Post by Enrico SMARGIASSISta scritto nei fatti. Se i fatti non ti piacciono, peggio per te.
ROTFL
l'unico fatto reale è che in Italia si parla ITALIANO
ed è l'unico fatto che a un turista dovrebbe interessare, visto che potere
parlare in inglese, sebbene possa essere gradito, non è assolutamente nè
necessario, nè obbligatorio.
Post by Enrico SMARGIASSIIl suo lavoro e' *anche* quello di aiutare la gente a scegliere
l'autobus giusto e la fermata giusta. C'e` stata addirittura una
direttiva europea che stabiliva che i passeggeri hanno il diritto di
rivolgersi all'autista per informazioni (ovvero, che il cartello "non
parlare al conducente" non va messo).
questa mi giunge nuova e mi pare anche abbastanza ridicola.
loro possono pure avere tutti i diritti del mondo, ma l'autista non ha il dovere
nè di capire l'inglese, nè di rispondergli in inglese.
che si rivolgano all'autista parlando italiano: presumo in tal caso che
avrebbero piena soddisfazione nella risposta
Post by Enrico SMARGIASSIRipeto: questa non e' una critica al singolo autista, che fa quello che
l'azienda ora gli chiede, ma dell'azienda che non si pone il problema di
dare di piu' al cliente straniero.
ok, solo autisti laureati in lingue da ora in poi...
la tua è una richiesta che cozza con la realtà
Post by Enrico SMARGIASSINon sempre esistono, o sono aperti, o sono facili o comodi da
raggiungere e consultare.
oh povero turista straniero!!!
questo non è un buon motivo. sono chiusi? si arrangia.
non sono comodi da raggiungere? che tragedia, deve sbattersi un po'...
io mi sono trovato persino a barcellona con gente che mi parlava solo in
catalano e mi sono arrangiato comunque, pur sapendo lo spagnolo.
non capisco dove sta il problema... quella è la loro lingua.
Post by Enrico SMARGIASSI"Se non te ne frega nulla del turismo, liberissimo, ma non stupirti se
poi ci ritroviamo, tutti, un po' piu' poveri, perche' i turisti se ne
vanno altrove."
e io qui non posso che commentare con un bel ROTFL
Post by Enrico SMARGIASSIQuindi sei tu a non capire la risposta. Te la spiego: ho detto che
preferisco i paesi dove posso farmi capire. Una delle ragioni per cui
non vado in paesi dove non si parla nessuna delle lingue che conosco e'
proprio questa. E che pertanto io, e senza dubbio molti altri, scelgono
il posto dove andare *anche* sulla base di questo. E che pertanto non
parlare le lingue straniere e' un fattore negativo.
ma è un problema tutto tuo: sei tu che hai dei limiti e non riesci a cavartela
se non hai la pappa pronta e uno al di là di un vetro che capisce la tua lingua
(o una lingua che conosci).
io vado dove mi interessa andare, se poi trovo anche chi parla una lingua che
conosco, tanto meglio... ma non è obbligatorio. anzi sono io che dovrei
industriarmi per imparare almeno quelle 4 parole che mi permettono di cavarmela.
In fondo sono ospite.
Post by Enrico SMARGIASSIRileggiti l'esempio che ti ho fatto dei negozianti, cerca di capirlo, e
vedrai quanto sia ottusa ed autolesionista questa tua posizione.
ti ho già detto che quell'esempio c'entra come i cavoli a merenda.
e dovresti renderti conto di quanto sia spersonalizzante e servile costringere
un autista ad imparare una lingua perchè al turista XYZ è dovuto...
ma quando mai? il turista si compra il suo bel vocabolarietto e si arrangia,
come ci si è sempre arrangiati in terra straniera.
Post by Enrico SMARGIASSIStavo allargando il discorso per mostrare come la politica dell' "io
faccio quello che e' obbligatorio, per il resto sono cazzi del turista",
che tu proponi, porti su grande scala a dei disastri. Su piccola scala
certo non aiuta.
innanzitutto io non ho detto questo (e già questa interpretazione mi manda in
bestia)
io sostengo che l'ITALIANO è la lingiua parlata in Italia
se alcuni operatori turistici vogliono offrire un servizio più ampio, con
dipendenti che conoscono 7 lingue, compreso l'armeno, ben venga.
ma assolutamente non ha alcun senso criticare un autista di autobus perchè non
sa l'inglese
perchè l'autista di autobus deve GUIDARE e non fare il poliglotta.
se hai bisogno di info le chiedi in ITALIANO visto che sei in ITALIA
altrimenti ti arrangi, così come si arrangiano tutti quelli che le lingue non le
sanno, ma viaggiano uguale.
non c'è nulla di dovuto finche la lingua nazionale è l'italiano.
e il turista deve portare RISPETTO anche per la nostra lingua. Se non la
conosce, che non si lamenti.