro di incasso. Ma penso allora che il costo
sociale sia forse ben più elevato. Senza contare il costo per l’invio
delle volanti delle forze dell’ordine. Quindi è paradossale che proprio
qui in Canavese vi siano alcuni migranti che non vogliono riconoscere
almeno l’impegno del rispetto reciproco e della pace civile.
L’accoglienza qui è stata gestita in certi Comuni con fin troppa manica
larga per chiare scelte politiche di stampo PD. Forse il sindaco dovrà
ripensare alle scelte fatte lo scorso anno”.
Dure le parole del senatore Pianasso
“Comuni come Alice Superiore lo scorso anno hanno aderito alla legge
che fa sì che i centri di accoglienza straordinaria possano essere
convertiti sul territorio in centri Sprar – commenta il senatore Cesare
Pianasso – Questi progetti per migranti richiedenti asilo da accogliere
sul proprio territorio comunale, dovrebbero tradursi in una serie di
azioni atte a garantire percorsi di accoglienza individuali. Supporto
all’integrazione socio-culturale, prevedendo non solo il vitto e
l’alloggio. Ma anche misure di accompagnamento e orientamento legale,
sanitario e soprattutto sociale. Ciò che è successo giovedì ad Alice
sia esattamente l’opposto di ciò che vogliono i cittadini di un piccolo
Comune“.
La posizione di Balzola:
“Noi li accogliamo, loro ci sputano addosso la rabbia. Una vera e
propria guerriglia urbana in stile centri sociali, che mai vorremmo
vedere in nessuna città. Specialmente nei nostri tranquilli paesi di
montagna, non mi pare proprio la miglior soluzione da adottare e
sponsorizzare in Canavese e a Ivrea”.
Chiosa infine il segretario di Circoscrizione della Lega di Ivrea
Giuliano Balzola.
tratto da voxnews.info
dei sedicenti profughi ospitati nella Casa della solidarietà di via
Bruno Filippi 18, di proprietà delle onlus Croce giallo azzurra, nel
cuore del centro abitato.
I nigeriani sono scesi in strada bloccando il traffico automobilistico
con cassonetti per le immondizie sistemati di traverso sulla
carreggiata.
I profughi si sono lamentati per il vitto, accompagnando la protesta
con il lancio in strada di banane e verdura.
Hanno chiesto, inoltre, un lavoro retribuito e più soldi al giorno per
ciascuno di loro. Nel frattempo il traffico è stato deviato su percorsi
alternativi per non disturbare i migranti insoddisfatti.
VERIFICA LA NOTIZIA
http://lasentinella.gelocal.it/ivrea/cronaca/2018/03/31/news/protesta-dei-migranti-per-vitto-soldi-e-lavoro-1.16658920
I migranti sono scesi dunque in strada in rivolta, danneggiando tutto
ciò che trovavano. Ribaltando addirittura cassonetti davanti al sindaco
Remo Minellono, andato e a verificare ciò che stava succedendo. Gli
stessi cassonetti che provava lui stesso a rialzare in posizione,
invece venivano ribaltati di nuovo davanti ai suoi occhi. Infine i
manifestanti hanno bloccato l’accesso alle vie centrali del paese. Sono
infatti dovute accorrere diverse auto dei carabinieri per sedare la
rivolta e riportare tutto all’ordine, seppur con molto spavento dei
residenti.
Il commento del deputato Giglio Vigna
“Spiace constatare come si sia tentato di nascondere l’accaduto. Ma la
verità trova sempre il modo di venire a galla – commenta l’onorevole
Alessandro Giglio Vigna – Per chiedere non si sa bene cosa: che esempio
diamo ai nostri figli a veder adulti che buttano per terra cibo? Si
parla spesso di come l’adesione a questi SPRAR porti alle casse dei
Comuni decine di migliaia euro di incasso. Ma penso allora che il costo
sociale sia forse ben più elevato. Senza contare il costo per l’invio
delle volanti delle forze dell’ordine. Quindi è paradossale che proprio
qui in Canavese vi siano alcuni migranti che non vogliono riconoscere
almeno l’impegno del rispetto reciproco e della pace civile.
L’accoglienza qui è stata gestita in certi Comuni con fin troppa manica
larga per chiare scelte politiche di stampo PD. Forse il sindaco dovrà
ripensare alle scelte fatte lo scorso anno”.
Dure le parole del senatore Pianasso
“Comuni come Alice Superiore lo scorso anno hanno aderito alla legge
che fa sì che i centri di accoglienza straordinaria possano essere
convertiti sul territorio in centri Sprar – commenta il senatore Cesare
Pianasso – Questi progetti per migranti richiedenti asilo da accogliere
sul proprio territorio comunale, dovrebbero tradursi in una serie di
azioni atte a garantire percorsi di accoglienza individuali. Supporto
all’integrazione socio-culturale, prevedendo non solo il vitto e
l’alloggio. Ma anche misure di accompagnamento e orientamento legale,
sanitario e soprattutto sociale. Ciò che è successo giovedì ad Alice
sia esattamente l’opposto di ciò che vogliono i cittadini di un piccolo
Comune“.
La posizione di Balzola:
“Noi li accogliamo, loro ci sputano addosso la rabbia. Una vera e
propria guerriglia urbana in stile centri sociali, che mai vorremmo
vedere in nessuna città. Specialmente nei nostri tranquilli paesi di
montagna, non mi pare proprio la miglior soluzione da adottare e
sponsorizzare in Canavese e a Ivrea”.
Chiosa infine il segretario di Circoscrizione della Lega di Ivrea
Giuliano Balzola.
tratto da voxnews.info