Roberto Deboni DMIsr
2017-07-14 15:06:17 UTC
Perche' il primo e' un reato in Italia, mentre il secondo non
lo e' ?
Sul fascismo (e specialmente il nazismo) abbiamo sentito molto
del perche' sono da respingere.
Ma sul comunismo ?
Prima di tutto, la seconda guerra mondiale e' stata iniziata
insieme (alleati !!!) da Hitler e Stalin.
Quindi possiamo sicuramente affermare che comunismi e fascismi
esprimono ambedue deprecabili spinte imperialiste.
Inoltre la storia del Vietnam, della Corea che confermano che
non si sia trattato di un "caso", ma il comunismo considera
l'aggressione territoriale come parte integrale del suo
metodo di fare proselitismo.
Sappiamo anche che, come il fascismo, quando il comunismo si
instaura, fa piazza pulita, con metodi violenti, degli oppositori
Peraltro queste due forme politiche sono talmente speculari
che alla fine si trovano ad identificarsi l'una con l'altra.
Per esempio, l'estremismo ideologico comunista in Cambogia,
anche se dichiarava una politica agraria comunista, e' stata
descritta da studiosi come Helen Fein, di assomigliare al
nazionalsocialismo ed al fascismo (Khmer Rossi). Del resto,
l'inventore della versione moderna, Mussolini, era stato un
socialista.
Partiamo pure dalla Cambogia: il comunismo e' ivi responsabile
di 1,7-2,2 milioni di morti su una popolazione di 7 milioni.
L'equivalente di una "pulizia etica" di stile nazista, volta
a reprimere ideologie sgradite in modo "definitivo".
Ma andiamo alla "patria" storica del comunismo reale:
l'Unione Sovietica. Stalin e' imputato direttamente di
circa 3 milioni di vittime (tra gulags, condanne in processi
politici, e rilocamento forzoso dei kulak (era ex servi della
gleba emancipati sotto la monarchia e quindi vivevano in
condizioni leggermente migliori della media dei contadini).
Notare che il ricollocamento dei kulak, insieme ad una
forsennata politici di colletivizzazione e' causa di una
carestia cosi' dura da causare essa solo la morte di 11 milioni
di contadini in solo 4 anni (1929-1933). Nel 1941 un giornalista
USA stima che 5 milioni sono morti in solo due anni.
Al contrario dei nazisti, i sovietici non erano cosi' pignoli
nel tenere una documentazione delle loro uccisioni, e quindi le
cifre dei morti durante il periodo stalinisti variano selvaggiamente
tra gli 8 milioni ed i 61 milioni, spesso seguendo l'ideologia di
chi fa il calcolo. In tempi piu' moderni, si tende a considerare
che, anche se i numeri non saranno mai certi, i morti causati
dai governi sovietici non possono essere meno di 15 milioni,
di cui una quota allucinante sono "morti deliberati".
Forse si sono fatti furbi osservando la reazione internazionale
ai genocidi nazisti, o forse non trovavano un numero adeguato di
"esecutori efficienti" come i nazisti. Ma immaginate se i
nazisti, invece di trasferire gli ebrei nei campi di concentramento,
li avessero chiusi nei ghetti, chiudendo i rifornimenti di acqua
e cibo ed aspettando alcuni anni. Avrebbero cosi' fatto ugualmente
la strage di ebrei: ecco, e' cosi' che i sovietici agivano.
E neanche si puo' giustificare i sovietici affermando l'ipotesi
che stessero eliminando avversari violenti, per esempio, in
Mongolia, su 22-35'000 giustiziati, ben 18'000 erano
lama buddisti (religiosi che professano la non violenza).
Ma l'orrore e' stato superato dai sovietici in un territorio
occupato, l'Ucraina. Un orrore tale che e' stata la fonte ideale
di personaggi "mostri" come nei romanzi Hannibal Lector. Si tratta
del Holodomor. C'e' un dibattito storico in corso che vuole
stabilire se l'Holodomor sia stato un "genocidio". Sono certo che
se fossero stati imputati i nazisti, oggi sarebbe fuori di dubbio
considerato un genocidio. Ma essendo i responsabili i comunisti,
che anche in occidente godono di notevole copertura politica, si
e' arrivato al negazionismo (come quello dell'olocausto).
Nel 1932-1933 una spaventosa carestia ha ucciso, secondo fonti
ufficiali, qualcosa tra 7 e 10 milioni di persone.
Cifre ufficiose indicano oltre 12 milioni di morti.
La ragione per cui non pochi storici vogliono classificare
l'evento come un genocidio e' dovuta alle prove documentali
che la carestia era stata programmata a tavolino, con una prova
indiretta nel fatto che ha colpito quasi solo l'etnia ucraiana.
Di fatto con questa carestia, i sovietici si sono creati lo
spazio per la "russificazione" della Ucraiana (ancora oggi
usata dalla Russia come scusa per operazioni come l'occupazione
della Crimea e dei territori della Ucraina orientale),
Considerate che la popolazione ucraina prima dell'arrivo dei
sovietici ammontava a circa 28-29 milioni di abitanti (di cui
circa un terzo di russi).
Nel 1940, all'entrata in guerra dei sovietici insieme ai nazisti,
in Ucraiana c'erano 40-41 milioni di abitanti, in maggioranza
russi.
Di recente l'Holodomor e' stato dichiarato dal Parlamento Europeo
un crimine contro l'umanita' ed e' registrato come un
genocidio dalla storiografia in Ucraina. La Russia considera
invece l'Holodomor come parte della carestia sovietica
del 1932-1933, negando una "selettivita'" locale decisa a
livello burocratico:
https://en.wikipedia.org/wiki/Holodomor_genocide_question
(cercate nel corposo elenco di fonti elencati, non basatevi
sul testo della wikipedia).
Ritengo che il dibattito continuera' fino a quando, in qualsiasi
paese democratico, l'apologia del comunismo non sara' considerato
al pari dell'apologia del fascismo.
Altri esempi da parte dei sovietici su territori occupati, sono
il genocidio della intellighenzia e della classe borghese in
Polonia, come la serie di esecuzioni di massa di Katyn.
Anche se poi la questione e' passata in secondo piano perche'
i nazisti occupando anche il resto della Polonia non furono
da meno, resta il fatto che i metodi erano identici a quelli
dei nazisti.
Anche il comunismo cinese non e' da meno del nazismo: Mao aveva
stimato circa 50 milioni di contadini morti per agevolare
la riforma agraria, anche se poi i morti reali sono stati
molto meno (poco piu' di un milione) e' da evidenziare il
cinico calcolo a tavolino di uno sterminio. Pari intensita'
e poi' applicata alla borghesia ed agli intellettuali.
oltre 700'000 giustiziati, qualche milione schiavizzati nei
campi di lavoro (e non pochi sono poi morti di stenti).
La grande carestia cinese dovuta dalla politica di Mao poi
causa in tutto il paese (operai e contadini) qualcosa
come 45 milioni di morti. Ma non basta, poi abbiamo
la Rivoluzione Culturale ove gli oppositori (che erano
comunisti, si badi bene, questo ci richiama alla strage
delle camice brune dei nazisti) sono stati eliminati, con
una stima fino a 1,5 milioni di morti (la Guardia Rossa
aveva carta bianca verso chiunque ritenesse un "nemico").
Questo schema si e' ripetuto nei vari paesi dell'Est
Europeo (Romania, ma anche Germania orientale, Bulgaria
e Ungheria.
Eppure nonostante tutto questo (e cifre che sono almeno
pari a quelle imputabili ai nazisti), la propaganda di
una "via comunista" e' considerata legittima.
No comment.
PS: nei paesi democratici comunismo e fascismo sono considerati
alla stessa stregua, senza privilegi per i comunisti.
In Italia invece no.
lo e' ?
Sul fascismo (e specialmente il nazismo) abbiamo sentito molto
del perche' sono da respingere.
Ma sul comunismo ?
Prima di tutto, la seconda guerra mondiale e' stata iniziata
insieme (alleati !!!) da Hitler e Stalin.
Quindi possiamo sicuramente affermare che comunismi e fascismi
esprimono ambedue deprecabili spinte imperialiste.
Inoltre la storia del Vietnam, della Corea che confermano che
non si sia trattato di un "caso", ma il comunismo considera
l'aggressione territoriale come parte integrale del suo
metodo di fare proselitismo.
Sappiamo anche che, come il fascismo, quando il comunismo si
instaura, fa piazza pulita, con metodi violenti, degli oppositori
Peraltro queste due forme politiche sono talmente speculari
che alla fine si trovano ad identificarsi l'una con l'altra.
Per esempio, l'estremismo ideologico comunista in Cambogia,
anche se dichiarava una politica agraria comunista, e' stata
descritta da studiosi come Helen Fein, di assomigliare al
nazionalsocialismo ed al fascismo (Khmer Rossi). Del resto,
l'inventore della versione moderna, Mussolini, era stato un
socialista.
Partiamo pure dalla Cambogia: il comunismo e' ivi responsabile
di 1,7-2,2 milioni di morti su una popolazione di 7 milioni.
L'equivalente di una "pulizia etica" di stile nazista, volta
a reprimere ideologie sgradite in modo "definitivo".
Ma andiamo alla "patria" storica del comunismo reale:
l'Unione Sovietica. Stalin e' imputato direttamente di
circa 3 milioni di vittime (tra gulags, condanne in processi
politici, e rilocamento forzoso dei kulak (era ex servi della
gleba emancipati sotto la monarchia e quindi vivevano in
condizioni leggermente migliori della media dei contadini).
Notare che il ricollocamento dei kulak, insieme ad una
forsennata politici di colletivizzazione e' causa di una
carestia cosi' dura da causare essa solo la morte di 11 milioni
di contadini in solo 4 anni (1929-1933). Nel 1941 un giornalista
USA stima che 5 milioni sono morti in solo due anni.
Al contrario dei nazisti, i sovietici non erano cosi' pignoli
nel tenere una documentazione delle loro uccisioni, e quindi le
cifre dei morti durante il periodo stalinisti variano selvaggiamente
tra gli 8 milioni ed i 61 milioni, spesso seguendo l'ideologia di
chi fa il calcolo. In tempi piu' moderni, si tende a considerare
che, anche se i numeri non saranno mai certi, i morti causati
dai governi sovietici non possono essere meno di 15 milioni,
di cui una quota allucinante sono "morti deliberati".
Forse si sono fatti furbi osservando la reazione internazionale
ai genocidi nazisti, o forse non trovavano un numero adeguato di
"esecutori efficienti" come i nazisti. Ma immaginate se i
nazisti, invece di trasferire gli ebrei nei campi di concentramento,
li avessero chiusi nei ghetti, chiudendo i rifornimenti di acqua
e cibo ed aspettando alcuni anni. Avrebbero cosi' fatto ugualmente
la strage di ebrei: ecco, e' cosi' che i sovietici agivano.
E neanche si puo' giustificare i sovietici affermando l'ipotesi
che stessero eliminando avversari violenti, per esempio, in
Mongolia, su 22-35'000 giustiziati, ben 18'000 erano
lama buddisti (religiosi che professano la non violenza).
Ma l'orrore e' stato superato dai sovietici in un territorio
occupato, l'Ucraina. Un orrore tale che e' stata la fonte ideale
di personaggi "mostri" come nei romanzi Hannibal Lector. Si tratta
del Holodomor. C'e' un dibattito storico in corso che vuole
stabilire se l'Holodomor sia stato un "genocidio". Sono certo che
se fossero stati imputati i nazisti, oggi sarebbe fuori di dubbio
considerato un genocidio. Ma essendo i responsabili i comunisti,
che anche in occidente godono di notevole copertura politica, si
e' arrivato al negazionismo (come quello dell'olocausto).
Nel 1932-1933 una spaventosa carestia ha ucciso, secondo fonti
ufficiali, qualcosa tra 7 e 10 milioni di persone.
Cifre ufficiose indicano oltre 12 milioni di morti.
La ragione per cui non pochi storici vogliono classificare
l'evento come un genocidio e' dovuta alle prove documentali
che la carestia era stata programmata a tavolino, con una prova
indiretta nel fatto che ha colpito quasi solo l'etnia ucraiana.
Di fatto con questa carestia, i sovietici si sono creati lo
spazio per la "russificazione" della Ucraiana (ancora oggi
usata dalla Russia come scusa per operazioni come l'occupazione
della Crimea e dei territori della Ucraina orientale),
Considerate che la popolazione ucraina prima dell'arrivo dei
sovietici ammontava a circa 28-29 milioni di abitanti (di cui
circa un terzo di russi).
Nel 1940, all'entrata in guerra dei sovietici insieme ai nazisti,
in Ucraiana c'erano 40-41 milioni di abitanti, in maggioranza
russi.
Di recente l'Holodomor e' stato dichiarato dal Parlamento Europeo
un crimine contro l'umanita' ed e' registrato come un
genocidio dalla storiografia in Ucraina. La Russia considera
invece l'Holodomor come parte della carestia sovietica
del 1932-1933, negando una "selettivita'" locale decisa a
livello burocratico:
https://en.wikipedia.org/wiki/Holodomor_genocide_question
(cercate nel corposo elenco di fonti elencati, non basatevi
sul testo della wikipedia).
Ritengo che il dibattito continuera' fino a quando, in qualsiasi
paese democratico, l'apologia del comunismo non sara' considerato
al pari dell'apologia del fascismo.
Altri esempi da parte dei sovietici su territori occupati, sono
il genocidio della intellighenzia e della classe borghese in
Polonia, come la serie di esecuzioni di massa di Katyn.
Anche se poi la questione e' passata in secondo piano perche'
i nazisti occupando anche il resto della Polonia non furono
da meno, resta il fatto che i metodi erano identici a quelli
dei nazisti.
Anche il comunismo cinese non e' da meno del nazismo: Mao aveva
stimato circa 50 milioni di contadini morti per agevolare
la riforma agraria, anche se poi i morti reali sono stati
molto meno (poco piu' di un milione) e' da evidenziare il
cinico calcolo a tavolino di uno sterminio. Pari intensita'
e poi' applicata alla borghesia ed agli intellettuali.
oltre 700'000 giustiziati, qualche milione schiavizzati nei
campi di lavoro (e non pochi sono poi morti di stenti).
La grande carestia cinese dovuta dalla politica di Mao poi
causa in tutto il paese (operai e contadini) qualcosa
come 45 milioni di morti. Ma non basta, poi abbiamo
la Rivoluzione Culturale ove gli oppositori (che erano
comunisti, si badi bene, questo ci richiama alla strage
delle camice brune dei nazisti) sono stati eliminati, con
una stima fino a 1,5 milioni di morti (la Guardia Rossa
aveva carta bianca verso chiunque ritenesse un "nemico").
Questo schema si e' ripetuto nei vari paesi dell'Est
Europeo (Romania, ma anche Germania orientale, Bulgaria
e Ungheria.
Eppure nonostante tutto questo (e cifre che sono almeno
pari a quelle imputabili ai nazisti), la propaganda di
una "via comunista" e' considerata legittima.
No comment.
PS: nei paesi democratici comunismo e fascismo sono considerati
alla stessa stregua, senza privilegi per i comunisti.
In Italia invece no.